Switch 2: Assassin’s Creed Shadows: la recensione

Passa da un personaggio all'altro per adattare la tua strategia e vivi il Giappone feudale con due filosofie di gioco diametralmente opposte: furtività e potenza, ombre e acciaio.

La struttura contenutistica di Assassin’s Creed Shadows è tra le più ricche della trilogia moderna: la campagna principale alterna segmenti dedicati a Naoe e Yasuke, con missioni più lineari e altre completamente aperte, spesso affrontabili in più modi grazie alla dualità stealth/azione. Accanto alla storia, il Giappone feudale offre un free roam denso di attività: liberare villaggi, cacciare bande di ronin, investigare misteri locali, assaltare avamposti e dedicarsi alle classiche side-quest della serie, qui più curate e spesso legate alla vita quotidiana dei clan e alle tensioni politiche del periodo. Le missioni puramente stealth, ispirate ai vecchi “assassinii mirati”, rappresentano una delle modalità più apprezzate: strutture multi-percorso, routine dei nemici, obiettivi facoltativi e sfide legate al non farsi scoprire. Per chi vuole continuare a perfezionarsi, il gioco include un New Game+, ideato per rivivere la storia con potenziamenti già sbloccati, e la modalità “Nightmare”, che alza drasticamente la difficoltà rendendo nemici più intelligenti e sensibili al rumore. Sul fronte dei contenuti aggiuntivi, Shadows ha beneficiato di mesi di patch e aggiornamenti post-lancio sulle altre piattaforme, cosa che rende la versione Switch 2 più rifinita fin dal day-one. Inoltre, arrivando in ritardo rispetto all’uscita originale, il port Nintendo include diversi DLC minori o skin pack a prezzo accessibile, rendendo l’offerta complessiva più conveniente. La cross-progression assicura la possibilità di portare i salvataggi su altre piattaforme Ubisoft Connect, un dettaglio prezioso per chi gioca su più sistemi. Nel complesso, la longevità è elevata: tra storia, mondo aperto, collezionabili, upgrade e rigiocabilità, Assassin’s Creed Shadows può facilmente superare le 70–100 ore, confermando la sua identità come uno degli open-world più ampi e vari della serie.

Il porting su Nintendo Switch 2 rappresenta uno dei test più impegnativi per la nuova piattaforma, e nel complesso il risultato è sorprendentemente solido, pur con compromessi evidenti rispetto alle versioni PS5/XSX/PC. Il gioco punta a un target stabile di 30fps, raggiunto con buona costanza grazie al supporto del DLSS, che permette di mantenere una resa d’immagine nitida sia su TV che in portatile alleggerendo il peso del calcolo duro e puro, e di accorgimenti specifici in modalità portatile. Su schermo grande la risoluzione percepita è alta e ben definita, anche se non paragonabile alle versioni “full next-gen”; in handheld, invece, la fluidità risulta addirittura migliore, resa ancora più consistente dal VRR, fiore all’occhiello del monitor scelto da Nintendo. La qualità delle texture, delle ombre e della vegetazione è stata calibrata con attenzione, preservando la ricchezza dei dettagli, la densità degli ambienti e l’impatto generale dello stile grafico. I compromessi maggiori si notano nelle rifrazioni e nei riflessi sull’acqua, chiaramente inferiori rispetto alle versioni ray-traced su PS5 e PC, e in alcuni effetti particellari semplificati. Nonostante questo, l’impianto artistico rimane intatto: colori, illuminazione dinamica e volumetrie restano tra i punti di forza del gioco anche su Switch 2. Per quanto riguarda i controlli, l’integrazione con le funzionalità specifiche della console è discreta: i touchscreen sono utilizzati soprattutto per la mappa e la gestione rapida dell’inventario, giusto per fare un esempio. In sintesi, Shadows su Switch 2 offre due esperienze entrambe soddisfacenti: più definita e cinematografica in modalità TV, più fluida e reattiva in portatile. Ubisoft ha già annunciato patch correttive per stabilizzare ulteriormente il frame rate e migliorare alcuni effetti grafici; se mantenute, potrebbero rendere questo port uno dei più convincenti dell’era ibrida next-gen di Nintendo.

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La recensione

8 Il voto

Pur con alcuni compromessi rispetto alle versioni PS5 e PC, Assassin’s Creed Shadows su Switch 2 si presenta come un port solido, capace di valorizzare l’hardware ibrido grazie a DLSS, VRR in portatile e un frame rate di 30fps sorprendentemente stabile per un open world così vasto. La resa visiva resta convincente, con ambienti ricchi e dettagliati, e il gioco mantiene intatta la sua densità di contenuti: una campagna corposa, molte attività secondarie, due protagonisti complementari e un Giappone feudale vivo e credibile. Nel complesso un prodotto tecnicamente buono e globalmente ricco.

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