Mario Kart 8: Deluxe: la recensione

Il rombo dei motori non è mai stato così divertente

Mario Kart 8 è stato per molti uno dei più bei titoli per Wii U e uno dei migliori episodi della serie. Non era perfetto, sotto alcuni punti di vista, vista l’assenza di elementi di contorno significativi legati soprattutto alla modalità Battaglia e a un utilizzo molto basico del GamePad della console, nonché a una selezione dei personaggi forse non così ricca e variegata. Ma in ogni caso, il feeling di guida, l’elevatissima qualità dei tracciati, la cura dei particolari di ogni singola animazione e il trattamento riservato nel tempo da Nintendo con il rilascio di quelli che ad oggi possono essere definiti tranquillamente alcuni tra i migliori DLC di sempre (per rapporto qualità, quantità e prezzo), capaci anche per la prima volta di presentare quel cenno di “Nintendo Kart” desiderato da molti, ne hanno elevato lo status a “must buy”. Anche grazie a un comparto tecnico sopraffino per l’hardware di riferimento. Non a caso, su una base installata di 13 milioni e mezzo di console, il gioco è stato capace di vendere oltre 8 milioni di pezzi. E ora, con l’arrivo di Switch, Nintendo coglie la palla al balzo e ci ripropone Mario Kart 8, in versione Deluxe. Operazione furba e basta, o anche vantaggiosa per i consumatori? Scopriamolo insieme.

Il titolo ovviamente di base è quello per Wii U, con la sua meccanica di kart, deltaplani e sottomarini ereditata da Mario Kart 7 per 3ds, alla quale venne aggiunta la particolarità dei tracciati a “360 gradi”, con mezzi in grado di viaggiare sui muri o a testa in giù grazie a particolari e fantasiose tecnologie antigravità. La qualità dei tracciati resta la migliore forse di sempre nella storia del franchise, con la lieta notizia che in questa versione Deluxe siano inseriti sin da subito anche i ben 16 tracciati offerti come acquisti separati su Wii U, portando così i contenuti disponibili con la versione base del gioco a un ammontare ben superiore al normale: un record per il brand. Accanto ai percorsi abbiamo inoltre la possibilità di selezionare sin dal principio anche i personaggi extra, cui per altro vanno ad aggiungersi anche nuovi corridori: per la prima volta infatti, seguendo la via tracciata coi DLC su Wii U che hanno aperto le partecipazioni alle gare al di fuori dei confini del Mushroom Kingdom, potremo scegliere di impersonare anche il ragazzo o la ragazza protagonisti di Splatoon (con variazioni del colore della pelle), ovviamente con relativo mezzo di trasporto, senza dimenticare l’arrivo di Mario Tanuki, mentre progredendo nel gioco sarà possibile sbloccare una variante colore del famoso idraulico baffuto inedita rispetto all’originale. Aggiunte ed inclusioni che, prese nel loro insieme, innalzano il volume complessivo degli elementi legati puramente alla corsa ad una massa critica più che sostanziosa.

Soprattutto se si prende in considerazione la nuova modalità Battaglia: punto senza dubbio debole, seppur minoritario, dell’originale per la precedente console, viene in questo caso completamente rivisitato. Ad oggi infatti sarà possibile affrontarsi a gruppi o singolarmente in battaglie multiplayer locali, online o contro la CPU, secondo diverse modalità di sfida: Battaglia palloncini, in cui cercare di distruggere i palloncini avversari difendendo i propri; Guardie e ladri, divisi in due fazioni contrapposte; Bob-omba a tappeto, sempre a sfide individuali o a gruppi; Acchiappamonete, dove l’obiettivo dichiarato sarà quello di accaparrarsi il maggior numero di denari sparsi per le arene, e Ruba Sole Custode, forse la più competitiva delle sfide online. La varietà è più che buona per le diverse metodologie di giochi offerte, così come i settaggi a nostra disposizione che ci permettono di regolamentare numero e natura di oggetti, numero di gare necessarie per decretare il vincitore, livello di sfida della CPU, natura dei veicoli partecipanti, durata temporale delle singole gare e modalità di selezione dei percorsi. Percorsi che per altro sono piuttosto ispirati e senza dubbio ben strutturati per rispondere alle esigenze ludiche proprie della modalità Battaglia, tra vecchie conoscenze prese da precedenti capitoli come il Palazzo di Luigi, e nuove conoscenze, come la Periferia Urbana ispirata al mondo di Splatoon. Aggiunte e migliorie, quindi, piuttosto significative, capaci di rivalutare completamente il quadro della modalità secondaria, leggermente in ombra fino a questo momento.

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