Il cuore pulsante dell’esperienza resta il sistema di Job, autentico marchio di fabbrica di Final Fantasy Tactics e oggi riproposto con una profondità che ne amplifica la libertà strategica. Ogni unità può infatti appartenere a una delle molte classi disponibili, ciascuna con abilità, statistiche e potenzialità uniche, che spaziano dagli archetipi più classici – Cavalieri, Maghi Neri, Chierici – fino a ruoli peculiari come il Time Mage, capace di manipolare lo scorrere dei turni, o il Ninja, agile e letale. In questa nuova edizione il sistema non si limita a riprodurre fedelmente il passato, ma introduce una raffinata componente di fusione e sperimentazione, consentendo al giocatore di creare ibridi inediti, capaci di combinare abilità di due Job diversi in soluzioni spesso sorprendenti. Un Cavaliere che padroneggia incantesimi di cura, o un Mago che alterna attacchi a distanza con armi da fuoco, diventano così possibilità concrete, aprendo a un livello di personalizzazione strategica che mantiene ogni partita diversa dalla precedente. Il loop primario si fonda proprio su questa dinamica: sperimentare, apprendere nuove skill attraverso la progressione e mettere alla prova le proprie combinazioni sul campo di battaglia, dove la disposizione delle unità, il terreno e le sinergie determinano il successo o il fallimento. La difficoltà, mai banale, incoraggia a pianificare con cura e a bilanciare il rischio con l’ingegno, trasformando ogni battaglia in un puzzle tattico in cui ogni mossa conta. A rendere il tutto più appagante concorre l’assenza di scelte univoche: la libertà di plasmare la squadra a immagine e somiglianza del giocatore è totale, e rappresenta l’essenza stessa di un gameplay che ancora oggi definisce gli standard del genere strategico a turni.
Sul piano tecnico, The Ivalice Chronicles trova nella versione Switch 2 la sua forma più compiuta in casa Nintendo, grazie a un lavoro di ottimizzazione che sfrutta l’hardware NVIDIA della nuova console per migliorare i settaggi “base”, presenti invece sulla prima Switch. Il titolo gira a risoluzione 1080p in modalità dock mentre in portatile si attesta a nostro giudizio su 720p, garantendo sempre un colpo d’occhio nitido e coerente con l’estetica raffinata della serie. Il frame rate stabile attorno ai 60fps rappresenta un netto balzo in avanti rispetto ai 30fps della versione Switch base, dove pur restando fruibile, il gioco soffre di qualche calo durante le animazioni più concitate e nelle mappe ricche di dettagli. Anche i tempi di caricamento beneficiano del nuovo hardware: su Switch 2 l’accesso ai menu, l’avvio delle missioni e i caricamenti tra cutscene e battaglie si attestano sui 5-6 secondi, contro i 15-18 della console precedente, migliorando sensibilmente il ritmo complessivo. La resa grafica, pur mantenendo un’impostazione artistica fedele agli originali – con personaggi stilizzati e scenari medievaleggianti dal taglio pittorico – guadagna in definizione delle texture, effetti di illuminazione dinamica e profondità dei campi di battaglia. Non siamo davanti a un titolo spinto su standard “tripla A” fotorealistici, ma all’interno del genere strategico e della cifra estetica di Final Fantasy Tactics il risultato è elegante e funzionale. In sintesi, la versione Switch 2 non solo affina l’esperienza, ma ridefinisce la qualità complessiva, rendendola la migliore opzione disponibile.
La recensione
Final Fantasy Tactics – The Ivalice Chronicles si conferma un progetto imperdibile per chiunque ami il genere strategico e desideri (ri)vivere il fascino di Ivalice nella sua forma più completa. La profondità del sistema di job, l’ampiezza narrativa e il miglioramento tecnico su Switch 2 rendono l’esperienza solida e coinvolgente, anche se qualche rigidità di interfaccia e un’estetica meno coraggiosa del previsto tradiscono i limiti di un’operazione più conservativa che rivoluzionaria.