Hell Pie: la recensione

Pronti a mettere a soqquadro l'Inferno pur di reperire tutti gli ingredienti necessari per la torta di compleanno perfetta! Il festeggiato è il Diavolo in persona quindi il fallimento non è un'opzione.

Se si lavora negli uffici amministrativi dell’Inferno è decisamente una pessima idea dimenticarsi di festeggiare degnamente il compleanno del Boss, il Diavolo in persona. In poche parole è questo lo spunto narrativo dal quale si dipanano le vicende di Hell Pie, ultima fatica del piccolo team di sviluppo tedesco Sluggerfly. Vestiamo i panni e le luciferine corna di Nate, il “Demone del Cattivo Gusto”, un impiegato come tanti alle dipendenze del Diavolo. Il Cattivo Gusto è in questo mondo l’8° peccato capitale, cosa che non giova esattamente alla popolarità di Nate all’interno dell’ufficio. Tuttavia un giorno arriva una telefonata dal Boss in persona, che ci mette sotto un cono di luce che avremmo volentieri evitato. Il Diavolo è infatti arrabbiatissimo perché a quanto pare nessuno si è ricordato della ricorrenza suprema, il suo compleanno! Lo sventurato Nate dovrà quindi da questo momento correre da una parte all’altra dell’Inferno per raccogliere tutto il necessario per fare una festa degna del grande capo e soprattutto gli ingredienti per una “Hell Pie” degna di questo nome, altrimenti la sua anima e le sue misere spoglie verranno disintegrate in un istante.

Fortunatamente Nate non è solo in questa ricerca, il suo “animale domestico” (una sorta di angelo custode di serie B) Nugget è con lui per offrire supporto. Nugget è incatenato a Nate, ed è utilizzabile in una gran varietà di modi, allargando enormemente le potenzialità del gameplay di questo platform. Hell Pie è un action platform 3D senza troppi fronzoli che fa del carisma e della “scorrettezza” la sua cifra stilistica ben riconoscibile. È evidente che gli sviluppatori conoscono comunque bene la materia e che si siano ispirati ai grandi classici dei mascotte platform (Spyro, Crash ecc), pur differenziandosi in maniera significativa per la divertente cattiveria che perma il gioco. La realizzazione tecnica tuttavia non è esente da qualche imprecisione soprattutto relativa ai comandi che, in alcune fasi platform un po’ più delicate, ci faranno cadere qualche volta di troppo in un dirupo nostro malgrado.  Il mondo di gioco è senza dubbio molto colorato, spesso sanguinario ed a tratti persino grottesco (alcuni personaggi potrebbero ricordare ai giocatori over 40 le figurine collezionabili Sgorbions), tuttavia graficamente si è ben lontano dal gridare al miracolo.

Come detto dunque ci aggireremo con la bizzarra coppia per un mondo infernale tutto sommato non così spaventoso, ma incredibilmente simile al nostro (dotato persino di spiagge, mezzi di trasporto e supermarket ben rifornito). Nate potrà inizialmente fare ben poco salvo poi espandere il proprio set di skill includendo il doppio salto, arrampicarsi sui muri, caricare con le corna e molto altro. Nugget espanderà invece notevolmente le nostre possibilità in combattimento, il nostro angioletto può infatti essere usato come rampino nonché ruotato come arma. Con il proseguire dell’avventura inoltre un classico schema di skills ramificato ci consentirà di scegliere quali aspetti potenziarne.

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Di tanto in tanto dovremo usare le maniere forti per avanzare al quadro successivo, tuttavia va detto che tali combattimenti non si sono rivelati particolarmente probanti, rappresentando un livello di sfida piuttosto blando. Le fasi di combattimento infatti non aggiungono molto al focus del gioco che rimane in ogni caso ben puntato sull’esplorazione e l’avanzamento tramite risoluzione di enigmi, vero cuore della produzione. Le circa 7 ore necessarie al completamento del gioco scorrono piuttosto bene, merito soprattutto dell’intrattenimento demenziale, scanzonato e divertente. Sicuramente i fan di serie come South Park o Happy Tree Friends si troveranno a proprio agio in questo tipo di umorismo, per gli altri potrebbe essere necessario magari fare una valutazione in più. Le ore di giocato possono aumentare per i fissati dei collezionabili, per loro Hell Pie è una vera festa. Avremo infatti collezionabili ovunque, da quelli utili ad acquistare nuovi vestiti per Nate, a quelli necessari per potenziare Nugget, a quelli un po’ più fine a se stessi ma comunque sfiziosi.

La recensione

6.5 Il voto

Hell Pie è un buon 3D platform piuttosto classico nell'impostazione ma che punta tutto sul suo indiscutibile carisma. Nonostante alcune lacune tecniche (grafica e comandi in primis) la produzione viene tenuta discretamente in piedi dal suo umorismo scorretto, demenziale e a volte ai limiti del blasfemo. Giocatori avvisati, se questo è un mood che vi piace allora Hell Pie potrebbe fare al caso vostro, altrimenti sarebbe meglio una riflessione in più.

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