Il ritorno di Everybody’s Golf con la nuova incarnazione intitolata Hot Shots su Nintendo Switch rappresenta un passaggio interessante non solo per il franchise, ma anche per la storia di una saga che per anni era rimasta un’esclusiva del mondo PlayStation. Sin dal debutto nel 1997, questa serie ha incarnato un approccio al golf che evitava la rigidità dei simulatori puri, abbracciando invece uno stile accessibile e scanzonato senza però rinunciare a una profondità tecnica capace di catturare i giocatori più appassionati. È proprio questa doppia anima, quella dell’immediatezza arcade mescolata a un sistema “easy to play, hard to master”, che ha reso Everybody’s Golf un titolo cult, capace di affiancare nel tempo giganti ben più realistici come i PGA Tour. Vederlo oggi approdare su una piattaforma come Switch, dopo la parentesi del capitolo del 2017 su PS4, significa assistere a un cambio di rotta importante: non solo perché a occuparsi dello sviluppo non è più Clap Hanz, storico custode del brand, ma anche perché Bandai Namco e Hyde hanno scelto di proporre una formula che riprende i capisaldi della serie, aggiornandoli però con modalità più moderne e con un taglio che guarda dichiaratamente al multiplayer e al divertimento immediato. La natura ibrida di questa nuova edizione si percepisce fin dall’impostazione delle modalità, che mescolano la classica progressione a tornei con le proposte più irriverenti e caotiche. Rimane saldo il cuore del sistema di swing a tre clic, che da sempre scandisce il ritmo delle partite: il primo per avviare il colpo, il secondo per regolare la potenza, il terzo per gestire la precisione. Un meccanismo semplice da imparare, che trasmette da subito un senso di padronanza e soddisfazione, ma che con l’avanzare dei tornei e delle condizioni più sfidanti richiede tempismo, concentrazione e capacità di leggere il terreno e il vento. È qui che emerge ancora una volta il fascino della serie, capace di mettere chiunque in condizione di divertirsi, ma al tempo stesso di stimolare quella voglia di migliorare e affinare i propri colpi tipica dei giochi con una forte componente competitiva.
Su Switch, però, non ci si limita alla formula classica. La presenza di modalità come Wacky Golf rompe qualsiasi parvenza di serietà e trasforma le partite in veri e propri party game, inserendo ostacoli assurdi, mine, tornado e persino animali che attraversano il campo, rendendo ogni buca una sorpresa. È una scelta che ben si sposa con la vocazione della console Nintendo, dove l’aspetto conviviale e la possibilità di partite rapide e leggere trovano terreno fertile. A questo si affiancano poi le modalità più strutturate, come la Challenge Mode o la World Tour, che pur non offrendo una vera e propria trama, costruiscono un percorso progressivo di sfide e tornei, arricchito da interazioni con i personaggi e da piccoli frammenti narrativi che donano varietà al contesto. Non mancano neppure le personalizzazioni, con la possibilità di modificare il proprio avatar e sbloccare personaggi, oggetti e accessori che arricchiscono la componente estetica e collezionistica. Dal punto di vista contenutistico, Hot Shots offre una buona ricchezza: oltre dieci campi da golf e più di venticinque personaggi sbloccabili, una quantità sufficiente per garantire varietà e longevità, soprattutto se considerata la vocazione multiplayer del titolo. In locale e online, fino a quattro giocatori possono sfidarsi dando vita a sessioni dal ritmo veloce e dal tono scanzonato, e in questo la scelta di puntare anche a Switch appare vincente, perché la console si presta perfettamente a un gioco da condividere in compagnia. Allo stesso tempo, però, non si può ignorare che la progressione a lungo andare rischia di diventare un po’ macchinosa, con un sistema di sblocco lento che potrebbe scoraggiare chi non ha la pazienza di affrontare molte ore di tornei prima di vedere nuovi contenuti svelati.
Sul fronte tecnico, la versione Switch mostra luci e ombre. L’estetica rimane fedele allo spirito allegro e colorato della serie, con modelli caricaturali e campi variopinti che restituiscono quella sensazione di leggerezza tipica del franchise. Tuttavia, l’attenzione al dettaglio è altalenante: ambienti e vegetazione in alcuni casi risultano piatti e poco rifiniti, con la sensazione che siano stati generati più per riempire lo scenario che per caratterizzarlo davvero. A questo si aggiungono cali di frame rate, soprattutto nelle fasi più caotiche o in presenza di effetti particolari, e texture che a volte denunciano i limiti della piattaforma o della cura posta nello sviluppo. Qualche tentennamento lo si rileva anche nella visualizzazione “profonda” del campo, utilissima a studiare il colpo e indirizzarlo al meglio. Il comparto sonoro segue la stessa linea: musiche allegre e leggere, perfette per accompagnare il tono spensierato delle partite. Allo stesso modo le catch phrase e le esultanze risultano “catchy”, come ci si aspetta da un gioco che punta molto sul carisma dei suoi personaggi e sulla leggerezza dell’atmosfera. Tutto sommato possiamo considerare Hot Shots uno dei capitoli più divertenti della saga, capace di riprendere lo spirito originale e declinarlo in chiave moderna con l’aggiunta di modalità pazze e un’offerta di contenuti generosa. Al netto dei difetti sopra citati, il risultato è un titolo che diverte senza dubbio e che riesce a regalare momenti spensierati, soprattutto in compagnia, ma che, con qualche accorgimento migliore in termini di presentazione estetica, poteva ambire a vette molto più alte.
In definitiva, Everybody’s Golf Hot Shots su Nintendo Switch è un gioco che si lascia apprezzare per la sua immediatezza e per la capacità di mantenere viva una formula che da decenni conquista i giocatori, ma che al tempo stesso mostra il fianco a limiti evidenti sul piano tecnico e strutturale. È perfetto per chi cerca un titolo da condividere con amici e familiari, per chi vuole godersi il golf in chiave leggera e colorata, e per chi non bada troppo alla precisione grafica o alla velocità di progressione. Meno indicato, invece, per chi sperava in un’eredità diretta dei fasti passati o per chi si aspettava una presentazione tecnica impeccabile su Switch. Alla fine il bilancio resta positivo e di molto, premiamo il divertimento e la fedeltà allo spirito della saga, ma che non può ignorare i compromessi e le mancanze che impediscono al gioco di brillare davvero come avrebbe potuto.
La recensione
Il debutto di Everybody’s Golf Hot Shots su Switch mantiene l’anima spensierata e immediata della storica serie, offrendo partite accessibili e divertenti anche a chi non ha mai preso in mano un ferro. Il feeling dei comandi è preciso e il multiplayer locale resta un punto forte, ideale per sfide rapide in compagnia. Peccato per una veste tecnica un pò datata, e per una progressione lenta che può smorzare l’entusiasmo. Nel complesso però è un titolo decisamente piacevole e divertente.