STEAM: ELDEN RING Shadow of the Erdtree: la recensione

Le terre delle ombre. Un luogo offuscato dall'Albero Madre. Qui per prima giunse la divina Marika. Una landa distrutta da una battaglia dimenticata.

THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Questa volta è il turno non di un progetto, ma di una sfida; non di un gioco, ma di un’epopea. Questa volta è leggenda: la leggenda di Shadow of the Erdtree!

Due anni fa From Software ha pubblicato quello che sarà per molto tempo ricordato come il suo capolavoro, se non da tutti i fan dei Soulslike, sicuramente dal più ampio bacino dell’utenza generalista. Elden Ring è attualmente il gioco Soulslike più venduto di tutti i tempi, con oltre 25 milioni di copie vendute in tutto il mondo, impresa impressionante, se consideriamo l’alto livello di difficoltà dell’esperienza e il criptico linguaggio di gioco con cui accompagna il giocatore nell’esplorazione delle sterminate lande dell’Interregno. Tra i numerosi pregi, Elden Ring ha il grande merito di aver spezzato la catena di infilate tripla A mosse al ritmo dell’Open World “ad ogni costo”, dimostrando alle malelingue di non voler spremere uno dei trend più abusati dell’ultimo decennio, grazie a un game design che valorizza l’impianto Open World senza esserne schiavo, una sinergia che si esplicita nel ritmo perfetto tra esplorazione della mappa e dungeon dal level design impeccabile.

Il primo, grande passo verso l’open world da parte di questo team e di questo particolare genere ludico e narrativo non poteva fermarsi all’interno dei confini (pur grandi e sbalorditivi) del gioco base, ma allo stesso tempo gli appassionati non potevano resistere lungo un’attesa di anni per mettere le mani su un seguito o un nuovo progetto ed è per questo che, due anni dopo il lancio di Elden Ring (mondo creato tanto dal Director del team di programmazione Hidetaka Miyazaki, quando da George R. R. Martin, autore del capolavoro fantasy “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”) è stato ora lanciato ELDEN RING Shadow of the Erdtree , prima (e unica?) grandissima espansione del suddetto gioco. In esso, gli appassionati si muoveranno nelle Terre delle Ombre per esplorare una nuova avventura piena di misteri e pericoli e per sfidare, con nuove armi e armature, nuovi minacciosi boss. Le dinamiche ludiche e le atmosfere narrative sono in tutto e per tutto coerenti e organiche con quanto avete già potuto assaporare nel lancio originario, ma sarà senza dubbio intrigante seguire le orme di Miquella e svelare il lato forse più oscuro dell’intera storia di ELDEN RING. Sì perché, con la pesantezza quasi percepibile e tangibile tipica dell’universo narrativo dei Souls e di questo ultimo capitolo in particolare, potrete scoprire come le legioni di coloro che una volta erano Senzaluce, elevati adesso a Lord ancestrali, potrebbero essere costretti a lasciarsi la propria grazia alle spalle, mentre accedono a un nuovo e sinistro capitolo di questo universo, forse ancor più putrido e corrotto di prima. Sempre senza alcun permissivismo sul versante ludico, tanto del combat system quanto dell’esplorazione non guidata messa in scena da FromSoftware, per spogliare il fruitore di qualsiasi guida o speranza, mettendo letteralmente a nudo le sue debolezze, di spirito e di gioco, di uomo e di videogiocatore. Perché solo sul baratro dell’annichilita disperazione sarà possibile trovare la forza della rassegnata resilienza necessaria per squarciare il ventre molle del mondo percepito. Le terre delle ombre. Un luogo offuscato dall’Albero Madre. Qui per prima giunse la divina Marika. Una landa distrutta da una battaglia dimenticata. Arsa dalle fiamme di Messmer. Fu alla volta di questa regione che partì Miquella. Spogliandosi del suo corpo, della sua forza, del suo retaggio. Di ogni tratto aureo. E ora Miquella attende il ritorno del suo Lord promesso. Ecco cos’è Shadow of the Eldtree.

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