Edge of Eternity: la recensione

Un buon JRPG realizzato con poche risorse ma tanta conoscenza della materia e consapevolezza dei capisaldi dai quali trarre ispirazione.

La parte più avvincente e senza dubbio meglio realizzata di Edge of Eternity sono i combattimenti. Il campo di battaglia è una classica scacchiera suddivisa in esagoni, lungo la quale i nostri eroi potranno muoversi e interagire anche con elementi ambientali per aggiungere dei bonus ai propri attacchi. Ad esempio potremo scagliare un colpo di cannone verso una montagna per farla crollare sui nostri nemici, oppure lanciare un incantesimo verso una roccia magica per amplificarne gli effetti. La disposizione dei personaggi sul campo di battaglia è determinante in quanto alcuni nemici soffrono in maniera particolare gli attacchi provenienti dai fianchi o alle spalle. Con i tasti dorsali si apriranno i sottomenu relativi agli attacchi magici e agli attacchi fisici, completamente personalizzabili in modo da avere immediatamente sottomano i nostri attacchi preferiti. I combattimenti non sono del tutto casuali in quanto nel nostro muoverci per la mappa i nemici sono visibili, con evidenziato il relativo livello di difficoltà, dandoci dunque anche la possibilità di evitare il confronto.

Tuttavia per livellare il nostro personaggio sarebbe meglio affrontare quante più battaglie possibili, anche per avere maggiori possibilità di ottenere risorse utili al miglioramento di armi e accessori. Edge of Eternity spinge infatti molto anche sul versante della personalizzazione del personaggio, delle sue capacità di attacco, e delle armi in nostro possesso. Con l’avanzare dell’avventura avremo la possibilità di accedere a dei banchi di lavoro tramite i quali customizzare le nostre armi, creare pozioni, e sviluppare il personaggio secondo una ramificazione che si basa sulle gemme raccolte in battaglia.  Gli artwork, il character design e le ambientazioni sono realizzate in maniera davvero convincente e riescono a rendere il voluto feeling “alla Final Fantasy”. Tuttavia alcuni modelli poligonali, soprattutto nei personaggi secondari, risultano piuttosto spigolosi e gli effetti di luce in battaglia un po’ confusionari. Complice uno streaming non sempre stabile si verificano a volte, sia in fase di esplorazione che di battaglia, fastidiosi fenomeni di pop-up con parti del corpo che spariscono immotivatamente.

Il funzionamento del cloud durante la nostra prova, forse anche complice il fatto che abbiamo giocato prima della release ufficiale, si è rivelato un po’ zoppicante. L’accesso al server avviene in tempi accettabili ma è capitato un paio di volte che senza un apparente motivo l’ultimo salvataggio sparisse, costringendoci a rigiocare una porzione di avventura a partire dal salvataggio precedente. Chiaramente rimangono sempre valide le obiezioni che potrebbero essere mosse alla scelta di bypassare la release su supporto fisico per una console che fa del consumo “pick up and play” ed in mobilità uno dei suoi capisaldi.

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La recensione

6.5 Il voto

Edge of Eternity è un JRPG dalle grandi ambizioni realizzato con un piccolo budget. Le inevitabili lacune dal punto di vista grafico vengono in parte bilanciate da una trama corposa e piuttosto adulta, nonchè da un sistema di combattimento ben realizzato, vario e divertente. Rimane qualche dubbio sul rilascio in versione cloud che durante la prova ha zoppicato un pò, perdendosi un paio di salvataggi.

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