The Elder Scroll V: Skyrim: Anniversary Edition: la recensione

Una delle più grandi avventure di sempre, anche su Switch, torna con un discreto carico di novità

Il gioco rilasciato già ai tempi nel 2017 è forse uno dei giochi di ruolo occidentali più ricchi e ampi di sempre, con una mappa davvero grande e, soprattutto, ricca: ricca di eventi, sia come main quest che come avventure secondarie; ricca di NPC, ciascuno con le proprie storie da raccontare o oggetti da scambiare; ricca di creature, per lo più pericolose e ostili, da combattere; ricca di risorse da raccogliere e commerciare, per aumentare il proprio bottino e armamentario. Compatibile con alcuni amiibo per sbloccare costumi ispirati a Zelda (ovviamente esclusivi per questa versione) e dotata dell’implementazione dei giroscopi e dei sensori di movimento per eseguire determinate azioni soprattutto legate al combattimento, Skyrim per Switch si arricchisece oggi ulteriormente com la “Anniversary Edition”, andando ad ampliare se possibile ancora di più la longevità e la varietà del pacchetto. Acquistabile come upgrade per i possessori della versoine base, oppure come titolo stra-completo (anche se abbastanza costoso, a quel punto) per chi ancora non avesse mai provato l’ebbrezza di vivere in questo continente di The Elder Scroll V (ma davvero qualcuno ad oggi ancora non ha mai comprato il titolo Bethesda?!), include le tre aggiunte principali rilasciate negli anni come DLC:: Dawnguard, Hearthfire e Dragonborn, accanto a nuove missioni, nuovi nemici e un set di nuove armi tutte da scoprire. Inutile dire come nell’insieme il titolo così composto finisca per essere uno tra i più epici disponibili nella libreria di Nintendo Switch, ma non solo.

Nessuna migliora è invece stata apportata a livello grafico, se non fatta eccezione per alcune MOD che negli anni hanno assurto a ruolo di ufficialità, andando a migliorare in linea di massima soprattutto la ricchezza del comparto grafico, la sua varietà e, nel dettaglio, la resa visiva di alcune superfici, in termini di texture e di effetti di luce e rifrazioni. Ma non fraintendete, sotto il profilo tecnico l’Anniversary Edition è praticamente identica al gioco già messo a disposizione dei possessori della console ibrida di Nintendo diversi anni fa. La longevità, però, già di per sé parecchio corposa, subisce un ulteriore boost con questo pacchetto celebrativo che, quantomeno per i possessori della versione base del gioco, è difficile da non consigliare. Per quanto Skyrim sia un continente battuto in ogni più piccolo anfratto nel corso degli anni, ogni volta è in grado di ritrasportarvi al centro di un universo diegetico, narrativo e ludico che avrebbe ancora molto da insegnare a produzioni più contemporanee.

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La recensione

8 Il voto

Non è mai semplicissimo esprimere un voto per operazioni di questo tipo, ma Skyrim ha un potenziale ludico, narrativo e una tale qualità in termini di world building da risultare ancora oggi un acquisto ben più che valido per tantissimi appassionati. Un'ottimo modo per scoprire l'opera, per chi ancora non lo avesse fatto, la possibilità di acquisto delle migliore in chiave DLC lo rende imperdibile anche per chi fosse rimasto stupito già nel 2017 da questo port impossibile.

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