Storyblocks: The King: la recensione

In Storyblocks aiutiamo un giovane cavaliere a diventare Re, mattoncino dopo mattoncino, fino a creare la storia perfetta.

“C’era una volta un ragazzo, che sognava di diventare Re”. Con questo classico incipit da storia di avventura medioevale inizia Storyblocks: The King un intrigante tentativo di ibridazione tra generi portato avanti dal team di sviluppo Afil Games. L’ibridazione in questo caso è davvero curiosa, in quanto cerca di unire le dinamiche tipiche dei romanzi interattivi (per noi giocatori più anziani, dei libri game), nel mondo dei puzzle game. Come può avvenire un mix all’apparenza così antitetico? E soprattutto, quale può essere il risultato finale? Al centro del gioco abbiamo gli storyblock, sostanzialmente una sorta di mattoncini (che poi sono gli elementi narrativi, o meglio ancora le strade che ci portano a un determinato svolgimento della storia) che dovremo accostare gli uni agli altri al fine di portare la storia nei binari da noi prescelti. Il piano di gioco, visualizzato in isometria, ci mostrerà il punto di partenza (la pagina corrente della nostra storia) ed il punto (o i punti) che possiamo scegliere di raggiungere, consideriamoli degli snodi narrativi. Per sviluppare la nostra storia avremo a disposizione un determinato numero di storyblock, che starà a noi posizionare sul piano di gioco al fine di raggiungere lo snodo che ci siamo prefissati.

Ad esempio, completando il primo semplicissimo tutorial, che ci chiederà semplicemente di posizionare un paio di blocchi per arrivare a pagina due, riusciremo a scrivere la seconda pagina del romanzo del nostro Re wannabe: “intrappolato nel suo sogno il giovane ragazzo lasciò il suo villaggio natìo, in cerca di avventura e soprattutto, seguendo la speranza di realizzare il suo sogno”. Da questo momento in poi starà a noi ed alla nostra abilità di puzzle solver, nonché alla nostra curiosità, il compito di dipanare la storia che preferiamo far vivere al nostro giovane cavaliere. Storyblocks: The King è quindi un gioco puzzle e narrativo che offre un’esperienza di gioco breve in termini di ore giocate, ma rilassante. L’ambientazione medievale è intrigante, così come la storia e l’opportunità di tracciare il proprio percorso, scegliendo il blocco della storia successivo in ogni fase. Da una sorta di libreria avremo la possibilità di selezionare variazioni rispetto trama principale, invogliando i giocatori a svelare tutti i possibili risultati. Si parla di quattro finali alternativi disponibili e di 18 diverse combinazioni di storyline da poter intrecciare per raggiungerli. La narrazione risulta coinvolgente e piacevole, tuttavia, per una parte narrativa più che sufficiente, abbiamo dall’altra parte una componente puzzle game, piuttosto lacunosa.

I problemi riscontrati abbracciano diverse tematiche, andiamo con ordine. Per andare dal punto A, inizio della pagina, al punto B o C (scelta nostra in base a come vorremo far procedere la storia), dovremo utilizzare esattamente il numero di storyblocks indicato dal gioco, né uno di più, né uno di meno. Questo è forse l’unico elemento che cerca di aggiungere un pizzico di sfida ad un gioco che altrimenti dal punto di vista ludico, nonché da quello della curva di difficoltà, finisce per essere davvero fin troppo semplice, se non addirittura piatto. Tutti i blocchi hanno infatti bene o male le stesse dimensioni (rettangoli 2×1), e le stesse fattezze, mentre invece l’introduzione di blocchi di differenti misure (un po’ alla Tetris per intenderci) avrebbero forse introdotto un elemento di sfida che sembra mancante. Altro elemento che penalizza la percezione finale del gioco è il setting dei controlli, di derivazione eccessivamente PCistica, perfetto per un mouse, davvero ostico per una console, che tra l’altro si sarebbe prestata in maniera perfetta per una implementazione ad hoc. In poche parole, posizionare i blocchi sullo Switch è una piccola impresa. Dovremo infatti posizionarli al millimetro nel corretto alloggio, altrimenti il sistema farà fatica a riconoscere la posizione desiderata (il contorno che da rosso si farà verde ci mostrerà se lo stiamo posizionando bene o meno). Dal punto di vista grafico siamo di fronte ad un prodotto pulito e piacevole, senza però particolari spunti degni di nota. Buona invece la colonna sonora, in grado di accompagnare con serenità la piacevole lettura della storia in sviluppo

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La recensione

5.5 Il voto

Storyblocks: The King parte con un obiettivo molto interessante ed ambizioso: coniugare i meccanismi di un romanzo interattivo con quelli di un puzzle game. Dal punto di vista narrativo il gioco funziona, la costruzione delle storie è credibile e piacevole, così come la moltitudine di snodi e finali alternativi disponibili. Purtroppo le lacune piuttosto evidenti emergono dal punto di vista più puramente ludico, colpa di un livello di sfida piuttosto blando ma, sopratutto, di un setting di comandi che doveva essere portato con più attenzione nell'universo console. Un aggiornamento su quest'ultimo aspetto renderebbe il tutto molto più piacevole e di facile approccio.

Valutazione

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