Monster Hunter Rise: Sunbreak: la recensione

La caccia è riaperta e questa volta le minacce sono ancora più insidiose: siete pronti a imbracciare le vostre armi, cacciatori?

Al di là dei nuovi pretesti narrativi e del livello medio dei nuovi mostri da cacciare, le novità più sostanziali di Sunbreak rispetto a Rise, dal punto di vista della cornice strutturale del gioco, sono in fin dei conti due, legate all’eliminazione da un lato e all’introduzione dall’altro di particolari tipologie di missioni, che si affiancano e alternano a quelle normali, contro bestie e animali di forza crescente. Il primo aspetto è legato a una delle principali introduzioni del gioco base Rise, cioè le così dette missioni “Furia”: vere e proprie invasioni del villaggio/HUB da parte di orde di mostri, non particolarmente gradite o apprezzate sia in fase di recensione dell’opera che per quanto riguarda i commenti della community di appassionati. Con la scusante offerta dal nuovo avamposto, questa tipologia di combattimenti non è stata confermata in Sunbreak: una pecca in termini di varietà del loop di gioco, ma effettivamente il tutto risulta meno caotico e confusionario e, pertanto, maggiormente fruibile. Soprattutto perché risulta invece piuttosto gradevole e ben implementata l’altra tipologia di missioni al contrario aggiunta all’espansione qui presa in esame: le missioni coi seguaci. In sostanza, trattasi di una caccia come un’altra, a obiettivi variabili, dove però il nostro avatar sarà accompagnato (in modalità single player) da personaggi guidati dalla CPU, capaci di affiancarci in maniera piuttosto lodevole lungo il corso dei combattimenti, degli inseguimenti e delle esplorazioni, risultando discretamente governati dall’Intelligenza Artificiale studiata da Capcom. Una aggiunta piuttosto lodevole, vuoi per chi non apprezza o non può godere appieno del multiplayer online, vuoi per rendere senza dubbio più divertente anche il loot di materiali e risorse, vuoi anche solo per dare vita e significato ai tanti personaggi secondari del mondo di Monster Hunter, solitamente piuttosto…inutili?

Siccome dal punto di vista tecnico il gioco sostanzialmente conferma il lavoro già impressionante svolto da Capcom con Rise, preferiamo incentrare l’ultima parte del nostro articolo invece sui contenuti, in termini quantitativi e qualitativi, offerti da Sunbreak rispetto al gioco base. Innanzitutto, ci teniamo a ribadire ancora una volta l’impennata di difficoltà riscontrata, elemento come dicevamo forse discutibile ma in realtà coerente con la natura di espansione “G-Rank” tipica della serie. I nuovi mostri da affrontare saranno tutti degli ossi duri da mordere e sconfiggere, anche se un party di cacciatori ben addestrati troverà sì pane per i propri denti, ma anche tanta soddisfazione nell’abbattere queste temibili bestie. Qualitativamente, poi, tutti gli animali nuovi, o ripescati dai fasti del passato della serie, confermano una caratterizzazione e una differenziazione di altissimo livello, ponendo Sunbreak nel gotha dei titoli di Monster Hunter proprio per quanto concerne la fauna ostile che vi troverete ad affrontare. I tre Signori di Elgado la faranno da padrone, ma saranno vari i ritorni più che graditi agli appassionati di lunga data, tutti capaci di tenere impegnati anche i combattenti più audaci. Soprattutto dopo aver completato l’avventura, visto che in realtà le sorprese non finiranno coi titoli di coda che vedrete a completamento dell’arco narrativo…Ma, pur preferendo lasciare in disparte i dettagli più particolari per non rovinare la sorpresa a nessuno, possiamo dire che ad oggi il pacchetto di contenuti non è enorme, ma è finemente curato e ottimamente bilanciato (verso l’alto). La presunta scarsità di nuovi avversari (e conseguentemente armi e armature) in realtà non è propriamente tale, ma soprattutto non va dimenticato come Capcom abbia già confermato un supporto continuo e continuativo al titolo, fino al 2023 inoltrato: difficile dire oggi a quanto ammonteranno complessivamente i contenuti finali di Monster Hunter Rise + Sunbreak, ma onestamente visto l’impegno profuso dalla casa di sviluppo per fare di questo capitolo un cardine dell’intera saga, siam piuttosto ottimisti in merito. Ed è giusto ribadirlo: di carne al fuoco (!!!) ce n’è già davvero in abbondanza!

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La recensione

8 Il voto

Sunbreak parte dall'ottima base di Monster Hunter Rise e ne amplia i contenuti, ne eleva il livello di sfida, ne rifinisce le dinamiche in termini di varietà delle missioni e, nel complesso, si conferma un DLC assolutamente imperdibile per ogni appassionato di caccia ai mostri made in Capcom

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