In un panorama dominato da racing simulativi, open world o iper-cinematografici, Victory Heat Rally si propone come lettera d’amore agli arcade anni ’80 e ’90. Non a caso, il gioco è un tripudio di pixel, curve a gomito e palette sgargianti, che richiama apertamente l’estetica di Out Run, Power Drift e Rad Racer. Qui non si punta al realismo: si corre per il gusto di correre, per strappare derapate chilometriche e lanciarsi a tutta velocità in tracciati surreali, tra deserti, tundre ghiacciate e autostrade sospese. Il feeling arcade è totale e istintivo, pensato per chi cerca partite veloci, emozionanti e accessibili, anche in brevi sessioni mordi e fuggi.
Victory Heat Rally propone una discreta varietà di modalità. La campagna single player (5-6 ore) ti sfida a scalare le classifiche con uno dei 12 piloti disponibili, ciascuno dotato di bolide e caratteristiche personalizzabili. Non manca una modalità Arcade Grand Prix, ideale per sessioni rapide, e un Time Trial per gli amanti dei record. C’è anche un’opzione split-screen locale fino a 4 giocatori, in grado di aumentare non poco il divertimento e la longevità, qualora foste in “possesso” di alcuni amici con cui condividere l’esperienza. Nessuna modalità online all’orizzonte, ma in locale funziona tutto a dovere e si adatta perfettamente alla natura conviviale e portatile di Switch. A rendere il tutto ancora più coinvolgente ci sono 12 ambientazioni tematiche con dozzine di tracciati, dagli scenari caraibici ai ghiacci artici di Frostbite Harbor.
Dal punto di vista visivo, il gioco è una piccola chicca. I fondali scorrono con effetto raster a velocità vertiginosa, i pixel art sono curati al dettaglio e le animazioni dei veicoli restituiscono una sensazione di dinamismo continuo. Anche in split-screen, la leggibilità resta buona e il frame rate regge bene, sia in modalità docked che handheld (1080p/720p stabili). Ottimo anche il comparto customizzazione: performance parts, livree e tocchi stilistici permettono di modellare il proprio mezzo ideale. La colonna sonora, a base di chitarre elettriche e beat elettronici, accompagna con ritmo l’azione su schermo, anche se l’assenza di effetti motore convincenti e suoni ambientali corposi è senza dubbio da segnalare.
Victory Heat Rally è un titolo di nicchia, ma coerente e ben eseguito. Perfetto per chi ama il retro arcade, meno indicato per chi cerca progressione profonda o multigiocatore competitivo online. L’assenza di contenuti live service o aggiornamenti regolari lo rende un prodotto chiuso e compatto, come i giochi di una volta. Ma in questa fedeltà risiede anche il suo fascino: un racer che punta tutto sull’immediatezza, sull’estetica e sulla velocità, portando in pista una visione ludica ormai rara. Peccato solo per alcune piste poco ispirate, per un’intelligenza artificiale piuttosto prevedibile e per una curva di apprendimento pressoché inesistente. Ma su Switch, console che premia esperienze arcade e tascabili, il titolo trova la sua collocazione ideale.
La recensione
Victory Heat Rally è una scarica di nostalgia e velocità che riporta su pista il cuore degli arcade a scorrimento. Pur con qualche limite in termini di profondità e varietà, il titolo brilla per stile, ritmo e accessibilità. Ideale su Switch, soprattutto in compagnia, è una celebrazione sincera e divertente di un genere che non ha mai smesso di correre.