The Outer Worlds: Assassinio su Eridano: la recensione

Continua l'avventura di Obsidian su mondi alieni, questa volta con un pizzico di mistero in più

Obsidian ci riporta sulla colonia di Alcione, nel futuro distopico di The Outer Worlds, grazie a un nuovo DLC che si propone, sin dal suo titolo (Assassinio su Eridano) di introdurre nuove dinamiche ludiche all’interno di una cornice ovviamente mutuata dalla produzione di base, disponibile ormai da tempo anche su Nintendo Switch. Eccoci quindi di nuovo proiettati in un mondo alieno, ma in qualche modo terraformato e, in ogni caso, popolato tanto da creature bizzarre quanto (ahi noi!) dai cari vecchi e prevedibili umani, con tutto il loro carico di bugie, menzogne, violenza e peccati. E sarà proprio in questo contesto contemporaneamente diverso e familiare, alieno e umano, che il team di sviluppo saprà mettere in scena un classico intreccio d’investigazione, arricchito però dall’ormai consueto twist d’ironia, marchio di fabbrica ormai riconoscibile di Obsidian stessa. Il nostro compito sarà infatti quello di indagare su un omicidio (la vittima è una delle attrici più famose e in vista del sistema di Alcione tutto), tramite l’esplorazione e il dialogo (come già visto nel corpo primario della fatica pubbliata da 2K Games), ma anche tramite nuovi strumenti di rilevazione…il tutto senza dimenticare un po’ di sana violenza, ovviamente. In fondo, è pur sempre una produzione occidentale a metà strada tra il genere RPG e quelo FPS, giusto?!

La struttura di gioco resta quindi molto simile a quanto già recensito pochi giorni fa, con l’aggiunta di uno strumento di scansione ambientale pensato ad hoc per questo approccio più investigativo: utilizzandolo potremo scoprire svariati particolari e dettagli del mondo che ci circonda e analizzare così a fondo le diverse scene del “delitto” o ad esso connesso, riuscendo di conseguenza a procedere in maniera più sagace nei vari interrogatori. All’interno di Assassinio su Eridano, infatti, assumono ancora più rilevanza i dialoghi tra personaggi, vero elemento di interesse e valore dell’intera produzione: i diversi testi selezionabili con opzioni ad albero a disposizione del fruitore, da un lato rappresentano l’elemento ludico più centrale, capace di legare assieme i vari aspetti di racconto, esplorazione e indagine, e dall’altro il punto qualitativamente più alto del titolo, grazie all’egregia scrittura pensata da Obsidian. L’ironia con cui i diversi protagonisti svelano progressivamente i loro aspetti caratteriali più bizzarri e kafkiani e il quadro di questa società più distopica che utopica rappresentata dagli sviluppatori riescono ad offrire una tagliente critica della nostra contemporaneità, solo esteticamente nascosta sotto le vestigia di un futuro poi non così lontano (per comportamenti e storture) dai giorni nostri. Il tutto, però, in maniera sempre sagace e divertente, senza mai risultare pedante. Al contrario, l’utilizzo in-game dello scanner lascia piuttosto interdetti, finendo per appesantire non poco il ritmo di gioco e, conseguentemente, la sua fruizione. Non sempre le ciambelle riescono col buco!

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