Hai mai sognato di gestire un museo tutto tuo, pieno di reperti assurdi, visitatori curiosi e bambini che toccano tutto quello che non dovrebbero? Two Point Museum ti mette proprio in quella posizione: sei il nuovo curatore della Contea di Two Point, e il tuo compito è trasformare una serie di sedi strampalate in veri e propri templi del sapere… o almeno provarci!

Il gioco è il terzo capitolo della saga gestionale di Two Point Studios, dopo Hospital e Campus, e mantiene lo stesso spirito ironico e rilassato. Stavolta però si abbandonano corsie e aule per entrare nel mondo delle esposizioni, dove la creatività conta più della precisione! Il tuo obiettivo è costruire musei che funzionino, certo, ma anche che stupiscano: dovrai organizzare stanze, gestire lo staff, tenere pulito, proteggere i reperti da mani indiscrete, far divertire i visitatori e soprattutto gestire al meglio le tue spese!

Possiamo affrontare il gioco iniziando dalla campagna. Questa ci porterà a esplorare cinque sedi museali principali, ognuna con un tema diverso e una personalità ben definita. Si parte dalla preistoria a Memento Miglio, si passa all’acquario di Baia Acquescure, si esplora il soprannaturale a Wailon Lodge, si gioca con la scienza nelle Terre Desolate Bungle e si arriva fino allo spazio nelle Alture Pebberley. Ogni museo ha le sue sfide, i suoi reperti e il suo pubblico da conquistare. E se vuoi una pausa dalla storia, puoi provare le tre missioni pop-up con obiettivi specifici o l’editor in modalità libera, dove puoi costruire il tuo mega museo senza limiti!

A livello di gameplay possiamo dire che il gioco è stratificato ma accessibile. Dovremo partire dalla progettazione degli spazi museali, scegliere le collezioni da esporre (tra sei categorie principali e oltre trenta sottotipi), dovremo decorare le stanze con più di 350 oggetti e gestire il personale. Oltre al nostro lavoro come architetti e designer, c’è anche una componente esplorativa: possiamo inviare spedizioni in cinque mappe diverse, con oltre 100 punti di interesse, per scoprire nuovi reperti da aggiungere alla nostra preziosa collezione. In tutto ci sono più di 200 reperti unici, da catalogare nel nostro libro di adesivi, che diventa una sorta di diario di viaggio museale.

I visitatori sono un altro elemento chiave: ce ne sono 18 tipi diversi, ognuno con gusti e comportamenti propri. Alcuni vogliono imparare, altri vogliono solo divertirsi, altri ancora… vogliono toccare tutto. Gestirli è parte del divertimento, perché non si comportano mai come ti aspetti. E quando il museo si riempie, tra code, lamentele e bambini urlanti, il caos diventa parte del gioco!

Ma com’è quindi su Switch 2? Bisogna ammettere che il gioco gira bene: i comandi sono intuitivi, l’interfaccia è pulita anche se abbastanza piena e il ritmo è costantemente leggero. Qualche caricamento si fa sentire, ma nulla che rovini l’esperienza. È il classico titolo che si presta a sessioni brevi e rilassate, magari sul divano o in viaggio, dove puoi costruire una sala dei dinosauri accanto a un distributore di bibite senza che nessuno ti giudichi.

Infine, visivamente, Two Point Museum mantiene lo stile cartoon della serie: colori vivaci, personaggi buffi e un design che strizza l’occhio ad un pubblico anche un pò più adulto. Non punta al realismo, ma alla simpatia, e su Switch questo approccio funziona benissimo! È un gioco ironico, creativo e pieno di trovate divertenti, perfetto per un’esperienza rilassata, con quel tocco di singolarità!
La recensione
Two Point Museum è un bel gestionale: solido, colorato e divertente, ideale per sessioni brevi ma capace anche di catturarti per ore grazie alla sua ironia e alle tante possibilità di personalizzazione. Qualche caricamento di troppo e una certa ripetitività nelle missioni non ne intaccano il fascino complessivo. Se hai amato Hospital e Campus, questo nuovo capitolo è praticamente obbligato.











