Switch 2: Little Nightmares III: la recensione

Striscia, salta, scappa, TREMA… bentornati nel mondo dei piccoli incubi!

Bentornati nell’incubo! Eccoci di nuovo a strisciare, correre e tremare in un mondo sbagliato, distorto e, ovviamente, inquietante. Little Nightmares 3 approda su Switch 2 con un cambio di regia: Supermassive Games prende il timone dopo l’addio di Tarsier Studios. Vediamo nel dettaglio questo nuovo capitolo, che cerca di mantenere la tensione e l’atmosfera che ci hanno fatto amare la serie, anche se con qualche inciampo lungo il percorso.

Per chi non lo conoscesse, parliamo un attimo del mondo di Little Nightmares. In questo universo non troverete spiegazioni dettagliate né tutorial rassicuranti: verrete catapultati in ambienti che sembrano usciti da un sogno febbrile, dove ogni oggetto è sproporzionato, ogni figura adulta è deformata e ogni angolo può nascondere qualcosa di ostile. È un universo che comunica attraverso immagini, rumori e silenzi. E come sempre l’atmosfera, o meglio, la tensione è la vera protagonista!

Questa volta si gioca con un duo: Low e Alone, due nomi alquanto eloquenti. Appena avviata la nuova partita, ci troveremo subito di fronte a loro: due ragazzini intrappolati in un mondo che sembra fatto apposta per schiacciarli. Low è più riflessivo, Alone più impulsivo, e la loro dinamica si costruisce attraverso piccoli gesti, sguardi e momenti condivisi. Anche se non è facile affezionarsi subito a questo duo, come forse accadeva con Six e Mono nel capitolo precedente, ci sono momenti in cui la tensione tra i due si fa sentire. Il mondo che li circonda è un incubo a occhi aperti: ambienti giganteschi, oggetti familiari resi minacciosi e figure che sembrano uscite da un disegno infantile andato storto. Ogni livello è una nuova trappola, e ogni passo avanti è conquistato con fatica.

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Ma di cosa stiamo parlando a livello di gameplay? Little Nightmares è un platform puzzle in 2.5D: si corre, si salta, si striscia, si risolvono enigmi ambientali e si scappa! Tanto! Low e Alone devono collaborare per superare ostacoli, attivare leve, distrarre nemici e aprirsi la strada. I puzzle sono abbastanza vari, forse non particolarmente brillanti ma il cuore di questi giochi come detto non è certo la difficoltà degli enigmi. Si alternano momenti di esplorazione lenta a fughe improvvise, e il gioco sa creare tensione costante anche senza jumpscare. Il platforming insomma è semplice, pensato più per l’atmosfera che per la precisione. Non aspettatevi salti millimetrici o combo da speedrunner: qui il bello è anche procedere con cautela, sempre con la sensazione che qualcosa stia per andare storto! La struttura del gioco è lineare, ma ogni ambiente ha una sua identità visiva e meccanica. E anche se alcune idee sembrano già viste, diciamo che il gioco riesce comunque a tenerti sulle spine. La novità grossa è la modalità cooperativa online. Quando si gioca in due, il ritmo di gioco è più fluido e ci si sente davvero parte di un team. Se affrontate l’avventura da soli, l’IA del compagno non sempre fa il suo dovere, e alcune sezioni ne risentono un pochino.

Arriviamo infine a uno degli elementi molto importanti: il comparto visivo. A colpo d’occhio, Little Nightmares 3 resta indubbiamente affascinante. Le ambientazioni sono curate, si vede!  Disturbanti al punto giusto, cariche di tensione. La direzione artistica è ancora il suo punto forte. Una piccola nota su Switch 2, forse per un discorso di FPS, alcuni effetti sembrano meno incisivi, e l’impatto generale è meno potente rispetto alle versioni su altre console.

Cosa si può dire, infine, rispetto ai primi due capitoli, soprattutto per chi è fan del mondo di Little Nightmares? Molti giocatori online lo definiscono “più piatto”, “meno coinvolgente”, “un sequel che non osa”. In parte è vero: il cambio di sviluppatore si percepisce. Ma attenzione, non si tratta di un brutto gioco! Pur non lasciando il segno come i suoi predecessori, questo nuovo capitolo merita comunque una chance. Se cercate un’esperienza da vivere in solitaria o in compagnia, immersi in un’atmosfera da piccoli brividi, vale la pena provarlo.

La recensione

7 Il voto

Little Nightmares 3 su Switch 2 tenta di espandere l’universo della saga introducendo nuove dinamiche cooperative e mantenendo ambientazioni disturbanti e suggestive. L’atmosfera e la direzione artistica restano tra i punti di forza, ma una narrazione meno incisiva e alcune scelte di gameplay lo rendono un’esperienza meno memorabile rispetto ai capitoli precedenti. Nonostante ciò, il gioco conserva un certo fascino e può offrire momenti interessanti, soprattutto se giocato in compagnia! Se siete fan della saga, vale la pena provarlo con le giuste aspettative. Se invece siete nuovi, il consiglio è di partire dai primi due capitoli per entrare in questo mondo da incubi!

Valutazione

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