È stato implementato un nuovo motore grafico e con esso un nuovo sistema di luci che purtroppo è ben lungi dall’essere ben bilanciato. Pur introducendo dei bei riflessi ed un nuovo livello di profondità i tre titoli risentono di una luminosità davvero troppo bassa che solo parzialmente può essere bilanciata intervenendo sul setting di gioco o su quello della console. Alcune cut scene di intermezzo risultano davvero fastidiose a causa di questo problema di luminosità, con personaggi che a malapena si stagliano su fondali quasi neri. Stesso discorso per il comparto audio che per qualche motivo è stato tarato al minimo, rendendo sia la colonna sonora che gli effetti audio percepibili a malapena anche se impostati ai massimi valori consentiti. Perfino i comandi talvolta risultano essere legnosi e poco reattivi sia nelle fasi di guida che nelle fasi di combattimento (l’introduzione del puntamento semi automatico aiuta solo in parte), aspetti che in parte ci si portava dietro dall’originale, ma che sarebbe legittimo aspettarsi risolti a distanza di vent’anni.
La ciliegina sulla metaforica torta è data da un lavoro a dir poco approssimativo su buona parte dei modelli poligonali dei personaggi. Se alcuni personaggi (ad esempio Claude e Tommy Vercetti) sono tutto sommato ben riusciti altri (come il buon CJ) sono al limite del grottesco, con volti asimmetrici se non addirittura deformati. E’ incomprensibile questa ambiguità, quasi un lavoro lasciato in sospeso dal punto di vista grafico, sicuramente non in grado di rendere giustizia a questa saga. A questo punto è legittimo chiedersi se sia tutto così negativo in questa trilogia. In realtà no, perché comunque i tre titoli mantengono il loro carisma originale, la loro capacità di farci divertire con un approccio scanzonato, caustico, ironico e quanto mai libero da ogni vincolo. L’immersività di questi tre titoli è fortunatamente rimasta intatta, è ancora estremamente godibile perdersi nei meandri delle varie trame e sottotrame, cercare i segreti nascosti nei posti più impensati, lanciarsi in peripezie bizzarre con la nostra fantasia come unico limite.
In ultima analisi così com’è questa trilogia è piuttosto deludente in relazione alle aspettative, seppur in grado di salvarsi vivendo di rendita sulle spalle della grandezza dei tre titoli originale. A quanto pare la Rockstar Games stessa sembra esserne consapevole, anche grazie ad un forte tam tam mediatico scatenatosi a pochi giorni dal lancio del gioco. Il tono dei comunicati rilasciati di recente (clicca qui per un approfondimento https://www.switchitalia.it/2021/11/22/gta-the-trilogy-una-nota-dagli-sviluppatori) sembra puntare in direzione di una imminente patch. Siamo sicuri e speranzosi riguardo un intervento massiccio in grado di rendere giustizia a questi tre titoli, a maggior ragione vista l’occasione di festeggiare alla grande i vent’anni dal lancio di GTA III.
La recensione
Inutile nascondere che da questa trilogia ci si aspettava molto di più. Tre titoli storici che probabilmente meritavano maggiore attenzione in fase di rimasterizzazione. E' in particolare il comparto grafico a mostrarsi piuttosto balbettante ed incoerente. Da un lato viene proposto un nuovo sistema di luci in grado di dare nuova profondità alle ambientazioni, dall'altra molte scene di intermezzo sono talmente buie da risultare difficilmente leggibili e, soprattutto, molti personaggi escono in maniera grottesca dal processo di restyling. Nulla di irrecuperabile con una corposa patch, sulla quale Rockstar Games sembra già al lavoro, tuttavia, questa pratica di aggiustare i titoli in corsa dovrebbe essere un intervento emergenziale, non una prassi.
Peccato, sembra una porcheria la conversione