Su Nintendo Switch, Tales of Xillia Remastered mostra il volto più contenuto della sua rinascita tecnica. Il gioco gira a 30 fotogrammi al secondo stabili, con una risoluzione di 1080p in modalità docked e 720p in portatile, valori in linea con altri remaster Bandai Namco per la piattaforma ma distanti dalle prestazioni a 60fps/4K delle versioni PS5 e PC. Le texture risultano nitide e ben filtrate, anche se la qualità delle ombre e degli effetti particellari è stata ridotta per garantire stabilità. I caricamenti sono sorprendentemente rapidi, frutto di un’ottimizzazione riuscita, mentre l’uso del Pro Controller o dei JoyCon restituisce una sensazione precisa e confortevole, priva di input lag percepibile. Visivamente, la differenza rispetto alle edizioni di nuova generazione è netta, ma su Switch il titolo rimane leggibile, fluido e coerente con la direzione artistica originale. Un compromesso tecnico onesto, che sacrifica dettaglio e frame rate in favore della portabilità, senza snaturare la forza narrativa e il fascino del classico JRPG targato Bandai Namco.

Tales of Xillia Remastered brilla ancora oggi per i suoi punti di forza storici: una narrazione a doppio protagonista capace di intrecciare emozione e introspezione, un cast ben scritto e un sistema di combattimento profondo e reattivo, che rappresenta una delle vette del franchise. L’adattamento visivo, pur limitato, riesce a valorizzare la direzione artistica originale, mantenendo intatta l’atmosfera anime e il ritmo cinematografico delle scene chiave. Tuttavia, il porting su Nintendo Switch mostra anche i suoi limiti: l’ottimizzazione grafica non sempre convincente, un frame rate bloccato a 30fps e texture che tradiscono l’età dell’impianto originario. Alcune scelte conservative — come l’assenza di doppiaggi aggiuntivi o di extra realmente inediti — fanno percepire il remaster più come un recupero storico che come un rilancio pienamente moderno. Nel complesso, resta un’esperienza appassionante e ricca di personalità, ma che avrebbe meritato maggiore audacia tecnica per rendere giustizia alla qualità del materiale di partenza.

La recensione
Tales of Xillia Remastered conferma il valore di un classico, ma anche i limiti di una politica di recupero troppo prudente. È un ritorno piacevole, che restituisce fascino e identità alla saga, ma non la spinge davvero avanti. Ci si augura che Bandai Namco, forte di questo rinnovato interesse, possa presto proporre progetti più ambiziosi, capaci di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove piattaforme. La speranza è che anche Nintendo Switch 2 possa presto essere “graziata” da un Tales of moderno, finalmente pensato per il futuro.











