Xbox Series S: Street Fighter 6: la recensione

Si torna a combattere, questa volta davvero per le strade di questa città!

THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Oggi tocca nientemeno che a Ryu e soci, sfidarsi a suon di ceffoni per le strade videoludiche di tutto il mondo!

Street Fighter è senza ombra di dubbio uno dei brand più famosi e riconoscibili di sempre, all’interno dell’industria videoludica. Ad esclusione delle generazioni più giovani, infatti, sfidiamo qualunque appassionato di questo mezzo di comunicazione ed intrattenimento a sostenere di non aver mai speso almeno un gettone in sala giochi per impersonare Blanka e prendere a ceffoni Sagat, tanto per citare un paio di nomi piuttosto amati e riconoscibili. Il tutto anche senza considerare l’enorme cassa di risonanza mediatica che ebbe il film con Jean-Claude Van Damme a interpretare l’eroico e americanissimo (ovviamente!) soldato Guile, al di là della qualità intrinseca della pellicola. Ore e ore a smanettare sulla versione da cabinato, per poi passare ovviamente al salotto di casa, con più episodi dalla fortuna altalenante, fino al rilancio in pompa magna del quarto capitolo che, dopo diversi anni e parecchie delusioni, riuscì a rialzare l’asticella, dalla prima versione fino ad arrivare a quella Super con effetto stereoscopico per Nintendo 3DS: un nuovo stile grafico pennellato, tanti personaggi tra i più amati, una giocabilità tradizionale ma solidissima ed ecco risbocciare l’amore tra i picchiaduro e i guerrieri della strada. Una saga che, lo ricordiamo, ha saputo negli anni superare i 50 milioni di unità vendute nel mondo, proprio grazie al lancio del 6° capitolo qui recensito, capace di fregiarsi del titolo di million seller sin dal weekend di lancio pochi giorni fa. Successo meritato? Scopriamolo insieme!

Il nuovo capitolo sembra in qualche modo riprendere la volontà di ancorarsi alle radici della tradizione, unendo però non soltanto una spennellata tecnico-estetica per svecchiarne il look, ma anche diversi elementi di innovazione atti ad arricchire lo scheletro usuale del prodotto; un po’ come avvenuto proprio con il quarto episodio, con un approccio in qualche modo differente dalla bizzarria (soprattutto iniziale) presentata invece da Street Fighter V, tanto in termini di design quanto di roster e contenuti. Qui troviamo ovviamente personaggi tradizionali, come il pilastro della serie Ryu, che sin dal primissimo trailer si scontra però con lottatori molto più moderni e contemporanei, tra i quali spicca ovviamente il nuovo sfidante principale Luke. Il 45° e ultimo personaggio del roster di Street Fighter V avrà un ruolo chiave all’interno dell’arco narrativo di questo inedito sesto titolo dell’acclamata serie. Ma grande enfasi è stata data anche al background di avatar datati, come Ken : ex campione nazionale di combattimento degli Stati Uniti ed ex VP della Masters Foundation, costretto da accuse infamanti ma mai provate ad abbandonare la sua famiglia e gli affari per nascondersi, nel gioco saprà combinare un set di classiche mosse con nuove aggiunte che mantengono il suo stile molto fresco. Blanka , gentile guida touristica e paladino della natura, proporrà un set di mosse classiche come l’Electric Thunder e i Rolling Attack, oltre a nuovissime azioni d’offesa. Dhalsim , monaco e maestro yoga, canalizza le sue familiari tecniche di fuoco in mosse come Yoga Fire, Yoga Arch, Yoga Comet e Yoga Flame proponendo un’ottima varietà rispetto ad altri lottatori. Honda , esperto di sumo giramondo, combina vecchio e nuovo, attraverso le sue mosse Hundred Hand Slap e Sumo Headbutt, affiancate al nuovissimo Sumo Dash. Il roster di partenza è ampio, variegato e ben bilanciato, ma soprattutto Capcom, contrariamente a quanto avvenuto in passato, ha già anticipato i piani per il supporto post lancio, per chi volesse acquistare già il Season Pass in attesa di espandere ulteriormente il proprio pacchetto di combattenti. Il Pacchetto Anno 1 si presenterà con quattro nuovi personaggi: Rashid, che ha debuttato in Street Fighter™ V, è pronto a tornare disponibile già tra poche settimane; L’enigmatico A.K.I. entrerà invece a far parte del roster nell’autunno del 2023, ma già sappiamo il destino anche di altri due esperti di arti marziali in arrivo nel corso della prima metà del 2024: da un lato il giovane Ed visto in Street Fighter V, che tornerà all’attacco all’inizio del 2024, e dall’altro il mitico e trascendente Akuma che scatenerà la sua furia infernale in Street Fighter 6 nella primavera del prossimo anno. Alcuni potranno obiettare che sarebbe stato meglio avere un numero più ampio di sfidanti giocabili sin dal lancio, e questo è innegabile; dall’altro lato possiamo confermare come ciascun avatar sia studiato davvero in maniera ottimale nel bilanciare tradizione e innovazione, sia all’interno del roster che per quanto concerne vecchie e nuove mosse di ogni singolo combattente. L’effetto complessivo è quindi quello di un’offerta curata, nonché sufficientemente ampia e notevolmente diversificata anche nella versione base del gioco. Inoltre, avere un quadro già piuttosto dettagliato del supporto post lancio, tramite la specifica dei contenuti del primo pacchetto DLC di lottatori, è piuttosto rassicurante sul destino a medio e lungo termine di questa operazione commerciale, evidentemente piuttosto importante per Capcom.

