L’arrivo di Dragon Ball Sparking! Zero su Nintendo Switch 1 e Switch 2 conferma ancora una volta la strategia storica di Bandai Namco: pubblicare le versioni Nintendo con ritardo rispetto alle edizioni PS5, Xbox Series e PC, intercettando così un doppio pubblico e massimizzando le vendite su una base installata enorme. Una tattica che negli anni ha dato risultati sorprendenti, soprattutto con i titoli basati su anime e manga, spesso capaci su Switch di eguagliare — quando non superare — le vendite registrate sulle altre piattaforme. In questo senso il ritardo di Sparking! Zero era prevedibile, ma stupisce la scelta di farlo approdare anche su Switch 1, considerata la natura estremamente ambiziosa del progetto. Una decisione che apre da un lato la porta a un pubblico vastissimo, ma dall’altro impone compromessi tecnici significativi, destinati a influenzare l’esperienza finale, specialmente su Switch 2.
Appare evidente, infatti, come la decisione di pubblicare Sparking! Zero in contemporanea su Switch 1 e Switch 2 abbia segnato in modo netto lo sviluppo tecnico del progetto. Per garantire la compatibilità con l’hardware della precedente generazione, Bandai Namco e Spike Chunsoft hanno dovuto operare un pesante processo di downscaling: riduzione della risoluzione, semplificazione degli effetti particellari, geometrie meno ricche e un generale contenimento dell’impatto visivo. Tale lavoro, per quanto impressionante dal punto di vista ingegneristico, ha avuto un effetto collaterale evidente: la versione Switch 2 sembra ereditare gran parte delle limitazioni di quella Switch 1, risultando un port che non sfrutta appieno le nuove capacità tecniche della console. Il framerate rimane ancorato ai 30 fps, la risoluzione non è nativa e l’upscaling è affidato a tecnologie basiche. Così, mentre Switch 1 sorprende per come riesca comunque a sostenere un titolo tanto esigente, Switch 2 finisce paradossalmente per apparire sottotono rispetto al proprio potenziale.

Risultati che lasciano un po’ di amaro in bocca, perché Sparking! Zero è un tributo totale all’immaginario di Dragon Ball, e lo dimostra fin dal roster: oltre 160 personaggi, comprese trasformazioni, fusioni e varianti tratte da Z, Super e dai film, per una varietà che nessun altro picchiaduro del franchise può eguagliare. La modalità principale, “Episode Battle”, ripercorre gli eventi più iconici della serie attraverso percorsi narrativi ramificati, offrendo al giocatore la possibilità di rivivere — e talvolta riscrivere — momenti celebri. Accanto alla campagna, la modalità “Custom Battle” consente di creare scenari personalizzati, sperimentando condizioni speciali e battaglie impossibili. Sul fronte del gameplay puro, ritroviamo tutto ciò che ha reso leggendaria la serie Budokai Tenkaichi: scontri 1v1 a ritmo frenetico, distruttibilità degli ambienti, voli liberi, trasformazioni istantanee e un sistema di combo accessibile ma denso, basato su parate, schivate, beam clash ed energia da caricare. Una formula esplosiva che restituisce alla perfezione la “power fantasy” di Dragon Ball.













