Card Shark: la recensione

L'arte del baro dal punto di vista di un truffatore gentiluomo, impegnato a cambiare il mondo grazie a qualche "asso nella manica".

Ci verranno spiegati nel corso delle 8/10 ore necessarie a completare il gioco un totale di 28 trucchi di vario tipo, via via più articolati, necessari a dipanare la nostra rete di truffe ed il nostro piano politico sovversivo. I primi trucchi saranno piuttosto semplici come il classico lancio della moneta o il gioco delle tre carte. Proseguendo con l’avventura impareremo a segnare le carte migliori (ossia piegarle all’indietro nel caso delle figure o in avanti nel caso delle carte meno pregiate), a tagliare il mazzo chiamando le carte al nostro compagno, a spiare il mazzo dell’avversario utilizzando superfici riflettenti o sfruttando l’apparentemente innocua e silenziosa presenza del cameriere muto. I trucchi vengono eseguiti dal giocatore tramite una serie di Quick Time Event all’apparenza piuttosto semplici ma che in realtà nascondono diverse insidie. Prima di tutto il tempo per eseguirli non è infinito, più tempo ci metteremo e più i nostri compagni di gioco si insospettiranno. Inoltre le sequenze mnemoniche non sono banali da ricordare, considerando che si arriva fino a 4/5 carte da ricordare e da assegnare nella giusta sequenza.

Il livello di difficoltà rimane comunque piuttosto alto, fornendo un livello di sfida adeguato anche in modalità facile. Nel momento in cui dovessimo venire scoperti i nostri avversari non la prenderanno bene e non esiteranno a spararci per vendicarsi dell’onta subita. Molto carina l’idea a questo punto di metterci al tavolo da gioco di fronte alla Morte, con la quale dovremo giocarci l’anima e la possibilità di tornare nel mondo terreno e riprovare il livello fallito. Un’idea che ai cinefili ricorderà il film “Il settimo sigillo”. Graficamente Card Shark ha uno stile particolare ma davvero azzeccato, con un tratto a mano in grado di rendere pienamente l’opulenza del periodo storico e, quando necessario, di seguire il susseguirsi degli eventi con palette di colori pienamente coerenti. Nota di assoluto merito anche alla colonna sonora che consta di 29 brani originali per circa un’ora di musica creata con il supporto di un’orchestra e del compositore Andrea Boccadoro.

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La recensione

8 Il voto

Card Shark si è rivelato un mix di dinamiche di gioco innovative, scelte stilistiche ricercate e una storia che pur nella sua linearità riesce a catturare il giocatore grazie ad un inaspettato mix tra fatti storici reali e finzione. Nerial ci ha proposto un indie davvero coraggioso nonchè ricco di personalità e di intuizioni di gameplay originali e divertenti. Dovendo trovargli un difetto forse da metà gioco in poi i trucchi proposti sono derivazioni o mix di quelli già utilizzati nella prima parte, andando ad inficiare un pò la varietà dell'esperienza videoludica. Tuttavia il titolo viene brillantemente tenuto in piedi da un impianto narrativo convincente e da un comparto grafico ed audio di alto livello.

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