Pronty: Fishy Adventure: la recensione

Siete Pronty per un'indimenticabile avventura sottomarina, affrontando mostri mutanti?

In fondo alle profondità oceaniche si nasconde una quantità di misteri che ha solo la fantasia come limite. Civiltà decadute o mondi ancora da scoprire, varietà biologiche a noi sconosciute ma anche orrori che forse sarebbe meglio non disturbare mai. È quello che scoprirà a sue spese Pronty, il personaggio principale di quest’avventura sottomarina, ibrido pesce – umanoide incaricato di salvare la città sottomarina di Royla. Il nostro Pronty in realtà è solo un cadetto guardiano, ancora in fase di addestramento, convinto di avere parecchio tempo prima di andare in prima persona sul campo, tanto da non aver ancora mai maneggiato un’arma vera e propria. Purtroppo per lui tutto cambia a causa di un improvviso assedio da parte di feroci mostri mutanti, diventati bestie distruttive a causa del potere mefitico dei rifiuti tossici lasciati in mare. I mostri marini distruggono l’avanposto sottomarino lasciando solo il nostro cadetto a gestire una situazione molto più grande di lui. Pronty scoprira quindi che, citando Woody Allen, “se vuoi far ridere Dio, devi parlargli dei tuoi piani “.

Pronty: fishy adventure è un metroidvania/platform a gravità zero, ambientato nelle profondità oceaniche, caratterizzato da una personalità grafica molto identificata e piacevole. Ritroveremo infatti, insieme ad ambientazioni molto colorate ed evocative, scelte cromatiche e soprattutto stilistiche nemmeno troppo velatamente ispirate a Bioshock ed alla sua decaduta civiltà di Rapture. L’avanzamento della trama è ben bilanciato, fornendoci la giusta mole di informazioni con i giusti tempi, senza mai risultare troppo pesante o frazionando troppo il ritmo del gioco. L’espediente utilizzato in prevalenza è quello dei collezionabili che, di volta in volta, ci sveleranno qualcosa in più sull’origine dei mutanti e sulla vita su Royla. Le avventure marine di Pronty fortunatamente non saranno in solitaria ma saranno accompagnate da un bizzarro pesce spada robotico, spalla con una fondamentale funzione in battaglia. Bront, questo il nome del pesce spada, viene infatti scagliato come un giavellotto verso i nemici, con skills via via sempre più devastanti, nonché utilizzato per aprire serrature e sbloccare enigmi ambientali.

Il combat system è piuttosto stimolante e ben riuscito, lasciando libero il giocatore di interpretare in modo abbastanza personale lo schema di attacco/difesa necessario per superare ogni schema. L’analogico sinistro è demandato al movimento di Pronty, mentre il destro indirizza il nostro compagno meccanico verso il nemico. Avremo a nostra disposizione una serie di upgrades tra cui scegliere in modo da rendere il nostro companion sempre più devastante. Marchiare il nemico, affrontarlo con uno scatto tagliente, caricare un colpo devastante, questo e molto altro potremo fare, utilizzando gli slot della nostra memory board (una sorta di portale tramite il quale accedere a tutto lo scibile del mondo di giochi, collezionabili, mappa, upgrades e bestiario). Pur rientrando nel novero dei metroidvania, Pronty riesce a prenderne solo il buono, lasciando da parte la pretenziosa difficoltà ultra punitiva di altri titoli e la complicatezza un po’ fine a se stessa della mappa di gioco. Forse i puristi del genere potrebbero storcere il naso ma personalmente ho trovato questo approccio mitigato più giusto e bilanciato, lasciando il giocatore più libero di godersi la bellezza estetica e la fluidità dei combattimenti. Ciò non toglie che i giocatori più masochisti potranno elevare il livello di difficoltà scegliendo tra quattro varianti, mettendo però a rischio il proprio lato zen. L’avventura scorre liscia come l’acqua (!) in ambientazioni che a volte ricorderanno ai giocatori più anziani Ecco the Dolphin, l’avventura sottomarina pubblicata nei primi anni ’90 per Sega Mega Drive, sebbene in salsa più frenetica e cattiva.

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La recensione

7 Il voto

Pronty è il tipico esempio di gioco che, pur sfruttando un contenitore noto ed un pò inflazionato (il genere metroidvania), riesce a riempirlo di contenuti piacevoli e piuttosto inediti, dando vita ad un titolo che è una piccola chicca. Colorato, frenetico quanto basta e con quel retrogusto alla Bioshock, Pronty nelle sue circa 8 ore di gioco intrattiene e diverte alla grande il giocatore. In fondo al mar ... non ci sono solo affascinanti sirenette, ma anche un umanoide pescioso ed il suo fido pesce spada meccanico, una squadra vincente, niente da dire.

Valutazione

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