A rendere l’edizione Switch 2 di Street Fighter 6 ancora più sostanziosa ci pensa la presenza completa dei contenuti delle stagioni Year 1 e Year 2, già inclusi nella versione “definitiva” venduta al lancio. Si tratta di un’offerta ricca, che include non solo bilanciamenti e aggiornamenti vari, ma soprattutto una serie di personaggi aggiuntivi, ognuno con le proprie mosse, scenari e storie. Tra i volti più attesi, spiccano Akuma, Rashid, Ed e A.K.I., che vanno ad ampliare il già nutrito roster originale, arricchendone la varietà stilistica e strategica, nonché Elena – l’ultimo atteso e appena rilasciato personaggio di questo episodio. Questa edizione rappresenta dunque un’ottima porta d’accesso sia per i nuovi giocatori che per i fan di lunga data. A impreziosire ulteriormente il pacchetto, arriva in parallelo anche il lancio di una linea dedicata di amiibo: tre statuette da collezione, rifinite con cura, e una serie di card NFC, ideate per i più giovani o per chi predilige soluzioni compatte. Questi oggetti sbloccano contenuti estetici e bonus minori all’interno del gioco, senza alterarne gli equilibri competitivi, ma contribuendo a rafforzare quel senso di appartenenza alla community Nintendo che tanto ha contribuito alla longevità del franchise.
Dal punto di vista tecnico, Street Fighter 6 su Switch 2 sorprende per l’eccellente livello di rifinitura, segno di un lavoro di porting accurato e perfettamente allineato con le aspettative per la nuova generazione ibrida firmata Nintendo. Il titolo si presenta con una risoluzione sorprendentemente elevata, stabile e definita sia su schermo TV che in modalità portatile, con un dettaglio visivo che, a detta di molti osservatori, supera persino quello registrato sulla più potente Xbox Series S, dove l’immagine tendeva a risultare talvolta più impastata o sfocata, soprattutto nei momenti più concitati. Su Switch 2, invece, la pulizia dell’immagine è netta, i colori brillanti e l’interfaccia perfettamente leggibile, anche grazie a un lavoro efficace di gestione del contrasto e delle ombre. Ancora più impressionante è la gestione dell’input lag: la latenza è praticamente inesistente, sia giocando con i Joy-Con — sorprendentemente reattivi in questo contesto — che con un controller classico compatibile. Una caratteristica imprescindibile in un gioco che fa della precisione millimetrica nei comandi il suo fondamento. I caricamenti, poi, sono rapidissimi: si passa dal menu alla selezione dei personaggi e al match vero e proprio in pochi secondi, senza rallentamenti o interruzioni, anche grazie all’uso intelligente delle memorie più performanti della nuova console. Ottimo anche il comparto online, con matchmaking rapido, lobby fluide e partite prive di lag anche nelle prime giornate post-lancio, spesso critiche per la tenuta dei server. Che si giochi in modalità docked o portatile, Street Fighter 6 su Switch 2 risulta brillante e solido, in grado di reggere il confronto con altre versioni di fascia alta, confermando le capacità della console di Nintendo di ospitare titoli tecnicamente ambiziosi. In particolare nel genere dei picchiaduro, la natura ibrida della piattaforma si rivela perfetta: permette di allenarsi on-the-go, di organizzare sfide in multiplayer locale con facilità, o di godersi tornei e sessioni competitive in contesti più tradizionali. Se questo è il livello delle produzioni third party sulla nuova macchina, il futuro si preannuncia decisamente roseo.
La recensione
Street Fighter 6 su Switch 2 conferma la bontà del progetto originale, guadagnandosi a pieno titolo la stessa valutazione assegnata alla versione Xbox Series S, grazie a una realizzazione tecnica sorprendentemente curata, contenuti completi e un gameplay preciso e gratificante. Pur arrivando in ritardo rispetto al debutto su altre piattaforme, questa edizione si fa ampiamente perdonare offrendo un'esperienza di altissimo livello, perfettamente in linea con le potenzialità della nuova console Nintendo e ideale per gli amanti del genere, tanto in mobilità quanto su schermo domestico.