Ormai non è una sorpresa, ma anche gli aspetti più puramente tecnici sono stati ben studiati da Feral: il gioco infatti viene visualizzati con risoluzioni native a 720p in modalità portatile e a 1080p quando collegato alla dock station, mantenendo sempre una fluidità solida a 30fps, senza rallentamenti. La complessità poligonale non è ovviamente al meglio delle capacità di calcolo puro della console, essendo il gioco comunque oggigiorno piuttosto datato, ma grazie anche alla tipologia della produzione e alle sue inquadrature di insieme (mai troppo ravvicinate) tanto questo elemento quanto il pacchetto di texture (anch’esso non certo all’avanguardia) risultano più che leggibili e mai fastidiosi. Nell’insieme, a esclusione di alcuni tempi di caricamento iniziali forse eccessivi, l’ottimizzazione è stata operata con la consueta maestria da parte dei programmatori. Per questo speriamo che la fatica possa essere premiata dalle prime vendite, così da spingere il team a valutare (come stanno già facendo, secondo le loro stesse dichiarazioni) tanto l’aggiunta della componente multiplayer, quanto l’edizione fisica: due opzioni ad oggi ancora non ufficialmente previste, ma verso le quali Feral Interactive non ha alcuna intenzione di chiudere le porte nel prossimo futuro. L’update per l’aggiunta di modalità che vadano oltre a quelle single-player è, a tutti gli effetti, già prevista nei prossimi aggiornamenti.
La recensione
Un capolavoro del genere esordisce per la prima volta su console, e lo fa con tantissimi contenuti e una buona dosa di qualità, soprattutto nell'adattamento degli schemi di controllo nel passaggio da PC a Switch. Se siete appassionati della Seconda Guerra Mondiale, non fatevi sfuggire la possibilità di mettere alla prova le vostre abilità tattiche sulla console ibrida di Nintendo.
