The Cosmic Wheel Sisterhood: la recensione

Crea Tarocchi, leggi le carte e determina il destino degli altri protagonisti..ma attenzione, la magia può essere pericolosa!

Libertà espressiva individuale, così radicale da risultare difficile da inquadrare all’interno di struttura comunemente accettate, condivise e, pertanto, riconoscibili ed interpretabili; novità strutturali, audacia contenutistica o imprevedibilità comunicativa sono alcuni dei più grandi vantaggi dell’apertura offerta dall’abbattimento delle barriere d’ingresso allo sviluppo dei videogiochi, intercorsa nell’arco dell’ultimo decennio tanto sul versante tecnico, quanto dal punto di vista distributivo, grazie all’ampliamento dei device dedicati (in via esclusiva o meno) all’intrattenimento digitale, alla facilità dei tool di programmazione e alle possibilità di autopubblicazione offerte dagli store digitali. Un anelito di originalità, figlia di questa indipendenza di mezzi e, conseguentemente, di pensiero, tanto preziosa soprattutto per noi fruitori, appassionati del medium videoludico, che a tratti riesce a far pervenire tra le nostre mani qualcosa di indefinibile: non soltanto prima di averlo provato, ma in rare occasioni anche dopo averlo testato direttamente, rendendo anche arduo il compito di recensore. Ma, per nulla spaventati da questo obiettivo, eccoci qui sulle pagine di Switchitalia proprio per cercare di portare alla vostra attenzione anche solo un’ombra dell’esperienza particolare offerta da The Cosmici Wheel Sisterhood. Sedetevi qui davanti a noi e preparatevi a farvi leggere i Tarocchi…

In questa inusuale opera indipendente vestirete i panni di una strega, esiliata dalla propria congrega su un asteroide per una condanna lunga un secolo. Sola e privata del suo mazzo di Tarocchi a causa proprio delle sue capacità profetiche, ritenute pericolose e capaci di minare la fiducia e il tessuto sociale alla base della congrega stessa, dopo 200 anni di solitudine la protagonista decide di spezzare un tabù antico, pur di liberarsi dal giogo di queste invisibili ma ineluttabili catene cosmiche. A tale scopo deciderà quindi di evocare un Behemot proibito, più antico del creato stesso, privo dei medesimi crismi di coscienza degli umani e imperscrutabile in quanto a poteri e obiettivi. Ma senza dubbio in grado di stringere un patto demoniaco con il vostro avatar e, conseguentemente, restituire preveggenza e libertà alla protagonista, in cerca di vendetta nei confronti del leader della propria setta, ma soprattutto di una nuova vita. L’alleanza con una creatura tanto antica conterrà molte insidie ed incognite sulle reali motivazioni alle spalle della comparsa del Behemot, ma la strega non si porrà troppi limiti nello stringere l’accordo, indispensabile per liberarla dall’esilio e farla tornare a esercitare la negromanzia della lettura delle carte del destino, nonostante i numerosi avvertimenti tramandati dalla sua congrega e ignorando persino quelli dello stesso Grande Antico, il tutto pur di tornare a possedere un mazzo di Tarocchi, con il quale esprimere una parte fondamentale di sé: la chiaroveggenza. Ed è così che inizia il vostro cammino fianco a fianco del Behemot con il quale sarà per voi possibile, innanzitutto, crearvi il vostro stesso mazzo di carte.

Contrariamente a quanto avviene in molte altre produzioni, infatti, in The Cosmic Wheel Sisterhood non utilizzerete un normale mazzo di Tarocchi, bensì spenderete la prima parte del gioco (una sorta di tutorial pienamente interattivo e ottimamente implementato nel tessuto narrativo dell’esperienza) a creare le vostre stesse carte da chiromante: sigillando un patto con il Behemot per ogni elemento costituente l’esistenza (i classici Acqua, Aria, Terra e Fuoco), potrete infatti spendere parte della vostra energia spirituale per selezionare i diversi elementi costitutivi di ogni Tarocco (lo sfondo, l’immagine principale e le decorazioni), definendone anche impaginazione, visualizzazione e struttura grafica. L’elemento di ogni sigillo delimita il novero di dettagli selezionabili, così come il livello di energia che la vostra strega possiede al momento di forgiare la carta andrà a limitare le possibilità di selezione degli stessi, essendo diversi come potere e, conseguentemente, costo da spendere per sbloccarli. Il modo in cui deciderete di posizionare tra loro gli elementi scelti, oltre che la natura stessa dei fregi da voi selezionati, andranno a influenzare la natura della carta e le sua capacità di interpretare aspetti del futuro del vostro “cliente”, durante le sessioni di chiaroveggenza, in modo ovviamente evocatorio e poco esplicito, come si conviene al mistero di incantesimi e sortilegi che cercano di intravedere tra le nubi del futuro di elementi interplanetari legati alle radici dell’esistenza stessa. Cosa vi aspettavate, il libretto di istruzioni, per leggere il destino di un Behemot?!

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