Red Wings: American Aces: la recensione

Vola alto nei cieli, con le tue ali rosso sangue!

Avete mai sognato di pilotare un aereo? Immagino di sì, e ad alcuni di voi sarà già capitato di poterlo fare…almeno sotto forma di intrattenimento videoludico, attraverso titoli capaci di mettervi in mano la cloche di un abitacolo, solcando l’aere alla ricerca di paesaggi mozzafiato, o nemici da abbattere. Questo secondo caso è il presupposto di Red Wings: American Aces, seguito del titolo di combattimenti aerei arcade Red Wings: Aces of the Sky, disponibile da un paio d’anni nel Nintendo eShop delle vostre Switch: alla giuda di diversi velivoli dovrete affrontare l’aeronautica dell’esercito avversario, in una ambientazione ispirata alla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la Legione Straniera assoldava combattenti proveniente da tutto il mondo per sconfiggere il nemico ariano. Indossate quindi le vostre uniformi, scegliete il mezzo più adatto al vostro gusto e alle vostre abilità e…decollate alla volta dell’avventura!

Red Wings: American Aces è un gioco di volo, dove potrete prendere il controllo di diversi velivoli per lanciarvi in diverse missioni contro i nemici in guerra con la vostra fazione: la cornice narrativa non è né assente né, va ammesso, particolarmente preponderante, ma laddove palesata riesce a farsi seguire con piacere: le gesta della Legione Straniera che decide di affiancare le forze alleate sul continente europeo sono introdotte e narrate attraverso semplici ma efficaci vignette, ispirate ai comics del passato. Piccoli e brevi intervalli in cui vengono introdotte le situazioni di gioco, rappresentate da diverse condizioni belliche da risolvere grazie all’entrata in scena delle forze aeree per fronteggiare il nemico. Introduzioni sporadiche, mai eccessivamente invasive, in grado di presentare i nostri obiettivi, inserendoli in un contesto guerrafondaio mai eccessivamente pesante né greve. Una scelta inconsapevolmente perfetta, visto il contesto storico che tutti noi stiamo vivendo proprio in questi giorni.

Red Wings: American Aces

Terminate le pillole narrative, potremo iniziare a prendere dimestichezza con i rudimenti di volo tramite un tutorial ben congeniato, non troppo striminzito e pertanto in grado di offrire davvero una infarinatura generale piuttosto utile sia sul sistema di controllo, che sulle dinamiche di gameplay più importanti di questa produzione, ma al contempo non pedante e cioè capace di non dilungarsi eccessivamente, evitando così il rischio di tediare il fruitore. Tra diverse tipologie di attacco, manovre di evasione, avvitamenti e piroette, il controllo di un mezzo in grado di muoversi a 360° nell’aere non è mai banale e, pertanto, a nostro giudizio gli sviluppatori hanno fatto un’ottima scelta, decidendo di dedicare attenzione e cura proprio alla fase introduttive. Il passo successivo sarà poi quello di prendere in mano i comandi di un mezzo di nostro gradimento, proponendo il gioco una serie di velivoli anche discretamente diversificati, non soltanto sotto il profilo puramente estetico: agilità e potenza di fuoco saranno due parametri cui porre grande attenzione, soprattutto andando avanti nel corso dell’avventura e sbloccando un numero di mezzi crescente man mano che saremo in grado di progredire lungo l’arco narrativo di quest’opera interattiva.

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