Il lancio di una nuova console rappresenta sempre un momento delicato e cruciale per una casa produttrice: è l’occasione per definire l’identità del nuovo hardware, ma anche per catturare l’interesse del grande pubblico. In questo senso, disporre di un titolo di forte richiamo fin dal day one può fare la differenza tra un esordio tiepido e un successo esplosivo. Nintendo ha sempre saputo giocare questa carta con maestria: basti pensare a come Super Mario 64 abbia segnato l’immaginario collettivo del 3D, o a come The Legend of Zelda: Breath of the Wild abbia saputo incarnare perfettamente lo spirito libero e ibrido della prima Switch, contribuendo in modo significativo alle sue vendite record. Un grande titolo al lancio non è solo una garanzia di visibilità commerciale, ma anche un manifesto dell’esperienza che la console promette di offrire per tutta la sua generazione.
Dopo anni d’attesa, Nintendo sceglie di inaugurare il ciclo vitale di Switch 2 con Mario Kart World, nuovo capitolo della serie regolare e non semplice aggiornamento o derivazione, come fu per l’eccellente 8 Deluxe, a sua volta un’espansione del titolo Wii U. Una scelta strategica: Mario Kart 8 Deluxe ha infatti superato i 60 milioni di copie vendute (dato aggiornato a marzo 2025), diventando il gioco più venduto nella storia di Nintendo. Il franchise, oltre a essere simbolo d’accessibilità e multiplayer per tutte le età, incarna l’identità stessa della grande N: capace di riunire su schermo i suoi personaggi più amati, da Mario a Link, da Bowser a Isabelle, fino a un Donkey Kong in fortissima ascesa nel piano industriale dell’azienda. Tra redesign, apparizioni nel primo film animato, imminente apertura della nuova area tematica nei parchi a tema e un nuovo gioco in esclusiva già in arrivo su Switch 2, il gorilla più famoso del mondo è chiaramente sotto i riflettori. Ma Mario Kart World è anche altro: espressione della filosofia ibrida di Switch 2, del suo slancio online, della ricerca di un equilibrio tra tradizione e innovazione. Un progetto pilastro, pensato per durare e crescere con la console.
Mario Kart World si presenta come un’evoluzione naturale, ma al tempo stesso decisa, del DNA arcade che ha reso il franchise uno dei più longevi e apprezzati nella storia videoludica. La giocabilità resta immediata, esilarante e profondamente accessibile, ma è evidente fin dai primi giri come Nintendo abbia lavorato di cesello per restituire un sistema più raffinato, coerente e profondo. Le piste sono più ampie e articolate, offrendo una libertà di approccio ben maggiore rispetto al passato: percorsi alternativi, scorciatoie e vie verticali rendono ogni corsa meno prevedibile e più strategica, premiando sia la conoscenza dei tracciati che l’adattabilità istantanea. Non manca il caos tipico della serie, anzi: nuovi oggetti fanno il loro debutto, e tra effetti ambientali e interazioni dinamiche, ogni gara è un campo di battaglia in miniatura. Il sistema di guida è ottimo, meno “circense” del passato: i drift esasperati e un po’ caricaturali di alcuni episodi precedenti lasciano il passo a una fisica più fluida e credibile, senza rinunciare ai trick ambientali o alle accelerate estemporanee, ma con una maggiore sensazione di controllo. La difficoltà media è aumentata, e benché al momento manchi la modalità 200cc (ma immaginiamo che questo gioco sarà teatro di un supporto costante nell’arco di tutta la generazione, un po’ come già avvenuto anche con Mario Kart 8 Deluxe), l’esperienza resta appagante, intensa e stimolante. Un equilibrio centrato, che soddisfa sia i neofiti che i veterani.