PUBBLICITÀ

Uno degli aspetti più riusciti, legati ai lottatori e al loro ampio e diversificato parco mosse, è poi quello della pura giocabilità. Per i fan di vecchia data, sarà sostanzialmente come ritrovarsi a casa, o per usare un’altra metafora più indicata, come indossare un vecchio…guantone, con mezzelune e combinazioni di tasti così naturali che sarà semplice anche imparare l’esecuzione delle nuove azioni di attacco, quantomeno per la maggior parte dei rappresentanti del roster. Resta però innegabile l’ottimo lavoro svolto dal team di programmazione di Street Fighter 6 per aiutare anche i neofiti o i meno esperti a entrare nelle dinamiche della lotta. In particolare, il design anche sonoro che avviserà chi si allontanerà troppo dall’avversario, o che guiderà nel far comprendere meglio il livello di potenza degli attacchi effettuati, evidenziando per altro anche lo stato di avanzamento o consumo delle diverse barre di energie a disposizione. Validi i diversi tutorial, per altro utili anche agli appassionati per rispolverare le ragnatele ai polpastrelli, senza dimenticare persino il forse eccessivo metodo di controllo Dinamico, in cui puoi scatenare le mosse appariscenti di un personaggio premendo il pulsante di attacco automatico e facendo in modo che l’IA assista i tuoi attacchi e le tue combo: di certo non per giocatori esperti, si rivela piuttosto divertente in sedute multiplayer con giocatori più occasionali!

PUBBLICITÀ

ARTICOLI CORRELATI

Prossimo articolo

Commenti 4

  1. Serpex says:

    Una delle serie cui sono più affezionato, peccato non sia mai stato bravo. Però questo mi ispira moltissimo. Peccato non uscirà per switch, lo avrei preso.
    Devo dire che la concorrenza, ultimamente, sta tirando fuori dei titoli interessanti (questo, è FF16). Mi chiedo se il dominio di switch e, in generale, di nintendo, non sia destinato a finire.

    • Nuas82 says:

      Mmm…titoli interessanti altrove ce ne son sempre stati, ma ora che anche noi diamo nuovi sguardo fuori ce ne accorgiamo di più :p
      Nintendo dal canto suo deve solo continuare su questa strada di tanti contenuti di qualità. Speriamo innanzitutto Direct per i titoli della seconda metà dell’anno! Già con Pikmin 4 si parte bene 😉

      • Serpex says:

        Beh, sì, è vero.
        Diciamo che mi riferivo ai miei interessi XD
        In ogni caso, mi pare che non ci dia più quella corsa da parte delle software house per portare i loro titoli anche su switch. È questo che mi fa pensare che sia cambiato qualcosa.
        Ci sta, ovviamente. Ma ho paura che la situazione in cui su switch arrivava un po’ tutto sia destinata a cambiare.

        • Nuas82 says:

          Diciamo che per una console al 7° anno di vita e, ovviamente, indietro ormai parecchio lato tecnico rispetto all’attuale concorrenza (PS5 e Xbox Series X) una flessione è normale. Ma credo continueremo a vedere un supporto quantomeno discreto: pensa a tutti i giochi Level 5 in uscita tra il 23 e il 24 e punto pure un paio di sorprese da Atlus.

Lascia un commento

ULTIMI COMMENTI

VIDEO

Ben tornato!

Effettua l'accesso

Crea un account!

Compila i seguenti campi per registrarti

Recupera password

Per favore, inserisci il tuo Username o la tua Email per recuperare la password.

Crea nuova Playlist