Il loop di gioco di No Sleep for Kadamame: AI Somnium Files si articola in più fasi ben distinte, che si alternano con ritmo serrato ma bilanciato. Al cuore dell’esperienza vi è ancora una volta la dualità tra indagine nel mondo reale e immersione nei sogni altrui attraverso i Somnium, ma l’introduzione della nuova modalità “Escape” aggiunge una componente inedita e ansiogena alla formula. Si parte solitamente con una fase di investigazione classica: si esplorano scenari tridimensionali in terza persona, si raccolgono prove, si interrogano testimoni e si risolvono piccoli puzzle ambientali, il tutto intervallato da dialoghi ramificati con possibilità di scelta e diramazioni narrative. Quando un personaggio chiave è coinvolto o potenzialmente compromesso, si passa alla fase Somnium, una simulazione mentale in cui Kadamame (accompagnato dalla sua AI) naviga tra simboli e ricordi distorti alla ricerca della verità: qui i puzzle si fanno più creativi, astratti e carichi di significati nascosti, con una forte componente trial & error mitigata da un timer e da scelte a tempo. La novità di “Escape” entra in gioco in momenti critici della storia, spesso come climax narrativo: si tratta di sequenze a metà tra puzzle ed escape room, dove si è intrappolati in scenari chiusi da cui fuggire risolvendo enigmi sotto pressione, con tensione crescente e pericoli reali per il protagonista. Questo mix dinamico di fasi crea una struttura coinvolgente che stimola logica, intuito e memoria del giocatore, mantenendo viva la tensione fino all’ultimo indizio.
Dal punto di vista tecnico, No Sleep for Kadamame: AI Somnium Files si comporta in modo soddisfacente su Nintendo Switch, pur con qualche compromesso qua e là, immaginiamo migliorato poi nella versione per Switch 2. Il comparto visivo si conferma coerente con l’identità della serie: character design anime ben riconoscibile, ambientazioni surreali nei Somnium e interfacce curate. In modalità portatile, la resa generale è nitida, con una risoluzione stabile e un buon lavoro di scaling che valorizza lo stile grafico senza particolari perdite. In modalità docked, si notano talvolta texture meno definite e aliasing sui modelli poligonali, ma il frame rate si mantiene fluido nelle sezioni esplorative e nei momenti narrativi, oscillando raramente. I caricamenti sono rapidi, mentre il doppiaggio (giapponese e inglese selezionabili) e la colonna sonora dinamica arricchiscono l’atmosfera, alternando ritmi jazzati a tracce elettroniche più tese. Non sono presenti feature touch o gyro, ma i comandi tradizionali risultano pienamente responsivi.
La recensione
No Sleep for Kadamame conferma la solidità della serie AI: Somnium Files, osando con soluzioni nuove pur restando fedele alla sua identità. A fronte di un budget contenuto e limiti tecnici nella norma per il genere, lo spin-off convince grazie a una scrittura brillante, a un loop ben costruito e alla capacità di sperimentare, confermando la vocazione narrativa della serie anche su Switch.