Se ami i JRPG classici ma sei stufo delle solite trame lineari e dei tutorial che ti prendono per mano, Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered potrebbe sorprenderti. O confonderti. O entrambe le cose. Perché questa nuova edizione per Nintendo Switch è un piccolo caos organizzato: premia la curiosità e punisce la pigrizia. Non è un titolo che ti coccola, ma uno che ti sfida a metterti davvero in gioco!

Ma di cosa stiamo parlando nel dettaglio? Il mondo di Mardias è un mosaico di divinità antiche, leggende e minacce mai del tutto sopite. Il dio oscuro Saruin, imprigionato secoli fa, potrebbe tornare a scuotere gli equilibri. Ma in questo racconto epico non saremo accompagnati passo dopo passo: qui siamo noi a decidere da dove cominciare. Possiamo impersonare uno degli otto protagonisti, ciascuno con motivazioni e percorsi diversi. La trama come avrete capito non viene servita su un piatto d’argento: si lascia scoprire, pezzo dopo pezzo, come un puzzle che cambia forma a seconda delle nostre mosse. Alcune missioni emergeranno solo se imbocchiamo certe strade, altre svaniscono se indugiamo troppo. È come se il gioco dicesse: “Questo è il mondo. Ora tocca a te viverlo!”

Il gameplay è di conseguenza di adatta alla trama. Non ci sono livelli tradizionali: i personaggi crescono in base a ciò che fanno. Usi spesso la spada? Diventerai più abile con quella. Ti affidi alla magia? Rafforzerai la tua affinità magica. È un sistema che incoraggia coerenza e sperimentazione, ma può spiazzare chi è abituato a meccaniche più convenzionali. Eppure, proprio questa libertà crea un senso di progressione personale: ogni scelta, ogni battaglia, ogni abilità affinata racconta la tua storia, non quella scritta dagli sviluppatori.

Le battaglie in cui saremo chiamati ad agire sono a turni e non vanno mai sottovalutate. Anche un nemico apparentemente innocuo può metterti in seria difficoltà, e la curva di apprendimento è ripida. Serve pazienza, strategia e una buona dose di grinding per superare le sfide più dure. Non è un gioco indulgente, ma proprio per questo ogni vittoria ha un sapore speciale. La libertà è totale anche qui: puoi ignorare la trama principale per ore, esplorare città, parlare con NPC, raccogliere missioni secondarie e costruire il tuo percorso. Il mondo reagisce alle tue scelte, e non sempre come ti aspetti. Alcuni eventi si attivano solo in condizioni precise, altri spariscono se non li cogli al volo. È un ecosistema narrativo vivo, che ti spinge a essere curioso e attento.

Sul piano visivo, il gioco conserva l’estetica della sua epoca: modelli 3D semplici e animazioni un po’ rigide. La remaster, però, ha ripulito il tutto con cura, rendendolo più gradevole senza snaturarne il carattere. La colonna sonora però, è davvero azzeccata: melodica, evocativa, capace di dare il tono giusto a ogni momento. L’atmosfera complessiva è quella di un JRPG “old school”, con tutte le sue spigolosità ma anche con un fascino raro oggi. Ed è proprio qui che sta la sua forza: Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered non cerca di piacere a tutti. È un gioco che ti mette davanti a un mondo complesso e ti chiede di esplorarlo con pazienza, curiosità e spirito d’avventura. Non ti spiega tutto, non ti accompagna per mano, ma ti lascia la libertà di sbagliare e di imparare. E se accetti questa sfida, scoprirai un JRPG che, pur con i suoi limiti tecnici, ha un’anima unica e un modo di raccontare storie che ancora oggi riesce a distinguersi.

La recensione
Romancing SaGa su Switch è un titolo che non fa sconti. È difficile, talvolta spiazzante, e non si preoccupa di piacere a tutti. Ma proprio questa sua natura lo rende speciale: un gioco che ti mette alla prova, ti invita a esplorare e ti regala la soddisfazione di scoprire da solo i suoi segreti. Se ami i JRPG classici e non temi un po’ di grind o curve di difficoltà improvvise, è un’esperienza che vale la pena vivere. Se invece cerchi un’avventura lineare e guidata, potresti trovarlo respingente. In ogni caso, resta un pezzo di storia del genere che su Switch ritrova nuova vita e merita almeno di essere scoperto!











