Souldiers: la recensione

Un mondo finemente realizzato in pixel art fa da sfondo ad un soulslike forse fin troppo punitivo, questo e molto altro è Souldiers.

Souldiers è un titolo che punta molto sull’esplorazione, premiando il giocatore per la sua curiosità e la sua voglia di addentrarsi nei meandri di un mondo che trasuda nostalgia da tutti i pori, grazie alla piacevole resa grafica di un mondo a 16-bit disegnato a mano che strizza l’occhio ai classici di diverse decadi fa. Tornare sui propri passi dopo aver scoperto gli esplosivi, ad esempio, vi premierà con una serie di bauli stipati di tesori, stesso discorso per la possibilità di mandare in frantumi i blocchi di ghiaccio e così via. Sarà inoltre utile tenere a mente che quasi sempre vale la pena di andare verso gli angoli più bui ed impervi dello schermo. Tuttavia, proprio l’utilizzo della mappa poteva essere implementato in maniera migliore, magari introducendo più elementi di dettaglio in modo da aiutare maggiormente il giocatore ad orientarsi. Nella sua versione attuale infatti la mappa risulta piuttosto anonima e priva di punti di riferimento utilizzabili dal giocatore. Altra pecca piuttosto fastidiosa è data dai tempi di caricamente piuttosto consistenti, soprattutto durante il salvataggio ed il caricamento di una partita.

Fin dai primi dungeon emergerà l’anima soulslike di souldiers. Il livello di difficoltà è infatti piuttosto punitivo, anche impostato al livello minimo, quello che dovrebbe consentirci di godere della storia senza troppe complicazioni. Complice il fatto che il salvataggio del gioco sia fattibile solo in corrispondenza di determinati totem, piuttosto rari nelle aree di gioco, saremo spesso costretti a ricominciare una sequenza di combattimento ed esplorazione da capo, magari dopo diversi minuti di sforzi a quel punto inutili. Impareremo presto che a volte sarà meglio una indecorosa ritirata, alla ricerca del punto di salvataggio più vicino (presso il quale anche l’energia verrà ricaricata al 100%), piuttosto che un eroico ma pericoloso combattimento. I nemici sconfitti lasceranno quasi sempre cadere o frammenti di energia, utili a ripristinare almeno parzialmente il benessere del nostro eroe, oppure frammenti di armi da lancio, utili ad esempio a costruire una bomba.  

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La recensione

6.5 Il voto

Raramente un gioco riesce a catturarti nel suo mondo già solo a partire dal gioco di parole contenuto nel titolo e dall'incipit narrativo svelato nell'intro. Souldiers ha questo e molti altri pregi, a partire da una raffinata grafica in pixel art, un level design ispirato in grado di mixare RPG, platform e soulsike nonchè un buon combat system. Tuttavia la scelta di spingere forte sul livello di difficoltà risulta essere poco digeribile da un giocatore con approccio casual, risultando in un approccio che non scende a compromessi. Conseguenza di questo approccio sono l'esigua presenza di punti di salvataggio ed una mappa un pò troppo scarna.

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