Fresh Start: la recensione

Ripuliamo il mondo un pezzetto alla volta in Fresh Start, rilassante viaggio nelle tematiche ambientali.

Temi come il rispetto per l’ambiente, il riciclo e la preservazione delle risorse, il cambiamento climatico ed il dovuto rispetto per ogni forma vivente sono da tempo giustamente all’ordine del giorno. Tuttavia, sembra che spesso, a fronte di un interesse quasi di facciata, se non addirittura modaiolo, non sempre corrispondano atteggiamenti realmente consapevoli e coerenti. Crediamo sia dunque da applaudire l’intraprendenza e, perché no, il coraggio di Awaken Realms e Merge Games, nel portare sui nostri schermi quasi una trasposizione videoludica di una lezione di educazione civica ed ambientale, quanto di più lontano dalla frenesia di buona parte dei titoli a scaffale. Fresh Start, come il nome lascia facilmente intuire, si dichiara infatti da subito come un esperimento di relaxing/educational game, prova a far passare con l’escamotage videoludico messaggi impegnati, quali quello di un nuovo inizio per la nostra terra, di una nuova consapevolezza ambientali, che si spera trovino terreno fertile nelle menti dei giocatori. Il gioco in sé non ha davvero bisogno di molte altre premesse e spiegazioni in quanto riporta anche nel gameplay un concept estremamente semplice e lineare: abbiamo un solo pianeta, dobbiamo farlo tornare a respirare, a vivere, a prosperare. Narrativamente non c’è bisogno di una vera e propria storia a fare da collante, ci troviamo in un mondo, il nostro, pieno di incuria e di spazzatura, reduce da un qualche tipo di evento apocalittico, spetta a noi dare il buon esempio e riportarvi la bellezza, il colore, in poche parole la vita. Awaken Realms tra l’altro non è nuova a titoli strettamente legati alle tematiche ambientali, avendo rilasciato l’anno scorso No Place Like Home, titolo anche questo che fa del riciclo e del rispetto della natura il suo focus principale, al tempo ambientato in una fattoria. Come vedremo, Fresh Start condivide se non tutte buona parte delle sue dinamiche con il predecessore.

Nel nostro girovagare avremo tra le mani un prezioso strumento, bizzarro mix tra un’aspirapolvere ed un tubo per irrigazione. Il suo utilizzo è presto spiegato: nella modalità aspirapolvere utilizzeremo il nostro strumento per aspirare l’immondizia trovata in giro, riciclarla e di conseguenza pulire l’ambiente, guadagnandone punti esperienza; in modalità irrigazione ci servirà invece per ridare vita a piante secche, aiutare animali in difficoltà o ripulire zone imbrattate da olio e fango. Fresh Start nella sua semplicità si pone l’obiettivo di essere una esperienza videoludica godibile senza alcune frette né stress. Come detto ripristinare il mondo al suo splendore originale ci porterà punti esperienza, spendibili per potenziare il nostro preziosissimo aggeggio. Ad esempio, si potrà incrementare il raggio del getto d’acqua, incrementare la portata della tanica che ci portiamo dietro, installare una sorta di irrigatore automatico o un aspiratore ancora più prestante. Il viaggio nei buoni sentimenti ci porterà ad incontrare nuovi amici animali bisognosi di cure, con le nostre abilità potremo fornire prezioso aiuto ottenendo la loro gratitudine ed amicizia. Se tutta questa sdolcinatezza vi sta facendo venire il diabete potrete interrompere per superare missioni, a dire il vero non particolarmente avvincenti o stimolanti, trovare elementi nascosti e pezzi di meccanismi, utili a riparare veicoli o risolvere enigmi ambientali.

Ogni livello ripulito, ossia ogni area del mondo liberata dalla spazzatura, tornerà a fiorire e vedrà tornare specie animali che si credevano estinte come panda, balene ecc. Avremo una decina di ambienti da ripulire, sparsi per tutto il pianeta, facendoci viaggiare da un continente all’altro. Il comparto audio video pur non eccellendo svolge dignitosamente il suo compito, accompagnandoci con scenari colorati e piacevoli, e con una colonna sonora estremamente rilassante. Forse le rappresentazioni poligonali degli animali potevano essere un minimo meno spigolose, oltretutto rappresentando il giusto “premio” per le nostre faticose pulizie di primavera. Anche dal punto strettamente tecnico era forse legittimo aspettarsi un po’ di cura in più. Ad esempio, i nostri fidi bot ripulitori e aspiratori ogni tanto finiranno per perdersi per la mappa senza lasciarci alcuna possibilità di recuperarli, così come talvolta vedremo il getto dalla nostra idropulitrice bloccato da elementi scenografici in realtà invisibili. Esprimere un giudizio su un prodotto come Fresh Start non è semplice in quanto l’elemento strettamente ludico non è molto sviluppato, nonostante gli enigmi sparsi qua e là, ed il livello di sfida rappresentato dagli scenari da ripulire è altrettanto fissato su un livello basso. Il perfetto collocamento di questo titolo potrebbe essere in quei momenti di pausa che noi videogiocatori ben conosciamo, tra un titolo e l’altro, quasi per staccare la spina e ricaricarci in vista di nuove avventure.

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La recensione

6 Il voto

Valutare un titolo così atipico non è semplice. Fresh Start più che una esperienza videoludica è una pausa rilassante, un momento di stacco dalla frenesia quotidiana. Lo sforzo di portare temi impegnati è sicuramente lodevole ma non basta. Se l'obiettivo è quello di creare una esperienza casual, rilassante e senza pretese allora è senza dubbio centrato. D'altro canto non si può non evidenziare una serie di lacune sopratutto dal lato tecnico, ma anche in termini di varietà ed appeal del gameplay.

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