Please, Touch The Artwork 2: la recensione

Un piccolo capolavoro dove ogni enigma è un’opera da scoprire!

Amici amanti del rompicapo e dell’arte, drizzate le orecchie! Please, Touch The Artwork 2 è arrivato per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con l’arte digitale. Se pensavate che l’arte fosse solo da ammirare, questo gioco vi farà cambiare idea: qui si tocca, si sperimenta, si gioca e, soprattutto, ci si diverte!

Please, Touch The Artwork vi farà spalancare gli occhi e pensare: “Wow, ma perché non esistono più giochi così?”

Diciamolo, è un gioco che sa stupire, avvolgendoti in un viaggio fatto di colori e interazioni sorprendenti grazie alla sua eleganza visiva e alla sua capacità di coinvolgere…senza bisogno di troppe complicazioni! È insomma il classico titolo che inizi per curiosità e ti ritrovi, senza accorgertene, completamente immerso, dimenticando perfino che avevi detto “giusto cinque minuti e poi smetto.” Se poi avete apprezzato il primo Please, Touch The Artwork, preparatevi a lasciarvi affascinare ancora una volta. In questo seguito non ci si accontenta di replicare la formula originale, ma la arricchisce con nuove meccaniche e un tocco ancora più raffinato nell’approccio all’arte digitale interattiva. Ma cosa rende così speciale Please, Touch The Artwork 2? Rispetto ai classici puzzle-game è la sua capacità di trasportarvi in un universo che si ispira ai grandi movimenti artistici moderni. Le opere astratte, ideate dal pittore belga James Ensor, prendono vita sotto il tocco del giocatore, trasformandosi in enigmi visivi e concettuali che stimolano la mente senza mai risultare frustranti, anche se a volte dovrete davvero scandagliare tante volte l’opera d’arte prima di trovare la soluzione!

PUBBLICITÀ

Se deciderete di cimentarvi in questa avventura artistica, noterete che il gameplay è un mix tra esplorazione e ricerca di oggetti nascosti. All’inizio del gioco faremo subito conoscenza di un simpatico scheletro, un personaggio che sembra uscito direttamente dalle opere di Ensor, che controlleremo per esplorare da cima a fondo i quadri. Il suo “semplice” obiettivo è ritrovare la strada di casa, attraversando una serie di dipinti e aiutando i personaggi che li abitano a recuperare oggetti smarriti o rattoppare la loro tela squarciata. Ogni capitolo ha dei temi ben definiti dove ogni quadro è un piccolo mondo a sé, con dettagli nascosti che si integrano perfettamente nell’estetica dell’artista.

Per interagire con l’ambiente, potrete toccare lo schermo per far muovere il protagonista o usare un sistema di puntamento per selezionare gli oggetti. Il consiglio è usare proprio la componente touch dello schermo si Switch, come indica il titolo del gioco! Manipolare l’arte, esplorarla e modificarla è il fulcro di questa creazione digitale. Ogni gesto è pensato per trasmettere un senso di meraviglia e scoperta, e il gioco riesce a farlo senza bisogno di meccaniche complesse o ostacoli frustranti. Non ci sono limiti di tempo, né pressioni: è un’esperienza rilassante che si prende il suo spazio, lasciando il giocatore libero di interagire senza vincoli. Come detto, vedrete che alcuni elementi si fondono così bene con il dipinto che trovarli diventa una sfida intrigante. E nel caso non preoccupatevi, il gioco offre anche un sistema di suggerimenti.

Uno degli aspetti che non va sottovalutato è la colonna sonora, che accompagna l’azione con melodie rilassanti, perfettamente sincronizzate alle animazioni…Vi sembrerà di essere proprio in una galleria d’arte.  Il design sonoro è curato nei minimi dettagli e amplifica ogni gesto, trasformando il gioco in un piacere per l’udito oltre che per la vista. Un piccolo appunto inoltre, Please, Touch The Artwork 2 tiene conto della sensibilità del giocatore, offrendo la possibilità di disattivare suoni che potrebbero generare ansia, garantendo un’esperienza più rilassante possibile! Anche la narrazione ha un ruolo importante, seppur meno centrale rispetto ad altri titoli. Qui, la storia emerge attraverso gli ambienti, i colori e le forme, ma lascerà molto spazio all’interpretazione personale. È un approccio essenziale ma incredibilmente efficace, perché permette di vivere l’opera con una libertà creativa che raramente si trova nei videogiochi.

L’unico piccolo difetto? Si vorrebbe che fosse più lungo. Please, Touch The Artwork 2 è talmente coinvolgente che, una volta terminato, rimane il desiderio di avere ancora più enigmi da risolvere, più opere da esplorare! La sua durata relativamente breve lascia con la voglia di continuare a sperimentare e interagire con il mondo astratto che Ensor ha saputo creare, e direi che quando un gioco riesce a lasciare il giocatore con il desiderio di averne di più, è chiaro che ha fatto centro!

La recensione

8 Il voto

In definitiva, Please, Touch The Artwork 2 è un titolo che riesce a trasformare l’interazione con l’arte in qualcosa di dinamico, tangibile e incredibilmente affascinante. È uno di quei giochi che ti catturano fin dal primo tocco e ti rilassano con la loro atmosfera particolare. Se ami i puzzle-game fuori dagli schemi, le esperienze artistiche e i giochi che regalano momenti di pura meraviglia, questo è un must. L’unico neo? Una volta finito, resterà quel desiderio irresistibile di avere ancora più dipinti da esplorare e enigmi da risolvere.

Valutazione

  • Il voto 0
PUBBLICITÀ

ARTICOLI CORRELATI

Prossimo articolo

Lascia un commento

ULTIMI COMMENTI

VIDEO

Ben tornato!

Effettua l'accesso

Crea un account!

Compila i seguenti campi per registrarti

Recupera password

Per favore, inserisci il tuo Username o la tua Email per recuperare la password.

Crea nuova Playlist