EA Sports FC 24: la recensione

Allacciate gli scarpini, si scende in campo!

Da che mondo e mondo, il pallone del gioco del calcio è protagonista tanto nella vita reale, quanto in quella dell’intrattenimento digitale. Alzi la mano (o meglio: i piedi) chi non abbia infatti passato ore e ore della propria infanzia/gioventù/vita adulta (ammettetelo!) appresso a Virtus Striker in sala giochi prima (cercando quel trucchetto del gol da calcio d’angolo), o con ISS Pro e FIFA poi, comodamente seduti sul divano di casa propria, spesso affollato da orde di amici innamorati dello sport più bello del mondo e desiderosi, come voi, di impersonare i calciatori più famosi, dilettandosi e divertendosi in compagnia con decine e decide di partite una dietro l’altra. Una delle attività preferite, quantomeno nel nostro Bel Paese, da tante generazioni di appassionati tanto di calcio, quanto di videogiochi, attraverso una giocabilità sì leggera ed immediata, in grado di travalicare le barriere tra giocatori più esperti e un pubblico nettamente più ampio e variegato, fatto anche di tanti partecipanti occasionali e saltuari, ma anche ricca e sfaccettata, sempre sul filo del confine tra accessibilità e simulazione, perché si sa: in Italia il calcio è una cosa seria.

Una passione così seria che caratterizza molti aspetti della vita quotidiana di tante persone, con tutto il circo mediatico e la cassa di risonanza che girano attorno a questo sport, dai giornali alle televisioni, dai social ai circoli di amici e tifosi nella vita reale. Una passione che fa sempre e comunque riferimento proprio al calcio vero, a quelle partite capaci di attirare allo stadio migliaia di persone ogni domenica, a quelle competizioni ufficiali con il loro carico di tensione e magia, a quei trofei ammantati di prestigio per grandi e piccini: tanto che biglietti, magliette, palloni…tutto, dal merchandise agli acquisti più diretti passano sempre anche attraverso l’autenticità e la serietà dei marchi, dei contenuti e degli sponsor. Per questo motivo, suscita grande curiosità l’iniziativa di Electronic Arts che, dopo tantissimi anni (sostanzialmente tre decenni ininterrotti di collaborazione) decide di non rinnovare la licenza FIFA ufficiale, presentandosi sul mercato con una nuova simulazione calcistica, che passa sotto il nome di EA Sports FC 24: un’operazione commercialmente rischiosa, ma ponderata, visto soprattutto come la casa di sviluppo possa comunque godere di una grande posizione di vantaggio competitivo. Da un lato, infatti, ad oggi la FIFA ancora non ha chiuso alcun accordo con altre software house, non presentandosi quindi sugli scaffali con una proposta concorrenziale in grado di infastidire il colosso americano; dall’altro lo stesso colosso può ancora contare su una grande brand awereness in termini di riconoscibilità tra calcio virtuale e EA stessa, nonché su tutta una serie di sponsorizzazioni e partnership altrettanto importanti in termini di visibilità, grazie ai volti e ai nomi di tanti calciatori, all’ormai celeberrimo campionato di microtransazioni noto come Ultimate Team, a tantissime pubblicità in ambito social da parte di numerosi testimonial e influencer, nonché ad accordi che tra il marchio PlayStation e quello della Champions League sono indubbiamente in grado di raggiungere milioni di potenziali acquirenti, per trasmettere un messaggio molto chiaro e potente. Il calcio che tanti di noi conoscono da anni, pad alla mano, si muove in continuità sotto l’etichetta Electronic Arts, nonostante il cambio di nome e titolo sulla copertina, per cui non c’è nulla da temere: chi è alla ricerca di una tradizione calcistica virtuale, sa dove e cosa cercare.

Gli appassionati di FIFA, infatti, possono dormire sonni tranquilli, perché quello che troveranno dentro alla nuova etichetta sarà in tutto e per tutto il nuovo capitolo del loro sport digitale preferito, laddove saranno però proprio i possessori di Nintendo Switch a godere dei cambiamenti più grandi, per fortuna (quasi) tutti in senso estremamente positivo. Per la prima volta in assoluto, infatti, la versione per Nintendo Switch ha ricevuto un miglioramento significativo rispetto ai precedenti episodi, grazie all’implementazione del motore di gioco Frostbite, arrivando così ad avere le stesse funzionalità delle versioni concorrenti (del tutto identiche a quelle gestite su PS4 e Xbox One, lasciando sul campo soltanto alcune particolarità “only next gen“). Questo ammodernamento del comparto tecnico va ben al di là della mera cosmesi estetica e riguarda nel profondo tanti aspetti prettamente strutturali e di gioco che, sommati tra loro, rendono davvero FC 24 un prodotto del tutto nuovo e in grado di segnare un passaggio epocale per l’offerta simulativa calcistica sulla console ibrida della casa di Kyoto. L’intera programmazione del software, infatti, arriva ad allinearsi ai crismi di pienezza frutto dell’impegno preponderante del team di sviluppo, introducendo tanti contenuti diversi: gli stili di gioco, ottimizzati tramite i dati di Opta e di altre fonti, offrono agli atleti una nuova dimensione in cui ogni specificità influisce sul gameplay offrendo agli atleti capacità uniche e tangibili per un’esperienza più autentica; il sistema di passaggi è totalmente modificato, ponendo grande attenzione al motore fisico e al realismo, aumentando il senso di controllo del giocatore sul flusso di gioco, grazie al passaggio preciso consente di plasmare il passaggio perfetto con precisione manuale, o agli effetti su richiesta per i fruitori più esperti, senza dimenticare i tocchi veloci in dribbling, davvero coinvolgenti ma difficili da padroneggiare; il sistema di difesa avanzato, che è una nuova impostazione che modifica la configurazione dei comandi in fase di difesa con l’obiettivo di consentire di scegliere l’azione difensiva da intraprendere in un dato momento, grazie anche a nuove animazioni per i blocchi e i contrasti di spalla frontali per aumentare l’efficacia e le situazioni in cui si verificano queste meccaniche. Il tutto senza dimenticare l’aggiornamento all’AI, focalizzato sull’apportare diverse migliorie alle strategie e al processo decisionale della CPU durante la partita per ottenere un gameplay il più possibile realistico in ogni livello di difficoltà. Insomma, è proprio la struttura soggiacente ad aver compiuto un notevole balzo in avanti, sotto il profilo della profondità, dello spessore e, in generale, della qualità del realismo offerto, con un ritmo di gioco più compassato e ragionato, meno frenetico ma comunque divertente, garantendo un livello di soddisfazione a diverse fasce di pubblico potenziale.

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