Young Souls: la recensione

Fare a pezzetti orde di goblin non è mai stato così divertente.

Capita ogni tanto di imbattersi in uno di quei giochi dai quali sulla carta non ti aspetti molto, magari
semplicemente perché arrivati a fari spenti e senza troppo clamore, ma che riescono a sorprenderti e a
catturarti, regalandoti diverse ore di divertimento. È questo il caso di Young Souls, fresco mix tra
picchiaduro a scorrimento orizzontale e RPG, ambientato in un mondo parallelo brulicante di goblin da fare
a pezzetti a colpi di spade, asce e mazze.
L’avventura che abbiamo tra le mani è un prodotto tutto francese,
dal publisher (The Arcade Crew) allo sviluppatore (1P2P Studio), in grado di mettere sul piatto una
personalità estremamente ben definita da tutti i punti di vista.


Il gioco ci introduce brutalmente nella storia partendo da quello che apparentemente sembra il
drammatico finale, quasi completamente disarmati e alla mercé di nemici potentissimi che non sappiamo
come affrontare. Poco prima di capitolare un flash back ci rimanda indietro di qualche settimana a un più
tranquillo inizio, dandoci modo di capire quali sono stati gli eventi che hanno portato alle scene di devastazione
appena viste. Vestiamo i panni di due gemelli, Jenn e Tristan, due adolescenti senza famiglia che vengono
adottati da uno scienziato che fa loro da padre (
ma guai a chiamarlo papà). La vita a Portsbourgh scorre
noiosa e senza alcuno stimolo per i due giovani sbandati, finché un giorno lo scienziato sparisce in una sorta di portale dimensionale,
nello scantinato dove stava svolgendo misteriosi esperimenti, rapito da una banda di mostruosi goblin.


L’avventura ha una componente narrativa molto marcata ed in grado di coinvolgere il giocatore. L’intreccio,
inizialmente abbastanza classico, si fa via via più avvincente ed intricato, avvalendosi anche della
collaborazione di uno degli sceneggiatori di The Walking Dead: The Game. Gli scambi di battute continui tra
i due gemelli sono spesso divertenti, oltre che irriverenti e piuttosto adulti in termini di contenuti, andando
a creare un’atmosfera seriosa ma non troppo che funziona davvero bene. Il fatto che tutti i testi, dai menu ai dialoghi, siano tradotti in italiano è inoltre un plus non da poco per godersi appieno l’avventura.

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