Young Souls: la recensione

Fare a pezzetti orde di goblin non è mai stato così divertente.

Esteticamente la prima cosa che colpisce in Young Souls è la direzione artistica davvero ispirata. Sia il
character design che le ambientazioni sono molto piacevoli, colorate, adulte ma al contempo ricche di
humour. Le palette di colori utilizzate sono azzeccate e riescono a personalizzare bene i vari dungeon che ci
troveremo ad attraversare. Le animazioni sia in battaglia che nelle scene di intermezzo sono fluide e ben
leggibili anche nei momenti di maggiore confusione a schermo.


Young Souls può essere affrontato in modalità single player o in cooperativa, nel primo caso saremo noi
tramite i tasti dorsali ad alternare l’uso in battaglia di uno dei due gemelli, nella seconda modalità i due
giocatori sceglieranno chi utilizzare. Alternare l’utilizzo di Jenn o Tristan ha una rilevanza strategica soprattutto se saremo bravi a differenziare le caratteristiche di attaco e difesa dei due. Il gameplay apparentemente è quello classico dei picchiaduro a
scorrimento orizzontale, con l’analogico muoviamo il nostro eroe sul campo di battaglia mentre con i tasti
A,B,Y,X effettueremo attacchi normali, attacchi caricati, attacchi magici, salti e schivate. Tutto però è
declinato in modo estremamente originale e mai banale, richiedendo molta attenzione nell’interpretare i
pattern di attacco dei nemici ed un buon tempismo sia nelle schivate che nell’utilizzo dello scudo
. Anche gli
elementi ambientali interattivi potranno svolgere un ruolo piuttosto importante nell’economia delle
battaglie.


Potendo scegliere infatti tra decine di armi, scudi ed armature avremo solo l’imbarazzo della scelta.
Tuttavia va considerato che non stiamo parlando di una personalizzazione fine a se stessa, in quanto avere
un personaggio più agile e scattante, magari equipaggiato di piccole lame letali ed uno più massiccio dotato
di scudo e ascia può essere un mix letale per la maggior parte dei goblin, ma col procedere del gioco i boss
di fine livello avranno specificità tutte loro che vanno studiate ed interpretate. Non vivremo tutta la nostra
avventura nel mondo sotterraneo dei goblin, infatti ogni tanto qualche capatina per la città di Portsbourgh
si renderà necessaria per incontrare personaggi, per rivendere e barattare merci e anche per frequentare la
palestra locale. In palestra infatti tramite dei semplici minigame potremo ulteriormente potenziare
l’attacco, la difesa e l’agilità dei nostri personaggi, creando l’ammazza goblin perfetto.

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La recensione

8 Il voto

Young Souls si è rivelato una graditissima sorpresa. Il team di sviluppo è riuscito a reinterpretare in maniera fresca ed avvincente un genere apparentemente un pò vecchio, quello dei picchiaduro a scorrimento orizzontale. Graficamente l'esperienza di gioco è convincente ed appagante grazie ad una direzione artistica ispirata. Il gameplay, all'apparenza semplice, con il progredire dell'avventura diventa davvero sfidante e gratificante, dovendo studiare i differenti pattern di attacco dei nemici e contrastarli con la strategia migliore. La componente RPG non è solo accennata ma è ben radicata nel gioco, dando al giocatore la reale possibilità di sviluppare il personaggio con un senso, sia dal punto di vista delle skill, che scegliendo tra le molteplici vestizioni e armi disponibili.

Valutazione

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