Eccoci qua! Una delle recensioni più attese (e anche più complicate) dell’anno. Leggende Pokémon: Z-A è finalmente arrivato su Nintendo Switch e Switch 2, la versione recensita in questa sede. Il gioco porta con sé una storia inedita, una nuova ambientazione e un mix di Pokémon vecchi e nuovi da incontrare. Ma non tutto è oro che luccica…
La nostra avventura comincia nella moderna Luminopoli, una metropoli in stile europeo ispirata chiaramente a Parigi, con la maestosa Torre Prisma al centro, che funge da palestra cittadina. Siamo nella regione di Kalos, già esplorata in Pokémon X e Y per chi si ricorda, ma qui Luminopoli appare molto più grande e tecnologicamente avanzata. La città è stata trasformata in un ambiente urbano ricco di Zone Selvagge, spazi pensati per permettere ai Pokémon di vivere fianco a fianco con gli esseri umani. In modo misterioso, sempre più Pokémon sembrano radunarsi proprio qui, forse attratti dal piano di sviluppo urbano avviato dalla Q-asar Inc., che mira a rendere Luminopoli un luogo ideale per tutti.
E proprio in questo contesto cominciamo a muovere i nostri primi passi! Come turisti appena arrivati, iniziamo personalizzando il nostro personaggio: look, stile e dettagli che ci rappresentano. La nostra base operativa sarà l’Hotel Z, un vecchio ma affascinante albergo di proprietà del misterioso AZ, dove incontreremo altri personaggi stravaganti che ci accompagneranno nel viaggio, non facciamo troppi spoiler per chi fosse interessato alla trama. In ogni caso, una serie di eventi ci porterà a scegliere il nostro primo compagno Pokémon: Chikorita, Tepig o Totodile, i tre nuovi starter di tipo erba, fuoco e acqua. Insomma… è il primo passo canonico per diventare un vero Allenatore!
Come da tradizione, il gioco parte con una serie di tutorial pensati per introdurre le meccaniche principali. I giocatori più esperti potrebbero trovarli un po’ pedanti, ma è importante ricordare che Pokémon è pensato per un pubblico molto ampio, inclusi tanti bambini. Il gioco a suo modo cerca di essere accessibile a tutti e vuole assicurarsi che nessuno resti indietro! Detto ciò, più il target è ampio più è difficile creare un prodotto che soddisfi ampi requisiti, come ad esempio il livello di difficoltà complessivo del gioco, ma di questo ne parliamo tra un attimo.