Se il vostro sogno nel cassetto è sempre stato quello di gestire una piccola bottega di artefatti magici, con un gatto che vi osserva mentre cercate di non maledire i clienti per sbaglio, Strange Antiquities su Switch è pronto a farvi vivere esattamente questo! Ma non aspettatevi una passeggiata tra scaffali impolverati e incantesimi innocui: qui si lavora sul filo del rasoio, tra richieste bizzarre, oggetti inquietanti e una cittadina che sembra tranquilla solo a prima vista. Sta a voi, inesperti arcanisti, rimettere ordine nel caos!
Undermere è il vostro nuovo mondo: una località lacustre che nasconde più misteri di quanti ne vorreste affrontare prima di colazione. Il negozio che vi viene affidato non è solo un punto vendita, ma un crocevia tra il nostro piano e qualcosa di molto più instabile. Ogni giorno si aprono le porte a clienti che sembrano usciti da un grimorio, e starà a voi decidere se meritano aiuto, indifferenza o una maledizione ben calibrata. Le scelte non sono mai neutre: ogni decisione lascia una traccia, e la gente del posto ha la memoria lunga.
Il gameplay di questo gioco ruota attorno a un ciclo quotidiano che mescola deduzione, esplorazione e narrazione. Davanti a voi troverete la schermata di gioco, con il negozio che state gestendo al momento: scaffali pieni di oggetti bizzarri e cassetti segreti in cui si nascondono cose strane e indecifrabili. Una volta suonato il campanello, inizieranno ad arrivare i clienti. Ogni personaggio ha il suo background e inizierà a farvi richieste… ed è qui che comincia il bello. All’inizio non avrete la minima idea di quale oggetto si tratti! Grazie a un grosso libro e alla vostra capacità di deduzione, dovrete cercare di soddisfare le esigenze del vostro interlocutore. La parte più affascinante del lavoro è proprio l’identificazione degli oggetti. Riceverete richieste per artefatti misteriosi, spesso accompagnati da descrizioni criptiche o sintomi arcani. Avrete a disposizione tomi illustrati, appunti, mappe e indizi sparsi, ma non esiste una soluzione automatica. Servono osservazione, intuito e una buona dose di sangue freddo. Sbagliare può significare rovinare la giornata a qualcuno… o peggio.
Il ritmo è lento, ma non per questo rilassato. C’è sempre qualcosa che non torna: un dettaglio che sfugge, un cliente troppo nervoso per essere solo in cerca di un amuleto. E in tutto ciò avremo modo ogni tanto di fronteggiare le uscite fuori dal negozio: esplorazioni guidate da mappe disegnate a mano, che vi porteranno in luoghi dimenticati, rovine, boschi e case infestate da presenze che non si fanno vedere, ma si fanno sentire. Ogni escursione è un piccolo enigma, e spesso ciò che trovate non è ciò che pensavate di cercare.
Inoltre, non dimenticate di coccolare Giove! Il gatto del negozio sarà sempre con voi, a sonnecchiare sul bancone… e ogni tanto vi darà una zampa per spezzare una maledizione. La narrazione è sottile ma costante. Non ci sono lunghe cutscene o dialoghi invadenti, ma frammenti di storia che emergono dai dettagli, dalle lettere, dai comportamenti dei clienti e dalle mutazioni del paesaggio. Il negozio stesso è un personaggio, con i suoi segreti, le sue stanze chiuse, le sue vibrazioni strane. Chi ama questo tipo di ambientazione si ritroverà immerso in atmosfere decisamente Lovecraftiane, non c’è dubbio!
Strange Antiquities non cerca di impressionare con effetti speciali o meccaniche complesse. È un gioco che si prende il suo tempo, che vi chiede di osservare, pensare, scegliere. Non c’è una vera guida, e questo è parte del suo fascino: ogni errore è una lezione, ogni successo una piccola vittoria personale. La tensione non nasce da combattimenti o timer, ma dalla consapevolezza che ogni oggetto può essere pericoloso, ogni cliente può nascondere qualcosa, ogni scelta può avere conseguenze. Quindi, se decidete di accettare l’incarico, preparatevi a diventare custodi di confini invisibili, venditori di verità parziali, esploratori di un mondo che si piega ma non si spezza. E ricordate: alcune curiosità è meglio lasciarle dove sono.
La recensione
Se siete il tipo di giocatore che ama l’atmosfera, i misteri da svelare lentamente e le storie che si costruiscono giorno dopo giorno, Strange Antiquities ha molto da offrire. Non è pensato per chi cerca azione frenetica o gratificazioni immediate, ma per chi sa apprezzare il piacere di aprire una porta, accendere una candela, sfogliare un libro antico e chiedersi se quel simbolo inciso sulla copertina sia davvero solo decorativo. È un’esperienza da vivere con calma, attenzione e curiosità. E con un pizzico di timore, perché a Undermere nulla è davvero come sembra!