Il fulcro del gameplay rimane lo scontro a turni su griglia, con gestione di Wanzers e piloti. Le battaglie richiedono pianificazione accurata: armamenti, armi secondarie, copertura, gestione dell’energia. La modalità “Quick Combat” offre alternative rapide, utili per grinding o revisioni tattiche. La doppia storia – scegliere tra Kazuki e Alisa o Kazuki e Emma – apre a sviluppi narrativi divergenti e incentivano la rigiocabilità. Un’esperienza strategica che miscela fedeltà all’originale e leggerezza operativa. A ciò si aggiunge un profondo sistema di personalizzazione dei mech: ogni Wanzer può essere modificato nei minimi dettagli, dalla corazza agli attuatori, fino al software di targeting, rendendo ogni unità unica e funzionale a specifici stili di gioco. Le abilità dei piloti si sviluppano nel tempo, sbloccando mosse speciali e bonus di efficacia in combattimento. La varietà delle mappe e degli obiettivi missione – tra distruzione totale, sopravvivenza o scorta – mantiene alta la tensione anche dopo molte ore di gioco.
La resa visiva mostra modelli migliorati, texture più nitide e animazioni più fluide; le cutscene sono rinnovate ma non stravolte. La colonna sonora orchestrale valorizza le ambientazioni militari. Il framerate resta stabile in modalità docked e portatile, mentre caricamenti rapidi completano il tutto. Mancano però reazioni di peso nei Wanzers e altre finezze che ne tradiscono l’origine per certi versi ormai antiquata. Nell’insieme il titolo appare come il più svecchiato rispetto al passato, ma non necessariamente il più convincente, anche solo per l’essersi discostato dal feeling originale, più grezzo e industriale, senza però rilanciarsi appieno con un vero e proprio remake.
La recensione
Front Mission 3: Remake su Switch è un ritorno ben fatto, pensato per nostalgici e nuovi arrivati: offre un sistema tattico solido, una storia ramificata e un lavoro estetico discreto. Pur con qualche sfumatura nell’animazione e una sensazione a volte troppo pulita, il titolo riesce a mantenere la propria identità e il fascino della saga. Nel complesso, una buona base per una riscoperta strategica che speriamo possa portare le ambizioni verso nuovi capitoli, con valori di produzione più elevati e un maggiore impatto emotivo.