Dopo mesi di annunci incentrati su una nuova politica multipiattaforma, Square-Enix sorprende appassionati e analisti tornando a puntare forte su Nintendo: in concomitanza con il lancio di Switch 2, la casa giapponese propone Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster, un’esclusiva che rappresenta un’eccezione alla regola, almeno temporaneamente. Non si tratta di un capitolo totalmente inedito, certo, ma di una riedizione curata e modernizzata del titolo originale per 3DS, riportato oggi all’attenzione di vecchi fan e nuovi utenti. Una scelta che non stupisce del tutto: il brand Bravely è da sempre sinonimo di un certo stile JRPG, classico ma raffinato, profondamente ancorato all’hardware Nintendo e alla sua utenza storica. Con questa operazione, Square-Enix non solo celebra le sue radici, ma rinsalda anche un rapporto privilegiato con la casa di Kyoto, omaggiando una tradizione e un’identità ludica che ancora oggi riesce a imporsi con forza nel mercato moderno.
Il franchise Bravely nasce come erede spirituale di Final Fantasy: The 4 Heroes of Light, titolo uscito su Nintendo DS che già cercava di riportare in auge il JRPG classico con una veste moderna. Con Bravely Default: Flying Fairy, Square-Enix raccoglie e sviluppa quella visione su Nintendo 3DS, dando vita a un brand che diventa presto simbolo della nuova generazione di giochi di ruolo a turni. L’acronimo “FF” nel sottotitolo (Flying Fairy) non è certo casuale, richiamando esplicitamente i Final Fantasy più tradizionali, di cui condivide molte caratteristiche: il sistema di classi stratificato e gratificante, una narrazione fantasy dai toni epici, e soprattutto un sistema di combattimento a turni che dà il nome alla serie stessa, fondato sulle meccaniche Brave e Default, capaci di alterare l’ordine d’azione e introdurre un livello di strategia profondo e appagante. Anche dal punto di vista artistico, la saga si distingue per una direzione stilistica unica, tra character design dettagliati e fondali disegnati a mano, capaci di evocare un mondo fiabesco dal forte impatto visivo. Una tradizione che è sempre rimasta fedele all’hardware Nintendo, con Bravely Second su 3DS e Bravely Default II su Switch, consolidando un rapporto stretto tra il franchise e le piattaforme della casa di Kyoto.
Bravely Default HD Remaster ci riporta nel mondo di Luxendarc, teatro di un’avventura epica dai toni classici, ricca di magia, misteri e antichi poteri da risvegliare. Al centro della vicenda troviamo quattro protagonisti emblematici: Tiz, il giovane contadino sopravvissuto alla distruzione del suo villaggio; Agnès, la vestale del Cristallo del Vento in missione per ristabilire l’equilibrio naturale; Ringabel, spadaccino enigmatico e seduttore con un diario che sembra predire il futuro; ed Edea, nobile guerriera in conflitto con l’autorità corrotta dell’Impero Eterniano. Il mondo di gioco si sviluppa attraverso un linguaggio ricco di termini evocativi come “Vestali”, “Cristalli”, “Miasma” e “Grande Chasm”, contribuendo a costruire un immaginario narrativo coerente e profondamente legato alla tradizione JRPG. Gli antagonisti non sono mai solo “cattivi”, ma spesso incarnano visioni opposte, come nel caso dei Cavalieri Eterniani, che mettono in discussione l’autorità divina dei Cristalli. Un intreccio narrativo che mescola pathos, ironia e riflessioni morali, sostenuto da dialoghi a volte teatrali, a volte disarmanti nella loro semplicità, perfettamente in linea con l’estetica e il tono da fantasy classico nipponico.