Eroblast: Waifu Dating Sim: la recensione

Avete la stoffa del playboy? Provatelo in questo intrigante dating simulator.

Chi più chi meno sarà capitato a tutti di imbattersi, o perlomeno di aver sentito nominare, una delle tante app per cuori solitari, tramite le quali è possibile mettere in contatto persone in cerca dell’anima gemella o magari di una semplice avventura. Il funzionamento è piuttosto semplice, il software ci propone dei profili, sulla base delle caratteristiche prescelte in fase di setting, e noi dovremo tramite un semplice swipe decidere se il profilo è di nostro interesse (swipe a destra) o meno (swipe a sinistra).  A questo punto se anche dall’altra parte l’interesse risulterà corrisposto si aprirà la possibilità di interagire con l’altro/a, altrimenti tutto finisce lì. I giochi che trasportano questo concept in ambito videoludico sono detti dating simulator e negli anni sono proliferati sia su console che su mobile, in tante varianti, anche se in realtà hanno sempre trovato terreno maggiormente fertile in oriente piuttosto che da noi. Il team polacco QubicGames ci prova con Eroblast: Waifu Dating Sim. Brevissima lezione di slang prima di partire: il termine Waifu è una traslitterazione della pronuncia giapponese del termine inglese per moglie, wife, e con la quale solitamente si indica un personaggio femminile di fantasia (proveniente da anime, manga, videogiochi) volutamente stereotipato, eccessivo, procace, in modo da accentuarne il potenziale di attrazione sentimentale e/o sessuale.

A monte, prima di iniziare ad articolare un giudizio su un gioco così particolare, va fatta una piccola premessa. Per gradire Eroblast bisogna essere ben predisposti verso un certo tipo di interazioni testuali “piccanti” ed immagini di ragazze giovani e procaci in atteggiamenti ammiccanti. Il tutto è volutamente parodistico e strapieno di cliché, quindi niente di offensivo o di troppo spinto; tuttavia, non tutti potrebbero trovarvisi a proprio agio. Per chi, come il sottoscritto, ha bruciato diverse paghette negli anni ’90 con Gals Panic in sala giochi, nessun problema davvero. Detto questo Eroblast vive di una doppia anima: quella del dating simulator e quella del puzzle game. Come e perché due generi così diversi dovrebbero convivere? L’escamotage trovato da QubicGames è quello di utilizzare una moneta (o dei diamanti) da spendere per ogni messaggio che decidiamo di inviare in chat alla nostra potenziale partner. Ad ogni interazione testuale inviataci dall’altra persona potremo infatti rispondere scegliendo tra un ventaglio di tre opzioni, due di queste saranno acquistabili con semplici monete (le risposte più basic e meno ficcanti), mentre una sola sarà utilizzabile spendendo i più rari diamanti. Impareremo con l’esperienza che però, dopotutto, non sempre la risposta apparentemente più preziosa è quella più apprezzata. Dovremo quindi lasciarci condurre dalle nostre sensazioni e dal nostro intuito per condurre la chiacchierata verso il finale a noi più congeniale, dato che non sempre riusciremo ad uscirne “vittoriosi”, anzi spesso il due di picche sarà dietro l’angolo. Come anticipato le monete e i diamanti sono però una valuta da centellinare in quanto una volta finite, finiranno anche le possibilità di interagire col nostro match. Cosa succede a questo punto? Qui entra in gioco la parte puzzle game di Eroblast. Per vincere monete e diamanti dovremo infatti farci strada in oltre 200 livelli di un classico puzzle in stile color matching.

Il gameplay di questa tipologia di giochi è più che nota, schiacciando almeno tre bolle adiacenti dello stesso colore le faremo esplodere, e quando riusciremo a far scoppiare concatenazioni monocrome più ampie potremo evocare bombe (in grado di ripulire un quadrato di area 3×3) o un razzo (in grado di ripulire una colonna o una riga intera). A cascata sarà possibile concatenare due bombe, due razzi e qualche variazione sul tema proposta dal gioco.  Dopo qualche decina di livelli infatti inizieremo a dover sbloccare orsacchiotti, rompere muri, accendere lampadine e molto altro, senza allontanarci tuttavia da un concept davvero molto inflazionato. Completare col maggior numero di punti ogni livello ci consentirà dunque di accumulare la preziosa valuta necessaria a proseguire nella chat conoscitiva con la nostra possibile nuova fiamma. Questa sorta di meccanismo “buy per play” inserito all’interno del gioco tutto sommato funziona, non risultando troppo frustrante. Quello che invece non abbiamo trovato particolarmente gradevole è il fatto che dopo un certo numero di interazioni testuali ogni partner ci metterà in stand by per qualche ora (con scuse varie), stand by che potremo aggirare spendendo parecchi diamanti. L’aspetto narrativo è piuttosto ricco, con personaggi abbastanza diversificati e caratterizzati da personalità differenti. Per un gioco del genere ciò è fondamentale ma non scontato, in modo da cercare di fare entrare il giocatore nel mood e sottoporgli personaggi più o meno congeniali al proprio carattere. Dal punto di vista contenutistico Eroblast non delude con 13 personaggi con i quali è possibile interagire, 30 percorsi narrativi da intraprendere per circa 5/10.000 parole ciascuno. Inoltre se saremo sufficientemente intraprendenti potremo sbloccare ulteriori 70 selfie piccanti, raccolti in una apposita  galleria, con relativa possibilità di zoom…dedicata ai più “curiosi”.

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La recensione

7 Il voto

Eroblast: Waifu dating sim è un gioco che va approcciato con mente aperta e libera da preconcetti o timidezze. Certo, ha il suo target piuttosto chiaro, però ad onor del vero va detto che alla prova dei fatti si è rivelato un gioco divertente ed in grado di intrattenere per qualche ora. Narrativamente è profondo a sufficienza, con la possibilità di seguire diverse storyline che portano a loro volta a diversi finali, anche grazie ad un cast di personaggi molto diversificato (e molto stereotipato). Graficamente è appagante ed il connubio con il puzzle game alla fin fine fila liscio ed in maniera credibile. Forse proprio sulla parte puzzle si poteva osare un pò di più in termini di creatività, dato un gameplay stra-visto ed il fatto che per procedere nelle storie siamo praticamente obbligati ad attraversare buona parte dei 200 livelli proposti.

Valutazione

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