Monark: la recensione

Viviamo una tranquilla giornata alla Shin Mikado Academy, tra una invasione demoniaca e 7 compagni di classe che hanno stretto un patto col diavolo.

Come tutti sappiamo la vita di uno studente modello può essere particolarmente faticosa, tra noiose lezioni, esami, bulli e primi amori. Tuttavia se a tutto questo aggiungiamo una invasione demoniaca, una strana nebbia che sembra far impazzire gli studenti rendendoli belve pericolose e una cupola impenetrabile che sovrasta la scuola rendendo impossibile uscirne, otteniamo tutti gli elementi giusti per una giornata davvero pesante. Quanto sopra è l’incipit narrativo di Monark, ultima fatica dello studio giapponese Lancarse, con sede nel labirintico quartiere di Shinjuku a Tokio.  Monark è un JRPG che può a pieno titolo inserirsi in quella che potremmo definire la new wave dei giochi di ruolo di stampo giapponese, ossia tutti quei titolo che seguono il filone dettato da Persona e Shin Megami Tensei, prendendone in prestito buona parte delle tematiche trattate nonché un certo mood grafico, folle, a tratti stralunato.

Vestiremo i panni di uno degli studenti della Shin Mikado Academy, uno studente senza memoria e senza nome. Provvederemo noi giocatori nel corso dell’avventura a colmare entrambe le lacune. La trama è un intreccio talvolta un po’ confuso che combina tematiche relative ai sette peccati capitali, sotto-trame relative ai rapporti tra gli studenti all’interno dell’istituto stesso, demonologia, piani metafisici e realtà parallele ed alternative alla nostra. Il tutto, non essendo localizzato in italiano, e vista la consistente mole di testo da leggere può anche risultare un po’ indigesto se non si è più che ben predisposti ad investire parecchio tempo in quest’avventura.

In breve l’assurda situazione nella quale si trovano i nostri protagonisti è dovuta ad un patto malvagio siglato tra sette studenti assetati di potere e altrettante incarnazioni demoniache dei Peccati Capitali, i Monarchi. I sette, che vanno sotto il nome di Pact Bearer (ossia “portatori del patto” per l’appunto), saranno il principale ostacolo tra il nostro gruppetto di eroi ed il ritorno alla normalità.  In quanto studenti, ed in assenza di lezioni data la situazione straordinaria, saremo invece qua e là chiamati da altri studenti a svolgere una sorta di test attitudinale, tramite domande a risposta multipla. In base alle nostre risposte finiremo per influenzare le statistiche del nostro personaggio, in particolare in relazione a sette parametri collegati con i sette peccati capitali. In sostanza vedremo rappresentato quale dei sette peccati capitali ci influenza maggiormente nelle nostre scelte e durante i combattimenti.

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