Arkanoid Eternal Battle: la recensione

Un classico delle sale giochi torna sui nostri schermi in avvincenti battle royale, è Arkanoid Eternal Battle!

È il 1990, hai bigiato la scuola, stai spendendo la tua paghetta in sala giochi con Arkanoid, l’Italia gioca da protagonista il mondiale delle “Notti magiche” e dei gol di Schillaci, sei felice. Flash forward di una trentina d’anni.
È il 2022, per una sessione di gioco degna di questo nome devi ritagliarti mezz’ora fra mille impegni, l’Italia guarda dal divano un mondiale al quale non si è qualificata, ma tu sei ancora in fissa con Arkanoid, in particolare con Arkanoid Eternal Battle la versione moderna e rivisitata di una delle pietre miliari del videogioco. E tutto sommato, visto il risultato, sei felice.
Messa da parte la nostalgia che immancabilmente ci attanaglia quando qualche mostro sacro del nostro passato videoludico torna alla ribalta, passiamo alla prova sul campo. Sviluppato dallo studio francese Pastagames, Arkanoid Eternal Battle offre infatti la possibilità di riscoprire (o per i più giovani di scoprire) l’iconico “rompi-blocchi” in una versione completamente modernizzata e rinnovata. Arkanoid, vale comunque la pena ricordarlo, è il gioco arcade sviluppato da TAITO Corporation nel 1986, uno di quei titoli precursori quasi diventati sinonimo dell’alba del videogioco. La forza di Arkanoid è sempre stata l’immediatezza di un concetto di gioco tanto semplice quanto accattivante. Con una racchetta bisogna respingere una pallina al fine di abbattere il muro di mattoni che ci si palesa di fronte, visuale dall’alto, plain and simple. Il concetto viene poi ampliato ed imbellettato da decine di power up, raggi laser, moltiplicatori di palline, racchette più grandi, racchette collose e molto altro, sebbene la sostanza rimanga quella di un’idea vincente ed immutata da sempre.

Quando l’astronave madre ARKANOID viene attaccata, la piccola navicella VAUS riesce a fuggire, ma finisce deformata in un’altra dimensione. Vagando in un labirinto interdimensionale, VAUS deve distruggere dei blocchi chiamati spacewall per sconfiggere DOH, il creatore del labirinto responsabile della distruzione di ARKANOID. Ebbene sì, prima che DOH diventasse l’esclamazione mantra di Homer Simpson, rappresentava proprio il cattivone da sconfiggere in Arkanoid. Da 1986 ad oggi il titolo ha vissuto mille vite, tra rivisitazioni, espansioni, spin off, plagi più o meno dichiarati e tanti altri titoli che bene o male hanno tratto ispirazione. In questo solco si inserisce questa piacevole rivisitazione rilasciata da poche settimane, in grado di farci rivivere le emozioni della sala giochi ma anche di lanciare Arkanoid in un mondo completamente nuovo e scintillante, quello della battle royale online. Quello delle battle royale online è un mondo che su Switch annovera ormai un certo numero di titoli che sono riusciti a ridare lustro a vecchie glorie, svecchiandole e donando loro una nuova vita all’interno di una cornice di gioco accattivante e frenetica. Tetris 99, Super Mario 35, Super Bomberman R Online, Pac-Man 99, solo per citarne alcuni, rappresentano il fronte di un rinnovamento che sta coinvolgendo, ma non stravolgendo alcuni tra i brand più iconici della storia videoludica, ed Arkanoid non poteva essere da meno.

Le modalità di gioco che ci vengono proposte sono 4: Retro, Neo, Versus ed Eternal Battle. La modalità Retro, come facilmente intuibile, è un vero e proprio viaggio nel tempo in grado di teletrasportarci nel 1986 per farci assaporare il gioco originale, stessa grafica, stessi effetti sonori, stessa resa del coin op. La modalità Neo, da affrontarsi in single player, amplia il gameplay classico con livelli nuovi di zecca, una direzione artistica rinnovata e effetti sonori aggiornati, nonché nuovi blocchi e bonus. Per sfide in multi locale, da 2 a 4 giocatori, abbiamo l’opzione Versus. Infine la Eternal Battle,il piatto forte di questo titolo. Una battle royale online dove 25 giocatori possono sfidarsi all’ultimo mattoncino. I potenziamenti aiuteranno a ottenere vantaggi e a raggiungere il massimo punteggio, per essere l’ultimo a rimanere in piedi e vincere la partita. Nel testare quest’ultima modalità è emerso tutto il potenziale di divertimento offerto dalla battle royale, soprattutto in modalità portatile. Tuttavia, sebbene il matchmaking sia piuttosto veloce, abbiamo riscontrato una base di utenti attivi non ancora molto ampia, aspetto che ha portato spesso a giocare in arene composte da una decine di utenti reali ed il resto da AI. La possibilità di cross play dovrebbe in futuro riuscire a mitigare questo aspetto e ad alimentare meglio le partite online.

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Il meccanismo di gioco nella Eternal Battle è tanto semplice quanto funzionale. A differenza di quanto avviene nei battle royale sopra citati, dove quanto avviene sul nostro schermo ha delle ripercussioni immediate su quanto avviene sulle console degli avversari, qui tutto si baserà sul monte punti accumulati, in modo meno interattivo se vogliamo con gli altri 24 giocatori. Il monte punti aumenterà distruggendo il muro di mattoni e diminuirà ad ogni pallina persa, fino a raggiungere lo zero. Finché avremo punti saremo in partita, fino a raggiungere la final four, ossia lo scontro diretto tra gli ultimi quattro giocatori rimasti, in un accesissimo last man standing. La colonna sonora originale adattiva contribuisce a far crescere l’ansia e la frenesia in un crescendo di synth-wave, dove il ritmo e l’intensità andranno in crescendo man mano che il contatore delle combo aumenterà.

La recensione

7 Il voto

E' sempre un momento emotivamente ricco quando vecchie glorie del nostro passato videoludico si ripropongono sui nostri schermi in una nuova veste. In Arkanoid Eternal Battle è evidente come il titolo originale sia stato trattato con rispetto ma con il giusto tocco di innovazione, dal punto di vista grafico ed audio in primis. Piacevole la possibilità di giocare nella modalità Retro, stile coin op, e di affrontare sfide in cooperativa fino a 4 giocatori, tuttavia il piatto forte non può che essere la battle royale a 25 giocatori. Frenetica e caotica come è giusto che sia, gameplay avvincente, l'unica pecca che abbiamo riscontrato è un matchmaking che fatica un po' a trovare altri utenti reali. Confidiamo che con l'ampliarsi della base installata anche questa piccola problematica vada a risolversi.

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