Process of Elimination: la recensione

Un famigerato serial killer con oltre cento vittime, ha gettato il paese nel caos con i suoi atti efferati. Riuscirete a svelare la raccapricciante verità?

Accanto alle fasi più narrative, come dicevamo in apertura subentrano poi quelle prettamente ludiche, dove verranno messe alla prova le vostre capacità di deduzione e di strategia. Assieme ad altri 13 detective dell’Alleanza, infatti, verrete catapultati su mappe visualizzate con una impostazione isometrica, a volo d’uccello e di 3/4 rispetto al vostro punto di vista, suddivise nella tipica griglia esplorativa dei giochi di strategia. Contrariamente però a tante altre produzioni, più che combattere contro avversari e nemici, queste fasi di Process of Elimination vi metteranno al comando di diverse unità, con il fine di esaminare le scene del crimine, scovare indizi e trovare prove. Per farlo, dovrete spostare i vostri personaggi a turno, selezionandone le diverse possibili azioni, sapendo che ogni membro del vostro party eccelle in determinate tipologie di argomenti o abilità: c’è chi è perfetto per supportare gli altri, chi ha maggior intuizione nell’identificare indizi, chi sa riconoscere perfettamente passaggi segreti o distruggere elementi ambientali (che magari nascondono oggetti fondamentali per proseguire nel gioco). Le indagini si svolgono quindi su una mappa interattiva della scena del crimine, dove dovrete usare differenti capacità (come quella “Denouement”) per assorbire informazioni critiche, prevedere il futuro e raccogliere indizi, cercando di ricomporre la verità su ogni omicidio. La struttura di gioco che ne deriva è forse a tratti priva di eccessivo mordente o, in alternativa, piuttosto ripetitiva, ma allo stesso tempo originale e apprezzabile: forse avrebbe necessitato di un pizzico di varietà e ritmo in più, per risultare del tutto convincente.

Dal punto di vista tecnico ci troviamo davanti al classico prodotto Nippon Ichi Software; il gioco è prevalentemente bidimensionale, con ottime illustrazioni ad accompagnare tutte le fasi della visual novel, da quelle dei dialoghi a quelle più frenetiche dei momenti action del racconto: i personaggi sono spesso caratterizzati sopra le righe, ma senza gli eccessi di un Disgaea, attirando l’attenzione dell’utente verso le gesta, le motivazioni e il background di ciascuno; la qualità delle immagini è elevata, grazie anche a un’ottima gestione della risoluzione (soprattutto in modalità portatile, dove il gioco offre il meglio di sé), mentre tempi di caricamento e frame rate stabile non stupiscono (data la natura prevalentemente statica dell’opera) ma accompagnano degnamente il lavoro svolto dal team di programmazione. L’impostazione isometrica del titolo unita ai dialoghi semi-statici, lo ammettiamo, trasmettono una sensazione di limitatezza delle ambizioni del progetto, risultando forse un po’ rétro per il pubblico più moderno, ma nei limiti del suo budget il gioco è ben realizzato, e difficilmente storcerete il naso, nel proseguire lungo l’accattivante avventura qui proposta.

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La recensione

7 Il voto

Gli appassionati di graphic novel e titoli investigativi non sottovalutino assolutamente l'ultima fatica di casa NIS: il gioco offre un'estetica pulita e raffinata, ma intessuta di macabri elementi narrativi, sorretti da fasi strategiche piuttosto fresche e mai banali. Forse fin troppo lento in alcuni momenti, ma senza dubbio ricco e curato nella caratterizzazione dei personaggi e nella stesura di un canovaccio capace di colpirvi dritti allo stomaco.

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