Il gameplay ruota attorno a un mix semplice ma efficace di esplorazione, enigmi e stealth. Little Creek si apre gradualmente: dalle strade inizialmente lineari si passa a spazi più liberi, pieni di collezionabili, sezioni narrative e punti da riscoprire. I puzzle sono vari e graduali: statue da ruotare, simboli da allineare, oggetti nascosti; intelligenti quanto basta per restare stimolanti senza spaventare il target più giovane. Le creature sono affrontate con stealth o fionda: i nemici minori si possono eliminare, ma quelli più grandi richiedono astuzia e nascondigli, con penalità blande se catturati. Il gioco dura tra le 5 e le 7 ore, con ritmo costante e progressione narrativa fluida.
Tecnologicamente il gioco non rappresenta un exploit, nemmeno su PS5. Va infatti sottolineato un comparto grafico semplice, con modelli e ambienti datati, texture piatte e level design essenziale. Ma l’atmosfera resta coinvolgente grazie all’audio e al design dei mostri. L’enorme e non sfruttata potenza di calcolo dell’ammiraglia Sony fa si che il gioco giri bene, senza evidenti problemi tecnici, anche se la mancanza di poligoni complessi e l’assenza di cicli di luce avanzati rendono la versione fluida e coerente con l’intento artistico, perfetta per un titolo narrativo e pensato per un pubblico giovane, ma ben lungi dal soddisfare i palati più esigenti.
La recensione
Goosebumps: Terror in Little Creek è un’avventura horror gentile e ben calibrata per il pubblico più giovane, con ritmo costante, ambientazioni evocative e stile narrativo fedele al brand. Non spicca tecnicamente e punta su un gameplay accessibile, ma lo fa con cura e rispetto per i fan di Piccoli Brividi. La scelta di privilegiare la versione PS5 sorprende, ma chi avesse nella famiglia una console Nintendo troverà in questa esperienza un regalo perfetto: spaventoso il giusto, coinvolgente e semplice da vivere insieme.