The Longest Road on Earth: la recensione

Un gioco-non-gioco che vi farà emozionare è disponibile ora su Switch

Sì perché The Longest Road on Earth non è un’avventura punta e clicca, né un’avventura testuale. Non ci sono enigmi da risolvere, dialoghi ad albero o scelte particolari da fare. Il livello di interazione offerto e reso possibile dalla volontà rappresentativa e narrativa degli autori è ridotto al lumicino, o all’osso (a seconda della metafora che preferite), trasformando il titolo in una sorta di libro, persino meno dialogante con noi di alcuni film interattivi presenti al giorno d’oggi su Netflix. Per proseguire dovremo sì spostare uno dei protagonisti lungo una delle aree messe in scena dalla sceneggiatura, o premere un pulsante per attivare un particolare evento, ma addirittura in determinati momenti del gioco (come ad esempio il viaggio a bordo di un treno), le nostre eventuali azioni o interazioni saranno del tutto superflue ed ininfluenti, dovendo semplicemente aspettare che trascorra il tempo necessario al viaggio, ascoltando una delle meravigliose canzoni di accompagnamento e perdendoci al suo interno.

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The Longest Road on Earth non può né deve essere giudicato dal punto di vista tecnico, in alcun modo. Si deve apprezzare la pixel art con cui scenari e personaggi vengono messi a schermo, stilisticamente ispirati al Maus di Spiegelman, ma senza i suoi orrori tematici, sostituiti invece dal blando scorrere di normali vite comuni, nostalgiche e, a tratti, persino deprimenti, ma più spesso cariche di un intenso senso di vissuto. Importante, invece, e assolutamente di altissimo livello il comparto sonoro, che compone almeno il 50% se non più dell’esperienza, con un accompagnamento musicale assolutamente di qualità sopraffina, capace con il suo carico artistico di elevare il gioco al di sopra della media . 24 tracce, 6 per ciascuno dei quattro capitoli ideati dal team di sviluppo, che vi entreranno nella pelle, ancor prima che nelle orecchie, e vi terranno incollati allo schermo delle vostre Nintendo Switch, anche senza compiere nessun’altra azione, se non quella di chiudere gli occhi e lasciarvi andare.

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La recensione

7 Il voto

Il titolo pubblicato da Raw Fury è davvero un'esperienza molto particolare: un titolo solo lievemente interattivo, in cui vi verrà prevalentemente chiesto di far procedere la storia che si svolge da sé davanti ai vostri occhi, intrecciando percorsi e destini diversi, sorretti da una colonna sonora semplicemente indimenticabile.

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