Disgaea 7 Vows Of The Virtueless: la recensione

I princìpi del bushido non devono andare perduti, tocca a noi riscoprire le virtù del codice dei samurai.

Il settimo capitolo della saga Disgaea, uno tra i brand di punta di NIS in ambito RPG, prova a tornare nella sua comfort zone dopo l’esperimento non del tutto riuscito del capitolo 6. A vent’anni dal primo capitolo Disgaea 7 Vows Of The Virtueless torna infatti sui binari ben conosciuti scavati dai suoi predecessori, dopo una eccessiva semplificazione e snaturamento lamentati dai fan più affezionati nei confronti del capitolo precedente. Una scelta apparentemente logica anche se forse giunti al settimo capitolo il rischio di attraversare una fase di stanca potrebbe presentarsi concretamente. Per questo rilancio viene scelta una ambientazione potente e molto evocativa: il Giappone feudale (ovviamente declinato in versione infernale).  Il regno demoniaco di Hinomoto sta cambiando e i giorni dei nobili guerrieri sono ormai giunti agli sgoccioli. Lo shogunato al potere fa capo a Ewwdo (se vi suona simile al reale antico shogunato Edo non è un caso), un periodo nel quale purtroppo la corruzione a tutti i livelli ha fatto sì che le virtù del bushido siano praticamente andate perse. In questo scenario troviamo una coppia di improbabili alleati composta dal pigro samurai Fuji e dalla fangirl del bushido Pirilika intenti a combattere contro l’avanzata della tirannia del Demmodoro Opener e allo stesso tempo in grado di riscoprire il significato dell’onore e della redenzione! Proprio la progressiva riscoperta delle virtù del codice dei guerrieri samurai di cui al titolo, il bushido appunto, porterà i nostri eroi verso la riconquista di 7 armi leggendarie, distribuite ognuna in uno dei capitoli che dovremo affrontare per portare a compimento la storyline principale.

Uno degli elementi che da sempre caratterizza la saga Disgaea è una narrazione improntata all’umorismo ed ai dialoghi scanzonati fra i protagonisti, che non di rado finiscono nel puro non-sense. Questo settimo capitolo non tradisce la tradizione, rimanendo perfettamente in questo solco con scambi memorabili tra i componenti del nostro party, in primis Pirilika, sin dagli inizi sugli scudi nel ruolo di spalla comica un po’ naif. Questi scambi non di rado ci porteranno qualche sorriso anche se, a onor del vero, talvolta risulta un pochino difficile seguire il canovaccio narrativo principale, sia per la mole di testo, sia per i continui intermezzi canzonatori che dilatano i tempi della narrazione. Tecnicamente la realizzazione grafica di Disgaea 7 Vows Of The Virtueless è ben fatta, pur mancando un po’ la presenza di qualche intermezzo animato che avrebbe sicuramente giovato alla complessiva fruizione del titolo. Per quanto riguarda le fasi di dialogo il tutto viene gestito con la classica impostazione di derivazione visual novel, con i mezzi busto dei personaggi alternati in primo piano. Personaggi, tra l’altro, ben caratterizzati e piacevoli da vedersi. Anche le fasi di battaglia vengono gestite tutto sommato con ordine e non creando troppa congestione sulla scacchiera di gioco.

Arrivando a quello che è il core di questo titolo, ossia le battaglie strategiche a turni, possiamo innanzitutto dire che, in linea con i precedenti capitoli, il generale senso di humour senza senso viene trasportato anche sul campo di battaglia. Le sfide, infatti, saranno tutt’altro che seriose, anche se questo non vuol dire assolutamente che siano semplici, anzi. Potremo infatti scegliere tra una serie di potenziamenti e di features completamente fuori di testa. Ad esempio, potremo letteralmente lanciare sul campo di battaglia dei nostri companion animali e farli esplodere in faccia al nemico, attivare la furia della Hell mode (una sorta di modalità berserker), o la più sfiziosa ed innovativa di tutte, la Jumbification. Quest’ultima praticamente trasforma il nostro personaggio in un enorme Kaiju, più grande del campo di battaglia stesso, durevole per tre turni nei quali potrà annientare praticamente tutto e tutti. Tolte queste novità la battaglia in sé rimane piuttosto classica nel solco tracciato dai titoli precedenti. Avremo infatti lo scacchiere di gioco visualizzato in isometrica, con evidenziate di volta in volta le aree entro le quali potremo muoverci, interagire, caricare il colpo, prepararci alla difesa e così via. Nulla di nuovo almeno su questo fronte.  

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Dal punto di vista contenutistico Disgaea 7 è imponente, anche se forse così tanta roba non necessariamente deve esaltare, traducendosi automaticamente in alta rigiocabilità. Un po’ meno ed un po’ più di varietà sarebbero stati ben graditi. È vero che potremo scegliere tra oltre 40 tipologie di personaggi e che la sola quest principale ci porterà a giocare per diverse decine di ore. D’altra parte, è anche vero che dopo un po’ comincia a subentrare un certo senso di deja vu, come se determinate quest fossero messe li ad allungare un po’ l’esperienza di gioco. Il che non necessariamente è un male, soprattutto per i fissati del grinding che vorranno livellare all’infinito il loro party. Livellamento non fine a sé stesso dato che già si trovano nel sistema di sfide online squadroni imbattibili e con poteri difficilmente pareggiabili. A questo proposito abbiamo trovato piuttosto stimolante la Item Reincarnation, ossia la possibilità di modificare oggetti ad ogni loro ciclo vitale, tramite crafting. Praticamente questi item, pur cambiando forma e funzione (ad esempio una spada che diventa uno stivale e poi una lancia), porteranno con loro una sorta di memoria delle vite precedenti, portandosi dietro alcune delle loro precedenti abilità speciali. Più tempo si dedicherà a questa feature e più saranno le possibilità di creare armi dall’alto potenziale e con funzionalità uniche.

La recensione

7 Il voto

La saga Disgaea torna sui suoi consueti alti livelli qualitativi, rientrando nella sua comfort zone. Disgaea 7 Vows Of The Virtueless non si lascia andare a particolari vezzi innovativi, portando a casa un titolo in grado di soddisfare sia i fan storici della serie che coloro che vi si approcciano solo ora. Contenutisticamente è davvero vasto, anche se a tanta quantità non si accosta altrettanta varietà. In ogni caso le svariate ore di gioco regalate da Disgaea 7 scorrono anche con una certa leggerezza una volta presa padronanza con un gameplay guidato ma non semplice.

Valutazione

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