Date Everything!: la recensione

Perché anche il tuo comodino merita amore!

Oggi parliamo di un titolo che, appena avviato, vi farà immediatamente sgranare gli occhi e pensare qualcosa tipo: “Ma davvero qualcuno ha avuto quest’idea… e poi ha anche deciso di farne un videogioco?” Sì. Date Everything! è esattamente questo: un concentrato di follia, dolcezza e genialità che prende la formula del dating sim, la frulla con l’assurdo e ce la serve su un piatto che sembra uscito da un sogno strampalato. Quindi mettetevi comodi, voi appassionati di visual novel fuori dagli schemi, perché stiamo per addentrarci in un’esperienza tanto surreale quanto affascinante.

Partiamo dalla “trama”, se così possiamo definirla: nel gioco vestiamo i panni del nostro avatar, un personaggio volutamente neutro, senza volto né nome, che lavora al servizio clienti di un’azienda qualsiasi. Un giorno, senza preavviso, l’intelligenza artificiale ti ruba il lavoro: licenziato, finito. Ma proprio mentre affondi nella disperazione più burocratica… succede l’impossibile. Un pacco misterioso ti viene recapitato da uno sconosciuto: al suo interno, un paio di occhiali chiamati “deviatori”. Ora, non aspettarti che ti aiutino a trovare un nuovo impiego: servono invece a qualcosa di molto, molto più bizzarro. Una volta indossati, scopri che ogni oggetto nella tua casa prende vita. Ma non solo: puoi uscirci insieme. Sì, davvero. Dal tostapane introverso al tappeto che sogna di essere ballerino, ogni cosa ha una sua voce, una storia, e forse perfino un futuro romantico al tuo fianco.

Assurdo? Lo è eccome. Ma è proprio questo il bello. Frequentare i nostri oggetti domestici è la meccanica centrale di Date Everything, e il gameplay è volutamente ridotto all’essenziale per lasciare spazio alla narrazione e all’assurdità delle situazioni. Non ci sono combattimenti, puzzle o livelli da superare. È una visual novel purissima, in cui il fulcro dell’esperienza sono i dialoghi; profondi, ironici, sorprendenti, con un cast di partner letteralmente “fuori di testa”. Potremo esplorare la nostra casa, stanza per stanza, indossare gli occhiali e scoprire quali oggetti sono “vivi” quel giorno. Ogni giornata è divisa in un numero limitato di azioni, quindi dovremo fare delle scelte su chi incontrare, cosa dire e quando rimetterci a dormire per far ripartire il ciclo. Ah, e sì, potrete parlare anche con il vostro letto. O con le scale. O con… beh, fate voi.

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Non ci sono barre dell’affetto da riempire, ma alcune statistiche base influenzano le risposte che possiamo dare, ad esempio se vogliamo adottare un tono più sarcastico o seducente. Ogni dialogo può portare a finali diversi, deviazioni narrative imprevedibili e situazioni che vanno dal romantico al metafisico. E a ogni partner viene data voce da un attore o un’attrice dedicati, il che aggiunge un tocco di teatralità e rende ogni incontro ancora più coinvolgente. Un tocco extra di genialità? Il sistema di “collezione delle relazioni”: ogni partner scoperto viene registrato in una specie di album bizzarro con descrizioni, citazioni memorabili e perfino un “profilo emozionale”. Non cambia nulla ai fini del gameplay, ma è irresistibile per chi ha l’istinto del collezionista e vuole vedere proprio tutti gli oggetti della casa tirare fuori la loro personalità.

Dal punto di vista visivo, Date Everything! abbraccia il caos creativo: un collage tra 2D in stile fumettoso, colori accesi, effetti psichedelici e ambientazioni 3D volutamente semplici. È una scelta artistica che può spiazzare, ma che si sposa perfettamente con il tono del gioco e contribuisce a creare un mondo coerente, anche quando nulla sembra avere senso.

La recensione

7 Il voto

Date Everything! è uno di quei giochi che non ti capita sotto mano tutti i giorni. È vero, non è perfetto: il ritmo del gioco è volutamente lento, a volte spinge un po’ troppo sul pedale del nonsense e non tutti gli “appuntamenti” brillano allo stesso modo. Ma riesce comunque a farti ridere, a spiazzarti, e a sorprenderti. Se ti intrigano quelle strane combinazioni tra l’assurdo e l’emotivo, tra il tenero e lo sconclusionato, allora questo piccolo trip narrativo vale assolutamente il tuo tempo. Magari non ti cambierà la vita… ma potresti finire per innamorarti di un oggetto inaspettato.

Valutazione

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