Switch 2: Donkey Kong Bananza: la recensione

Spacca! Esplora! Bananza!

Donkey Kong è uno dei personaggi più antichi e iconici del panorama videoludico, nonché il primo vero protagonista della storia Nintendo. Il debutto risale al 1981, con l’omonimo arcade in cui, paradossalmente, l’antagonista era proprio un certo “Jumpman”, futuro Mario. Il successo fu tale da dare origine a un franchise autonomo, con titoli come Donkey Kong Jr. e Donkey Kong 3. Ma fu solo negli anni ’90, con la trilogia Donkey Kong Country firmata da RARE su Super Nintendo, che il gorilla raggiunse il suo apice: grafica pre-renderizzata all’avanguardia, colonna sonora indimenticabile e gameplay scorrevole lo consacrarono tra i grandi. Dopo un periodo più silenzioso, il personaggio venne rilanciato da Retro Studios con Returns e Tropical Freeze, moderni platform 2D ampiamente acclamati. Pur non ricevendo per anni un nuovo titolo 3D, DK è rimasto costantemente sotto i riflettori grazie alla sua presenza stabile nei party game e sportivi a tema Mario: dal kart al tennis, dalla lotta alla danza, è una presenza fissa e riconoscibile nell’universo del Regno dei Funghi.

Nonostante la sua storia leggendaria, Donkey Kong si è trovato più volte bersaglio di critiche poco giustificate in momenti chiave della sua evoluzione. L’episodio forse più emblematico risale al 2013, quando venne annunciato Donkey Kong Country: Tropical Freeze: molti fan reagirono con delusione, rammaricandosi per il fatto che Retro Studios non stesse invece lavorando a un nuovo capitolo di Metroid. Eppure Returns era stato un successo clamoroso, capace di rilanciare il franchise con stile, offrendo uno dei migliori platform 2D dell’epoca. L’ombra delle aspettative mal riposte oscurò inizialmente un gioco che, alla prova dei fatti, fu apprezzato da critica e pubblico per la sua qualità sopraffina. Una situazione simile si ripresenta oggi con Donkey Kong Bananza, che si trova a occupare lo stesso slot lasciato da Super Mario Odyssey nel 2017. Anche in questo caso, parte dell’EPD team coinvolto è il medesimo, alimentando confronti diretti e aspettative sbilanciate. Ma ancora una volta, DK risponde a suon di qualità, carisma e colpi di tamburo, dimostrando di essere ben più di un riempitivo: è un’icona capace di imporsi con forza, mandando in frantumi le critiche come fossero i tipici barili che lo ostacolano all’interno dei suoi giochi!

Il rilancio di Donkey Kong è in pieno fermento, segno evidente di quanto Nintendo punti su uno dei suoi personaggi più iconici. Dopo essere stato co-protagonista assoluto della pellicola animata campione d’incassi, l’amato gorilla ha ricevuto un restyle grafico per uniformarne l’immagine tra cinema e videogioco, consolidando la riconoscibilità del brand. A questo si aggiunge l’apertura di un’intera area a tema nei parchi Super Nintendo World, dove DK è al centro dell’esperienza ludica e scenografica. Sul fronte videoludico, Nintendo ha rispolverato alcune glorie passate su Switch, come Tropical Freeze e Mario vs. Donkey Kong, mantenendo viva l’attenzione sul personaggio. Il nuovo Bananza è stato annunciato in occasione del reveal della nuova console, con un’uscita strategicamente affiancata al lancio del multiplayer online di Mario Kart World, posizionandosi come prima grande esclusiva single player Nintendo della nuova generazione. Insomma, tutto apparecchiato per un successo colossale. Ma la domanda è inevitabile: il gioco merita davvero?

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