Moonscars: la recensione

Un misterioso scultore ci ha instillato la vita per poi mandarci a combattere contro un esercito di mostri argillosi, perchè lo ha fatto? Chi siamo realmente? Scopriamolo nell'ermetica avventura propostaci da Moonscars.

Moonscars è il titolo di esordio della software house Black Mermaids, distribuito da Humble Games, e che nelle intenzioni degli sviluppatori cerca di porsi come una declinazione nuova e fresca dei metroidvania in salsa soulslike. La parola che sin dall’inizio della nostra prova crediamo che possa riassumere l’esperienza vissuta giocando Moonscars è ermetismo. Mutuiamo il nome del famoso movimento letterario dei primi del ‘900 per descrivere Moonscars perché in effetti il gioco che abbiamo fra le mani è volutamente oscuro, a tratti indecifrabile, misterioso, difficile, criptico.  E questo non solo in termini di gameplay come giusto che sia, trattandosi appunto di un soulslike 2D che fa della difficoltà estrema una delle sue cifre stilistiche, ma anche dal punto di vista grafico e narrativo. Bisogna farci un po’ l’occhio (e la mano) ma alla fine dei conti Moonscars sembra essere un esperimento ben riuscito, vediamo più in dettaglio perché. Seguiremo le vicende di Grey Irma, una sorta di golem generato dall’argilla e con la vitalità instillata tramite una goccia di sangue dalla misteriosa figura dello Scultore. La missione di Irma è quella di combattere contro un esercito di oscure figure apparentemente anch’esse generate dallo stesso padre e con il medesimo procedimento. In realtà anche dal punto di visto narrativo il gioco rimane piuttosto criptico (o ermetico per rimanere legati al concetto iniziale), l’introduzione mette sul piatto pochi concetti un po’ confusi ed anche con il procedere dell’avventura l’indirizzo rimane piuttosto vago. Se a questo si aggiunge una font di difficile lettura sia per forma che per dimensione ne otteniamo che a un certo punto procederemo con il gioco dando veramente poco peso alla storia di fondo. La versione del gioco testata al momento include, nelle battute finali, un bug game-breaking che, pur non presentandosi ad ogni run, risulta piuttosto noioso. In ogni caso gli sviluppatori hanno confermato di essere già al lavoro per l’imminente lancio di una patch risolutiva che ci consentirà di godere di Moonscars al 100% e senza intoppi.

Prima ancora del gameplay la cosa che più colpisce in Moonscars è il tratto grafico davvero particolare ed inconfondibile. Una pixel art ispirata ai dipinti ad olio della scuola olandese, fatta di pennellate grosse e tratti accennati, ad ispirare più che a descrivere dettagliatamente il soggetto. È innegabile che nei primi momenti di gioco questa mancanza di dettaglio, sebbene voluta, sia un po’ spiazzante. La palette di colori tono su tono, che raramente si allontana dai toni del grigio e del nero non aiuta inizialmente il giocatore ad ambientarsi, portandolo a cercare un pò di conforto aumentando la luminosità dalle impostazioni di sistema. Tuttavia, come una persona che abitua l’occhio entrando in una stanza buia, anche il videogiocatore dopo qualche minuto comincia a vedere l’ambiente di gioco con occhio diverso, cominciano ad emergere dal buio elementi del paesaggio, nemici ed ostacoli, che pur rimanendo accennati, assumono una loro solidità e concretezza.

In termini di gameplay Moonscars scorre estremamente fluido, con combattimenti frenetici ma che devono essere assolutamente ragionati, memorizzando i pattern di movimento ed attacco dei nemici, se si vuole limitare un po’ il numero di morti del nostro personaggio (morti che saranno comunque tantissime). Il livello di difficoltà è infatti davvero alto e soprattutto nelle fasi iniziali, quando avremo difficoltà nell’orientarci e pressoché nessun potere speciale, farsi prendere dallo scoramento sarà facile. Grey Irma affianca alla classica barra della salute la barra del Ichor, una sora di mana che potremo decidere di utilizzare per alimentare gli attacchi speciali o per ricaricare la salute. La scelta potrebbe sembrare banale ma l’Ichor è piuttosto raro all’interno del gioco, dato che viene ripristinato solo in determinate location oppure, in maniera minore, attaccando i nemici. Meglio quindi centellinare e scegliere bene come utilizzarlo. Gli sviluppatori hanno incoraggiato l’esplorazione in maniera intelligente, disseminando l’area di gioco di bonus da spendere nel classico albero delle abilità, grazie al quale potremo migliorare le capacità di Irma ed imparare nuove devastanti mosse. Interessante anche l’implementazione degli specchi, una sorta di portale tramite il quale si potrà attivare il viaggio veloce verso altre zone della mappa, salvare, cambiare equipaggiamento e abilità. Non avremmo disdegnato una maggior varietà di armi disponibili, attualmente distinte in maniera classica tra armi pesanti, leggere ed attacchi a distanza.

PUBBLICITÀ

La recensione

6.5 Il voto

Moonscars è certamente un gioco che per il suo stile ricercato e inusuale non lascia indifferenti. Quello che infatti poteva essere il "solito" Castlevania-like diventa un riuscito esperimento di stile utile a fornirci una versione fresca del soulslike 2D. Il gameplay ed il combat system sono fluidi sebbene il level design poteva essere un pò più articolato e meno lineare. La narrazione è fin troppo criptica. Ciononostante Moonscars trasuda personalità e cattura la nostra attenzione, conquistandoci livello dopo livello e portandoci nel suo mondo oscuro, pennellato, ermetico.

Valutazione

  • Il votaccio insert 0
PUBBLICITÀ

ARTICOLI CORRELATI

Nessun Contenuto Disponibile
Prossimo articolo

Lascia un commento

ULTIMI COMMENTI

VIDEO

Ben tornato!

Effettua l'accesso

Crea un account!

Compila i seguenti campi per registrarti

Recupera password

Per favore, inserisci il tuo Username o la tua Email per recuperare la password.

Crea nuova Playlist