Switch 2: Octopath Traveler 0: la recensione

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Octopath Traveler 0 introduce le innovazioni più significative dell’intera serie, ripensandone la struttura senza tradirne l’identità. La prima svolta riguarda il protagonista: per la prima volta in un titolo HD-2D di Square Enix, il giocatore crea da zero il proprio eroe, definendone aspetto, nome, ruolo iniziale e inclinazioni narrative. Questa scelta non è solo estetica: la figura del protagonista diventa l’asse che tiene insieme l’intera campagna, fornendo un senso di continuità più marcato rispetto al mosaico di storie indipendenti che aveva caratterizzato i capitoli principali. La seconda grande novità è il sistema di town-building: la città distrutta di Wishvale può essere ricostruita gradualmente investendo risorse, denaro, PNG reclutati e materiali ottenuti in battaglia. Le strutture sbloccano nuovi servizi, attività, negozi e persino missioni aggiuntive, creando un legame diretto fra progressione narrativa, crescita del protagonista e sviluppo del mondo di gioco. È un elemento gestionale leggero ma ben integrato, che aggiunge un senso di responsabilità e appartenenza al viaggio. Il cast è un altro punto distintivo: Octopath Traveler 0 permette di reclutare oltre trenta personaggi, ciascuno con background, abilità e classi uniche. Non si tratta di un party statico, ma di un sistema aperto e dinamico che riprende l’idea del “grande bacino di eroi” vista nella versione mobile, pur eliminando ogni componente gacha. Il risultato è una libertà di squadra senza precedenti, che invita alla sperimentazione continua. Sul fronte del combattimento, Square Enix evolve ulteriormente la formula basata su Boost, Break e turni strategici. Le abilità dei personaggi sono più sinergiche, il numero elevato di possibili compagni favorisce combinazioni ricche e l’intelligenza artificiale rivista rende gli scontri più reattivi. Torna il sistema di Path Actions contestuali (rubare, interrogare, sfidare, persuadere), ora declinato su una maggiore varietà di personaggi. L’insieme dà vita a un gameplay più personalizzabile, profondo ed espressivo rispetto ai predecessori, mantenendo intatta la piacevole “cadenza tattica” che definisce l’anima della serie.

Grazie alla potenza del nuovo hardware, la versione per Switch 2 di Octopath Traveler 0 sfoggia caratteristiche tecniche che ne valorizzano lo stile HD-2D: il titolo gira a 1080p e 60 fps, un salto ben visibile rispetto alla versione per Switch originale (720p / 30 fps). Questo comporta sprite più nitidi, animazioni più fluide e una resa visiva coerente e pulita, ideale per apprezzare i dettagli delle ambientazioni, le ombre dinamiche e gli effetti grafici tipici del motore. Un altro vantaggio concreto su Switch 2 riguarda la modalità di ricostruzione della città: il limite per gli edifici posizionabili sale da 250 (versione Switch) a 400 edifici, permettendo costruzioni più ampie, quartieri più articolati e un maggior grado di personalizzazione. Questo ampliamento rende più significativa la componente gestionale/town-building, un elemento che può aumentare notevolmente la longevità del gioco, invitando a costruire, sperimentare layout e immergersi nella ricostruzione di Wishvale con più libertà. Dal punto di vista del gameplay, la struttura a turni e lo stile visivo 2D fanno sì che il gioco non risenta eccessivamente di carichi poligonali o particellari: il motore regge bene anche nelle scene affollate, nei menu, e durante le transizioni. Questo lo rende ben bilanciato per il formato portatile o ibrido di Switch 2, conservando accessibilità e flessibilità. Tuttavia, non mancano limiti e compromessi. L’assenza di un upgrade — anche a pagamento — per chi ha già la versione Switch 1 rappresenta un punto critico: chi possiede il gioco su vecchia console dovrà acquistarlo nuovamente per avere le migliorie, senza sconti né incentivi, motivo per cui chi non fosse già in possesso della nuova console dovrebbe valutare se procedere subito all’acquisto di questo titolo o aspettare di entrare in possesso prima dell’hardware su cui godere della versione migliore. Inoltre, per quanto l’HD-2D resti espressivo, chi cerca grafica “big-budget” e texture ultra-dettagliate noterà che il gioco non punta alla complessità poligonale, restando su uno stile ibrido che predilige estetica e atmosfera più che realismo. Quanto alla longevità: grazie al mix tra campagna, reclutamento di molti personaggi, personalizzazione della città, missioni secondarie e libertà gestionale, Octopath Traveler 0 offre potenziale di rigiocabilità e varietà. Se si decide di sfruttare tutte le meccaniche (town-building, raccolta, esplorazione, costruzione squadra, variabili narrative), l’esperienza può facilmente estendersi ben oltre la prima run.

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La recensione

8 Il voto

Octopath Traveler 0 si conferma un prequel solido, ambizioso e sorprendentemente generoso, capace di rilanciare la formula HD-2D con equilibrio e sensibilità. Pur recuperando elementi dal mobile e riproponendo alcuni asset del primo episodio, il gioco costruisce un’identità propria grazie al town-building, alla creazione del protagonista e a un cast ampio e sfaccettato. Su Switch 2 offre la sua versione migliore, fluida e nitida, valorizzando una direzione artistica che rimane unica nel panorama JRPG. Un ritorno alle origini che sa ancora innovare.

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