Quake II Remastered: la recensione

Un grande classico ritorna su Switch, con tanti contenuti e un carico di attuale nostalgia

Alzi la mano chi non ha mai giocato a Quake…e si vergogni. Uno dei simboli più iconici di un certo tipo di ludus digitale e interattivo, il famoso titolo di id Software ha segnato un’epoca e ben più di una generazione, con il suo approccio duro alla narrativa, sintetico all’estetica e fortemente rivoluzionario al multiplayer online. Era il 1997 quando venne rilasciato sul mercato il secondo episodio della saga, con la sua cupa campagna per giocatore singolo e le sue arene Deathmatch e da allora in molti stanno ancora cercando un’esperienza di gioco moderna, che sia capace di offrire lo stesso livello qualitativo di immersione e divertimento. Troppo nostalgico, forse? Molti di voi potranno dircelo dopo aver provato la Remaster, appena rilasciata e recensita per i lettori di Switchitalia.

Il gioco è in tutto e per tutto quello di una volta, anche se in realtà è molto di più. Uno dei punti di forza di questa conversione di un classico d’altri tempi su console contemporanee, infatti, è quello dell’enorme ricchezza di contenuti profusa dal team nella sua realizzazione, arrivando a pubblicare quella che senza ombra di dubbio rimarrà per diversi anni la versione definitiva di questa produzione iconica. Partiamo dalla mole di gioco vera e propria: Quake II Remastered contiene entrambi i pacchetti di missione originali: “The Reckoning”, con 18 livelli della campagna e 7 mappe Deathmatch, e “Ground Zero”, con 15 livelli della campagna e 14 mappe Deathmatch. Ma non finisce qui: per l’occasione sono infatti stati aggiunti livelli del tutto inediti, capaci di articolarsi lungo lo scheletro di una campagna del tutto nuova, chiamata “Call of the Machine”: 28 livelli della campagna a una mappa Deathmatch multigiocatore, incorniciati da un costrutto narrativo minimalista ma intrigante, secondo la tradizione del brand. Nelle profondità dello spazio degli Strogg si trova infatti la Macchina, una singolarità in grado di distruggere la realtà stessa. Il vostro compito sarà quello di combattere lungo tempo e spazio per trovare il creatore degli Strogg, distruggerlo e salvare così il destino stesso del creato. E per finire, la ciliegina sulla torta: all’interno della versione Switch, infatti, con un ritocco sia grafico che tecnico pari a quello profuso per tutti gli altri contenuti, troverete anche Quake II 64, per provare la mitica versione “esclusiva” Nintendo dei tempi andati, con le sue piccole ma quasi leggendarie differenze (coma la mancanza del comando per accovacciarsi!). Insomma, di carne al fuoco ce n’è davvero tanta e cosa ancora più importante, non vi stancherete presto di continuare a giocarci!

Sì perché una cosa che stupisce ma non troppo, pad alla mano, è la grande dose di divertimento e coinvolgimento che il titolo del 1997 riesce ancora a trasmettere: vuoi per la programmazione minimalista, fortemente incentrata proprio sulle dinamiche ludiche più che su aspetti corollari; vuoi per la sapienza del team originario; vuoi per il paradosso di provare una sensazione di freschezza nel rimettersi all’interno di dinamiche ormai sorpassate, in un panorama a tratti fin troppo stantio come quello moderno, ma il risultato è uno solo: sia in modalità single player che attraverso l’ottima implementazione della modalità cooperativa multiplayer ripercorrere la campagna o mettersi alla prova nelle arene risulta davvero appagante ancora oggi. Anche sotto questo profilo, inoltre, sono stati fatti davvero ottimi passi nella giusta direzione, nella Remaster qui recensita: tutti i contenuti della storia sono infatti affrontabili assieme ad altri 3 amici su schermo condiviso locale (modalità godibilissima su Nintendo Switch) oppure online, laddove le partire Deathmatch arrivano fino a un totale di 16 giocatori online (con bot sia online che offline in questa modalità, anche a squadre, per garantire il corretto numero di partecipanti in ogni occasione). Ma non finisce qui: per espandere il più possibile le interazioni tra i membri delle diverse community (un concetto da sempre caro a idSoftware e in particolare da sempre elemento cardine al centro del progetto Quake) tutti i contenuti sono affrontabili in partite multigiocatore con gli amici indipendentemente dalla piattaforma. Il cross-play è supportato tra PC (dotati di controller), Xbox One, Xbox Series X/S, PS4, PS5 e Nintendo Switch, per una vera e propria galassia di guerrieri pronti ad affrontare ed eradicare la minaccia degli Strogg

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Infine, dobbiamo evidenziare una volta di più il sopraffino lavoro svolto sul versante puramente tecnico dell’opera: accendendo il gioco vi ritroverete sì davanti a un comparto poligonale retrò, con spigoli e sfaccettature minimaliste se non grossolane, e a texture spalmate e poco fotorealistiche, ma il colpo d’occhio d’insieme è comunque davvero notevole e, paradossalmente, moderno. In un mondo tanto avvezzo all’estetica di un Minecraft, sarà facile sorvolare quindi sulle geometrie semplicistiche di Quake II, soprattutto a fronte di svariati elementi assolutamente contemporanei e sapientemente integrati nella programmazione della Remaster: parliamo di un sistema di illuminazione dinamico, di una gestione delle ombre in tempo reale, di una fluidità sempre solida sui 60fps (anche in modalità split screen, o durante gli scontri online, a patto ovviamente di avere una connessione stabile al web), di animazioni evidentemente ritoccate rispetto all’originale in molti aspetti e frangenti, capaci di migliorare notevolmente la percezione di questo mondo di gioco alieno e ostile, eppure capace di farci sentire a casa. Anche gli effetti “speciali”, legati in particolare agli elementi più “gore” del gioco, sono stati curati e rifiniti per aumentare il senso di immedesimazione, durante gli scontri a fuoco. Scontri che per altro si avvantaggiano di un sistema di controllo e puntamento semplicemente sopraffino, tanto da poter essere definito perfetto: anche grazie alle numerose possibilità di personalizzazione di diversi parametri (velocità, inversione degli assi, sensibilità e via discorrendo) l’amalgama del doppio analogico con i sensori di movimenti dei JoyCon di Nintendo Switch si rivelerà assolutamente di ottimo livello, aumentando la vostra precisione, ma anche il senso di naturalezza e conseguentemente di immedesimazione all’interno delle frenetiche dinamiche di combattimento. Insomma, un ottimo lavoro svolto sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello della colonna sonora: splendida allora, rimasterizzata in termini di qualità audio oggi: chapeau.

La recensione

9 Il voto

Quake II è un classico, e questa Remaster lo tira a lucido sotto il versante puramente tecnico, lo amplia per quanto riguarda i contenuti anche inediti con una nuova campagna, lo ammoderna per quel che concerne il sistema di fruizione online condiviso e, infine, lo perfeziona sotto il punto di vista dei controlli, offrendo il meglio che la piazza sappia offrire, grazie ai doppi analogici di Switch, arricchiti dall'integrazione perfetta dei sensori di movimento. Insomma: la versione definitiva di un capolavoro, assolutamente da non perdere anche per le nuove generazioni.

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