Shuten Order arriva su Nintendo Switch 2 in un momento in cui la nuova console sta dimostrando di essere molto più di un semplice upgrade. La potenza extra, i caricamenti rapidi e la stabilità generale danno una spinta enorme a quei giochi che mescolano generi diversi e che richiedono continui cambi di ritmo. E Shuten Order è proprio uno di quelli: un titolo narrativo ambizioso, pieno di deviazioni, stili e atmosfere che qui scorre liscio, senza incertezze. Switch 2 gli permette di mantenere un frame rate stabile anche nelle sezioni più concitate, di passare da una modalità all’altra senza attese e di mostrare fondali e ritratti dei personaggi con una pulizia che fa la differenza. Non è un gioco pensato per stupire con effetti speciali, ma la nuova console gli dà quella solidità tecnica che serve per far brillare ciò che conta davvero: la storia e la struttura a percorsi multipli!

Per chi non avesse ancora giocato questo titolo, facciamo un piccolo passo indietro sulla trama. L’avventura si apre con un conto alla rovescia: mancano 168 giorni alla fine dell’umanità! Il mondo è allo sbando e, in mezzo al caos, è nata una setta chiamata Shuten Order, un gruppo religioso che sembra quasi desiderare l’estinzione della razza umana. La loro influenza cresce così rapidamente da trasformarsi in una piccola nazione indipendente. Ma proprio durante la grande festa che celebra la nascita di questo nuovo stato, accade l’impossibile: il loro leader viene assassinato.

Poco dopo, il protagonista (ovvero noi) si risveglia senza memoria, accolto da due figure che si definiscono “angeli”. Gli rivelano una verità assurda: lui è il Fondatore ucciso, riportato in vita da un potere divino. La resurrezione però è incompleta. I ricordi sono svaniti e la sua nuova vita ha una scadenza precisa: quattro giorni. Per sopravvivere deve superare una prova imposta da Dio stesso, scoprire chi lo ha ucciso e vendicarsi prima che il tempo scada. Rinominato Rei, il protagonista si ritrova a indagare nella città in fermento, travestito da detective improvvisato. I sospetti sono cinque, tutti ministri dell’Ordine. Non c’è tempo per seguirli tutti. Ogni scelta esclude una strada e apre un’altra, e la ricerca della verità richiede inevitabilmente dei sacrifici.

Shuten Order è un gioco che cambia pelle a seconda della strada che scegli, costruito attorno a cinque percorsi narrativi completamente diversi, ognuno legato a uno dei ministri sospettati dell’omicidio. Ogni percorso è praticamente un gioco a sé. In uno ti ritrovi a sgattaiolare in ambienti tridimensionali mentre fuggi da un assassino leggendario, in un’atmosfera che ricorda l’horror stealth. In un altro indossi i panni del detective puro, interrogando personaggi, analizzando scene del crimine e ricostruendo gli eventi pezzo dopo pezzo grazie a un sistema di deduzione che ti permette di “agganciare” dettagli sospetti e smontare le bugie. C’è poi una sezione che si svolge durante un attacco terroristico in un laboratorio scientifico, raccontata attraverso più punti di vista. Un altro percorso ti porta in un’accademia scolastica dopo essere stato avvelenato e, nel frattempo, costruire relazioni che possono anche sfociare in momenti romantici. È un cambio di tono totale, quasi surreale, ma funziona proprio perché il gioco abbraccia la sua natura multiforme. È proprio un puzzle narrativo che si compone solo alla fine!

Ogni percorso racconta una parte della verità. Solo completandoli tutti puoi ricostruire il quadro completo, capire chi ha ucciso il Fondatore e perché, e soprattutto decidere il destino del mondo. È un gioco che ti spinge a rigiocarlo, non per collezionismo ma perché ogni run cambia davvero tutto: tono, ritmo, genere, personaggi e persino il modo in cui vivi la città. Switch 2, con la sua stabilità e i suoi tempi di caricamento ridotti, rende questo continuo ricominciare molto più piacevole. Non c’è mai la sensazione di “fatica tecnica”, e questo permette alla struttura a bivi di esprimersi al meglio. Alla fine, Shuten Order è un’esperienza che funziona proprio perché osa. Cambia ritmo, cambia tono, cambia persino genere, ma lo fa con una sicurezza che su Switch 2 trova finalmente il suo equilibrio. È un gioco che ti chiede attenzione, ma che sa anche ripagartela!

La recensione
In definitiva, Shuten Order su Switch 2 trova davvero la sua forma migliore. Non è un titolo che punta al colpo d’occhio, ma un’esperienza narrativa che vive di scelte, tensione e identità. La nuova console gli dà lo spazio tecnico per respirare, per cambiare ritmo senza inciampare e per accompagnarti in un viaggio che, a ogni run, sembra sempre un po’ diverso. Se ami le storie che si aprono come un ventaglio e i giochi che non hanno paura di sperimentare, qui c’è davvero un mondo che vale la pena esplorare!








